Bellissimo per chi ha ideato tutto questo: una bella ciclovia con partenza da Colico e arrivo al Resegone.
Sulla carta uno spettacolo, ma chi l'ha progettata ci dovrebbe anche pedalare.
Per cui ecco l'esempio di una ciclovia destinata a sparire molto presto.
Sono passati solo 2 anni dall'apertura del tracciato Artino-Laghitt e già la ciclovia si sta trasformando in un single track per esperti.
Le marmotte fanno buchi nel tracciato, gli arbusti crescono rigogliosi, a monte frana, a valle cresce l'erba copiosa e l'acqua si canalizza scavando e porta via la terra lasciando i sassi in bellavista e moltissima ghiaia.
Lo stesso vale per la discesa dalla bocchetta di Agordo direzione Lares Brusaa, fatta quest'anno, sta diventando un canale dell'acqua.
Perché?
Non è sufficiente allargare i sentieri spostando le zolle, bisogna dare le pendenze giuste per l'acqua e fare i canali di scolo.
Perché buttare soldi nel fare senza prevedere la manutenzione?
Da ciclista ero molto contento nel vedere tutti questi investimenti per le bici. Ma così proprio non va!
Amministratori, politici, progettisti, imprese realizzatrici dell'opera, prendiamo una bici e andiamo a farci un giro.
Se qualcuno non si attiverà sarà un vero peccato, della ciclovia ci sarà solo il nome e, soprattutto, avremo assistito all'ennesimo spreco di denaro pubblico.