Folta partecipazione (domenica 1° ottobre alla tradizionale Festa della Protezione civile della Sezione di Lecco dell’Associazione Nazionale Alpini, presenti volontari, autorità, amministratori locali e tante penne nere provenienti da tutto il Lecchese che si sono ritrovati presso il Centro operativo di Sala al Barro – Galbiate per fare il punto dell’attività dell’Unità di Protezione civile Sandro Merlini oltre che per la consegna del “Premio Raffaele Ripamonti (a. m.) – Alpino dell’anno”, andato quest’anno al maestro Giuseppe Scaioli, fondatore e primo direttore del Coro Grigna.
Ad aprire la cerimonia l’ingresso del Vessillo della Sezione di Lecco scortato dal presidente Emiliano Invernizzi; quindi l’alzabandiera davanti anche al Vessillo della Sezione Alto Lario di Colico e ai gagliardetti di molti Gruppi. Il Coro Ana dell’Adda ha accompagnato l’inizio della manifestazione e curato i canti della Messa. Lo spirito della manifestazione è stato rimarcato proprio durante la Santa Messa da padre Luciano, missionario del Pime: “Il ruolo di voi alpini è profetico: voi dite e mostrate che c’è ancora qualcuno che si mette insieme per fare qualcosa per gli altri. Siete fedeli alla bandiera, al Corpo, alla memoria: siete fedeli ai vostri valori, al vostro carisma, dimostrando che è possibile creare spazi di fraternità”.
Una sottolineatura ripresa da tutti gli interventi e declinata concretamente dall’intervento del coordinatore della Protezione civile Ana, il consigliere sezionale Cristian Mornico, che ha fatto il punto sul lavoro svolto quest’anno dall’Unità di Protezione civile “Alessandro Merlini”: 1.300 le giornate lavoro uomo messe a disposizione delle collettività; 432 i volontari impegnati nei diversi settori e in particolare nelle 15 squadre di livello sezionale; altre tre squadre (telecomunicazioni, antincendio boschivo, unità cinofila da soccorso e ricerca) operano anche a livello nazionale, mentre alcune penne nere lecchesi sono a disposizione dell’Associazione nazionale ad esempio per l’utilizzo e la gestione dei droni in casi di emergenza. Mornico ha annunciato anche il rilancio di altre tre squadre (cucina, sanitaria, logistica d’emergenza) che hanno già avviato la propria attività, mentre sono in corso una generale riorganizzazione dell’intera struttura e il potenziamento del parco mezzi e attrezzature a disposizione.
Il sostegno all’azione della Protezione civile Ana è stato assicurato dalla presidente della Provincia Alessandra Hoffman (“Perché come dice la Preghiera dell’Alpino – ha spiegato – voi siete davvero il baluardo delle nostre contrade”) e dall’ingegner Fabio Valsecchi, responsabile della Protezione civile della Provincia, che hanno ringraziato gli alpini per quanto continuano a svolgere in questo campo. Ringraziamento venuto anche dall’europarlamentare Pietro Fiocchi, che ha sottolineato come le stesse autorità europee per legiferare prendano spesso spunto dall’azione della nostra Protezione civile.
Da ultimo il presidente sezionale Emiliano Invernizzi, dopo aver ripreso le parole di padre Luciano e ringraziato il coordinatore e tutti i volontari, ha invitato a proseguire lungo la strada già tracciata: “La riorganizzazione avviata deve continuare, è un lavoro che non smetterà mai. La Protezione Civile Ana di Lecco è una grande realtà e ne siamo fieri”. Invernizzi ha annunciato che anche per questo motivo il prossimo anno Lecco è stata scelta per ospitare il Campionato nazionale di ricerca con unità cinofila: l’edizione 2023 si sta svolgendo in questi giorni nelle Marche. Quindi la consegna degli attestati ai volontari “pensionati” per aver superato gli 80 anni di età: il riconoscimento è andato a Gesuina Cariboni, Enrico Alippi e Bernardo Paroli.
Infine la consegna del Premio “Alpino dell’anno” al maestro Giuseppe Scaioli: una premiazione a sorpresa che ha profondamente commosso Scaioli, invitato alla manifestazione ma all’oscuro della sua designazione. Presente anche Luca Ripamonti, già presidente della Sezione Ana di Lecco così come il padre Raffaele cui è intitolato il premio, Scaioli ha ricevuto la benemerenza sommerso dagli applausi della standing ovation di tutti partecipanti e con l’altra sorpresa della comparsa del “suo” Coro Grigna che ha diretto ancora una volta per un canto conclusivo. “Questo premio proprio non l’avevo previsto – ha detto Scaioli ringraziando -, e davvero questa scelta mi commuove. La musica deve essere come un sorriso la mattina. Ed è bello interpretarla per donarla a tutti”.