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CONTINUANO I LAVORI DI LARIORETI IN VALVARRONE
Continua il progetto di Lario Reti Holding dedicato all’adeguamento degli impianti di trattamento dei reflui fognari nel comune di Valvarrone.…
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RIAPERTA LA PROVINCIALE TRA GALLINO DI PAGNONA E AVANO
La Provincia di Lecco ha disposto la riapertura al transito della strada provinciale 67 Alta Valsassina e Valvarrone, tra la località Gallino di Pagnona e…
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BARZIO PRESENTA LE MANIFESTAZIONI ESTIVE
Barzio si prepara ad una estate di iniziative, divertimento e cultura. Reso noto, e disponibile a tutti, il calendario delle…
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INTROBIO-BIANDINO: ALLA FESTA DEL RUN&BIKE CADONO DUE RECORD
Un'edizione che sarà inevitabilmente ricordata quella di ieri della Introbio-Biandino, classicissima valsassinese del run&bike che ha visto al via più…
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RIAPERTO IL CAZZANIGA-MERLINI AD ARTAVAGGIO
Una domenica molto ricca al Cazzaniga Merlini dove, alla presenza di numerosissimi partecipanti, si è svolto il Raduno Sezionale numero 71…
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NUOVI APPUNTAMENTI CON L'UNITRE VALSASSINA
Archiviato anche il bel pomeriggio passato mercoledi scorso con Yuri e il "Capitano" Augusto Ferraris, che è venuto apposta da…
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ANCHE DELPINI A SETTEMBRE AL PIAN DELLE BETULLE
A settembre l’arcivescovo Mario Delpini sarà con gli alpini ai Piani delle Betulle Sarà l’arcivescovo di Milano Mario Delpini, domenica…
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IL 15 LUGLIO AL VIA LA 52^ EDIZIONE DELLA RASSEGNA ORGANISTICA VALSASSINESE
La programmazione di una nuova stagione di concerti che anche quest’anno porterà in Valsassina e Valvarrone un’estate ricca di buona…
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DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA SESTA DOPO PENTECOSTE
Quante cose belle troviamo nella Parola di Dio di questa domenica. Forse troppe…ne scelgo qualcuna Mosè, Mose! Chissà che emozione…
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ALL'UNITRE VALSASSINA RICORDATE LE BATTAGLIE DI SOLFERINO E SAN MARTINO
 Non avrebbero potuto essere ricordate in modo più adeguato, le battaglie di Solferino e San Martino, svoltesi il 24 Giugno…
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VENERDI' PROSSIMO A GIUMELLO INAUGURAZIONE DELLA NUOVA PISTA TUBBY
E' lunga 76 metri la pista Tubby che costituirà la novità assoluta dell'Alpe Giumello per questa estate e che verrà…
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APPROVATO IL PROGETTO ESECUTIVO PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO FRANE A VARENNA
La Provincia di Lecco ha approvato il progetto esecutivo relativo all’intervento urgente di mitigazione del rischio da frana di crollo sul versante a…
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UNA LUNGA ESTATE CON LE GUIDE ALPINE DELLA LOMBARDIA
Quella in arrivo sarà un’estate ricca di eventi con le Guide alpine e gli Accompagnatori di media Montagna del Collegio Guide alpine Lombardia.…
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A CORTENOVA E PRIMALUNA DUE INCONTRI SULLA FUSIONE DEI COMUNI
"Sbrigate" le pratiche amministrative e dato il via ad un processo che vedrà coinvolta anche Regione Lombardia, è giunta l'ora…
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DA DUE NONNI UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO ALL'ASILO VENINI DI INTROBIO
Gentile Direttore di Valbiandino.net, Siamo i nonni di Elia e Raffaele, due bimbi residenti a Milano, ma che stanno trascorrendo…
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Pubblicato in Attualita`

CAMOSCI E CINGHIALI, ALLEANZA DI ATS BRIANZA CON I CACCIATORI PER UNA RETE EFFICACE DI CONTROLLO E PREVENZIONE

Lunedì, 17 Giugno 2024 14:33 Scritto da  Comunicato Stampa ATS Brianza

I camosci della Valsassina e della Valvarrone crescono meno di quelli che popolano il versante orobico bergamasco. Cosa c’è all’origine di questa stentata crescita, che si traduce in un peso medio dei capi inferiore anche del 30% rispetto agli esemplari caratterizzati da sviluppo corporeo nella norma?

I veterinari di ATS Brianza ne hanno discusso con i cacciatori in un recente incontro, tenutosi a Barzio, presso la sede della Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera, nell’ambito di un evento organizzato dai Comprensori di caccia Alpi Lecchesi e Prealpi Lecchesi, di Bellano e di Lecco, per premiare i migliori trofei cacciati nel corso dell’ultima stagione venatoria. Presenti Roberto Vanotti, Direttore del Distretto Veterinario di Lecco, Stefano Luisoni, Veterinario del Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale, e Alessandro Bianchi, dell’Istituto Zooprofilattico di Sondrio.

Nel corso di questa manifestazione sono stati resi noti agli stakeholder del territorio, cacciatori in primis, gli esiti di un progetto, attivato con Regione Lombardia, e innescato proprio dalle segnalazioni pervenute dai Comprensori di Caccia, che avevano rilevato sui camosci cacciati sui monti del Lecchese i preoccupanti fenomeni della stentata crescita e della loro aumentata mortalità. L’analisi, focalizzata sul periodo di attività compreso tra settembre 2023 e gennaio 2024, ha riguardato le cause epidemiologiche di questa morbosità diffusa tra gli ungulati, arrivando ad attribuirne l’origine a parassiti gastrointestinali.

La collaborazione dei cacciatori, una sessantina quelli presenti a Barzio, a questo progetto di alto valore scientifico, è stata fondamentale, perchè a loro era stato chiesto di effettuare prelievi mirati sugli animali cacciati: non solo campioni di sangue, ma anche parti dell’organismo, come l’abomaso, lo stomaco dei ruminanti, oltre a feci ed eventuali zecche rinvenute sui corpi degli animali abbattuti. Circa 70 i capi che sono stati oggetto di questo screening, a riprova della grande attenzione che ATS Brianza ripone nell’accertamento dello stato di salute della fauna selvatica e nella verifica delle possibili interazioni con il bestiame al pascolo.

Tra i temi toccati nell’incontro anche il punto della situazione aggiornato sulla peste suina africana, di cui i cinghiali possono essere il principale veicolo di trasmissione. Nel corso dell’evento il Direttore del Distretto Veterinario di Lecco Roberto Vanotti, ha proposto all’attenta platea lo svolgimento di corsi di formazione per cacciatori bioregolatori previsto dall’ordinanza del Commissario Straordinario psa del Ministero della Salute, per l’abbattimento programmato in zone di caccia selezionate.

L’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza organizzerà a breve un nuovo corso di formazione, volto a creare sul territorio una preziosa platea di cacciatori, autorizzati e abilitati a fare sugli animali i primi accertamenti ante mortem, tali da ridurre poi gli adempimenti a carico del veterinario ufficiale presso il centro di lavorazione della selvaggina. Laddove la cacciagione non sia destinata al semplice autoconsumo, ma alla rete del commercio e della ristorazione, è obbligatoria la presenza di una figura dotata di queste competenze.

L’attività di screening proseguirà in raccordo con il Piano di monitoraggio della fauna selvatica, varato da Regione Lombardia, la prima regione ad avere messo a punto un piano di indagine per verificare lo stato sanitario degli animali selvatici. L’obiettivo è quello di consolidare ogni azione possibile a tutela della salute pubblica, attraverso l’istituzione di mappe epidemiologiche, capaci di cogliere mutazioni ed evoluzioni delle patologie a potenziale zoonotico, ovvero trasmissibili all’uomo.

“Il cacciatore – spiega il dottor Vanotti – è la prima persona che può venire in contatto con il cinghiale malato di psa. Per questo vogliamo sensibilizzare questa categoria all’applicazione di comportamenti corretti e a un dialogo sempre più stretto con l’autorità sanitaria. Come noto, la peste suina africana non è una zoonosi, ma provoca danni seri alla filiera dell’allevamento suinicolo. Di qui la necessità di importanti accorgimenti igienici preventivi”.

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