“Esce dalla porta e rientra dalla finestra”. Questa la prima impressione che potrebbe avere il comune cittadino e che forse, siamo onesti, hanno avuto anche molti di noi.
Una sorta di artifizio, assolutamente legale e legittimo, ma che inevitabilmente fa pensare ai poco edificanti giochetti della politica.
Ad una più attenta riflessione ho però fatto delle valutazioni che sono partite dal fare una analisi della persona del Presidente uscente e del lavoro svolto in questo lustro. Cinque anni fa mi sono astenuto non ritenendo di dargli fiducia. Oggi posso dire che Fabio Canepari ha ricoperto la figura di Presidente della Comunità Montana in modo assolutamente egregio, sempre equilibrato e superpartes ma soprattutto sempre cercando di coinvolgere nei progetti della Comunità Montana tutti i Comuni anche se magari con posizioni di pensiero politico differenti.
Nello stesso tempo non posso negare che molti sono i progetti importanti portati avanti grazie anche a cospicui finanziamenti regionali e statali. Tra questi in particolar modo quelli legati al PNRR. Sono però altrettanto consapevole che tutti questi ambiziosi progetti portano con sé un grosso limite, quello della tempistica di realizzazione e contabilizzazione.
Ecco allora che si fa strada in me quella vena di sano pragmatismo che caratterizza anche il pensiero politico al quale mi sono recentemente avvicinato, che va al di là delle contrapposizioni ideologiche di destra e sinistra per mirare semplicemente al risultato, ai fatti concreti (pragma…, appunto).
Da qui la prima impressione viene messa in secondo piano: siamo in un momento molto delicato dove non possiamo permetterci di perdere tempo o di fare passi falsi. Abbiamo bisogno di un presidente che già conosca benissimo i dossier sul tavolo e i necessari rapporti con gli organi ed enti sovracomunali. Ritengo quindi che Fabio Canepari sia attualmente la persona più appropriata per ricoprire questo ruolo.
Desidero però fare anche lacune brevi considerazioni rispetto a quanto illustrato dal candidato presidente in merito al proprio programma di governo: apprezzo e condivido particolarmente l’idea di supportare e incrementare il ruolo di una Protezione Civile comunitaria. I nefasti eventi calamitosi che hanno caratterizzato il mio paese nel 2019 hanno ben evidenziato il fondamentale ruolo della Protezione Civile. Così come condivido e apprezzo l’idea che la tangenziale di Primaluna debba essere portata a compimento nell’interesse dell’intera valle e che dobbiamo assolutamente sviluppare il legame tra i Comuni montani e quelli rivieraschi. La presenza nella Comunità Montana di Comuni facenti parte del lago di Como è una straordinaria opportunità turistica anche per ii comuni montani. A tal riguardo voglio però evidenziare come poco o nulla sia ancora stato fatto per garantire decenti collegamenti in termini di trasporto pubblico tra la riviera e le valli. Sono consapevole che non rientri tra le competenze della Comunità Montana ma sono altrettanto certo che la Comunità Montana possa e debba fare le dovute pressioni politiche perché finalmente si cambi passo su questo punto.
Un cambio di passo assolutamente necessario anche sul Parco della Grigna Settentrionale. Qui si che la competenza della Comunità Montana è totale ma obbiettivamente in questi 15 anni da sindaco ho sempre sentito tante belle parole alle quali non sono mai seguiti dei fatti se non quello che il parco è una realtà pressoché solo sulla carta. Anche in questo caso apprezzo la sua onesta nel riconoscere che poco o nulla è stato fatto per il Parco.
Concludo quindi preannunciando questa volta la mia fiducia a Fabio Canepari, precisando però che la stessa non sarà ad oltranza e non esiterò, come ho già fatto in passato, a criticare scelte non condivisibili nell’interesse del territorio.