Gentile redazione, ringrazio anticipatamente per lo spazio che ci dedica e per merito del quale, aggiungerei, “prendiamo atto”, di alcune iniziative amministrative che riguardano la nostra comunità, come ad esempio l’applicazione di tariffe e modalità d’uso delle sale di proprietà comunale, messe a disposizione della cittadinanza, che anziché apprenderle in cc, le leggiamo dagli organi di stampa.
Una necessità seppur utile nell’intento, quella di regolamentare l’uso delle sale comunali, nei fatti, risulta poco trasparente e nell’iter assai discutibile, perché sono state approvate le tariffe, senza un regolamento, che per la conferma, non può prescindere da uno articolato[1] che dovrebbe, altresì, prevedere il coinvolgimento del Consiglio Comunale[2].
Da evidenziare, sempre nel “capitolo dell’integrazione”, (poco chiaro al nostro sindaco), un aspetto di particolare rilevanza, ovvero la presenza, per l’accesso in alcune sale, di barriere architettoniche, che impediscono la fruizione da parte di persone con disabilità motorie.
Da una brevissima indagine, nei paesi limitrofi, le tariffe di Parlasco, appaiono superiori alla media, pertanto poco attrattive.
Come minoranza faremo un nodo al fazzoletto e fra un anno, potremo fare le dovute considerazioni, ovvero se la scelta effettuata dall’Amministrazione, (che di certo avrà avuto dei costi), sarà stata vincente o al contrario risulterà un “buco nell’acqua”, sottolineando che il metodo “per tentativi ed errori”, si dovrebbe abbandonare con l’inizio dell’infanzia.
La minoranza, fin da ora, esprime il proprio disappunto, nel richiedere un contributo per le celebrazioni di matrimoni o eventi come feste di laurea, ecc... perché chiaramente contrario ad una politica a favore delle nuove famiglie e dei giovani.
Gentile direttore, con questo spazio, vogliamo cogliere, inoltre, l’occasione per ringraziare il nostro consigliere Enrico Pensa, che per motivi personali, ha dovuto rassegnare le proprie dimissioni: Enrico è stato e sarà supporto e presenza preziosa per tutta la comunità di Parlasco.
Dopo Pensa, si sono susseguiti altri candidati consiglieri che, ognuno per motivi diversi hanno preferito fare un passo indietro. A questo proposito ringraziamo tutti per la disponibilità e la responsabilità con la quale hanno preso questa decisione, confermando il loro incondizionato appoggio, che ringrazio fin da ora.
Per il medesimo senso di responsabilità, che ringrazio, ha accettato il ruolo di consigliere di minoranza il sig. Luca Agostino Ettore Scarsi, parlaschino di adozione oramai da oltre sei anni, operaio, runner e amante della montagna: “trasferito a Parlasco per amore, mi sono innamorato di questa valle ed è per questo che ho accettato questa carica. Sarà mia premura, impegnarmi affinché Parlasco non perda la sua identità, in considerazione della mancanza di servizi e infrastrutture, riportando una logica dove, al centro, vi è la persona”.
Tra i temi che sono sul tavolo della minoranza, vi sono le quote rosa, aspetto irrisolto all’interno della Giunta, ed è al centro di numerose richieste da parte di singoli cittadini e movimenti politici, inoltre, è stato interessato il Prefetto, garante della vita sociale e politica del territorio e per questo motivo, non potrà cadere nel vuoto.
Vogliamo portare all’attenzione, i bisogni dei più fragili: recentemente la madre anziana di un amico, residente a Parlasco, è stata ritrovata, a terra, dopo 24 ore, caduta in casa a causa di un malore: situazione che fortunatamente si è risolta, ma che ci richiama alla necessità di attenzionare e prevenire situazioni analoghe, garantendo il diritto di rimanere -il più possibile presso la propria casa- con un'assistenza, non solo fatta dai familiari, ma anche da care giver professionali, che deve essere capillare sul territorio e presente anche a Parlasco.
In altri comuni della provincia di Lecco, un’infermiera professionale, si reca a domicilio dei cittadini più anziani, per monitorare la situazione fisica e psichica: servizio che riscuote particolare apprezzamento da parte dei residenti. Sarebbe bello poter pubblicizzare, anche a Parlasco, questi servizi socioassistenziali, le modalità di accesso e le condizioni di utilizzo.
La minoranza, inoltre, è ancora in attesa di un cortese riscontro (pari mezzo), da parte dell’Amministrazione, sulla comunicazione inviata da alcuni residenti il 02/07/2024 con prot. num. 0001878, relativamente all’eccessiva discarica indifferenziata, in località Balze, oramai, da oltre quattro mesi e mezzo, per la quale riferiscono, che seppur diminuita la quantità industriale, permangono problematiche relativamente al mal funzionamento delle telecamere, alla necessaria cartellonistica e all’impossibilità di elevare sanzioni a chi, ancora oggi, approfitta di quegli spazi.
Concludo gentile direttore, che non perdiamo la speranza, di poter scorrere sui giornali, titoli differenti, positivi, come recentemente abbiamo potuto apprendere per altri comuni e così anche per Parlasco, speriamo un giorno di, poter leggere, titoli come questi:
“Parlasco: leva civica e auto dei servizi sociali, un binomio che cambia la qualità di vita”.
“Parlasco: al via un corso per i cittadini sull’uso del defibrillatore”,
Parlasco, 06/11/2024 Per il gruppo di minoranza “Uniti per Parlasco”
Bianchini dott. Enrico
[1] A titolo esemplificativo, un regolamento è tale quando può comprendere al proprio interno, articoli indicanti: “Finalità ed oggetto del regolamento” ,“Gestione dei locali”, “Presentazione delle domande” , “Soggetti aventi accesso all’uso delle sale” , “Modalità di rilascio del provvedimento di assegnazione delle sale” , “Assegnazione in uso occasionale” , “Assegnazione in uso ricorrente”, “Assegnazione nel periodo elettorale” , “Ipotesi di esclusione”, “Diniego” , “Revoca e decadenza” , “Fasce orarie di utilizzo e tariffe”, “Obblighi dell’assegnatario” , “Regole da osservarsi nell’utilizzo dei beni” , “Divieti”, “Responsabilità”, “Prescrizioni in materia di sicurezza”, “Norme transitorie”
[2] Cons. Stato n. 5287/2014
Nell'ordinamento degli enti locali, disciplinato dal Testo unico degli enti locali approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, il Consiglio comunale è chiamato ad esprimere gli indirizzi politico-amministrativi di carattere generale, che si traducono in atti amministrativi fondamentali tassativamente indicati nell'art. 42; invece la Giunta comunale ha una competenza residuale, spettandole di emanare tutti gli atti che non sono riservati dalla legge al Consiglio comunale e che non ricadono nelle competenze del Sindaco.
L'organo consiliare elettivo degli enti locali è chiamato a esprimere gli indirizzi politico-amministrativi di carattere generale, che si traducono in atti amministrativi fondamentali, tassativamente indicati nell'art. 42 t.u.e.l., mentre la giunta dell'ente ha una competenza residuale, spettandole di emanare tutti gli atti che non sono riservati dalla legge al consiglio comunale e che non ricadono nelle competenze del sindaco; in particolare, all'organo consiliare spetta in via generale ed esclusiva (art. 42, comma 2, lett. a) l'esercizio del potere normativo che, quale peculiare caratteristica dell'autonomia dell'ente locale (art. 3, comma 4), si manifesta, oltre che nell'adozione dello statuto, anche nell'emanazione di regolamenti, atti a contenuto generale e astratto, disciplinanti il comportamento, alla stregua di altre norme giuridiche, della generalità dei cittadini o di una determinata categoria di essi ed è allora da considerarsi del tutto speciale ed eccezionale la competenza della giunta comunale di emanare regolamenti, limitata ai soli «regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal consiglio».