LA LUNGA GUERRA TRA ARRIGONI E MANZONI NEL 1630
Una interessante discussione sui social a proposito di alcuni romanzi dedicati ad Alessandro Manzoni, che sono in concorso per il Premio letterario Internazionale Città di Lecco dedicato al romanzo storico, arrivato alla XIX edizione, organizzato da Confcommercio Acinque e Camera di Commercio, che si terrà ad Ottobre 2023.
L'ex Direttore dei Musei di Lecco, Gianluigi Daccò, ne segnala cinque pervenuti alla Giuria di cui fa parte:
"Eleonora Mazzoni . Il cuore è un guazzabuglio. Edizioni Einaudi
Claudio Pagleri . Il Conte Attilio. Ed. Giunti
Emanuela Fontana . La correttrice. Ed. Mondadori
Marina Marazza . Le due mogli di Manzoni. Ed. Solferino
Beppe Roncari . Engaged . Il libro di Renzo. Sperling & Kupfer
Tutti di buon livello e di importanti Case Editrici , vanno dalle biografie ai romanzi di cappa e spada . Tutti , inoltre , molto precisi da un punto di vista storiografico . Scrupolosi direi. Anche se romanzati e , almeno in un caso, che virano un poco sul Fantasy."
Due in particolare rigurdano anche la Valsassina, e soprattutto la durissima lotta per il predominio tra la famiglia dei Manzoni, giunta in Valsassina dalle valli Bergamasche alla fine del Cinquecento, e la famiglia Arrigoni di Introbio (che dimorava nella Torre di Introbio).
Sempre Daccò quindi segnala "due romanzi storici che parlano della faida tra la Famiglia Arrigoni e la Famiglia Manzoni, proprio quella dello scrittore, nel Lecchese nel periodo della Peste del 1630 : di Claudio Paglieri . "Il Conte Attilio" Edizione Giunti e di Beppe Roncari . "Engaged . Il libro di Renzo." Edizione Sperling & Kupfer . Sono due libri piacevoli , due onesti romanzi di intrattenimento si intende non saggi scientifici , ma , soprattutto il secondo, ben documentati e con una topografia storica dell'epoca molto precisa.
Perché li segnali, mi chiederete ? Perchè sono per me un minuscolo motivo d'orgoglio : la vicenda della lunga faida tra queste due famiglie , fatta di omicidi, signorotti prepotenti, bravi, monatti , untori , così simile alle vicende trattate nei Promessi Sposi l'ho , in buona parte, scoperta io nel 1989 , durante delle ricerche sul Fondo Commercio, Parte Antica dell'Archivio di Stato di Milano. Ne avevo parlato a Giancarlo Vigorelli e ha voluto che presntassi questa mia ricerca al Congresso Nazionale di Studi Manzoniani del 1991. Tra i manzonisti di mestiere presenti silenzio assoluto. Tutti zitti, zitti. Ma da allora è riportata in moltissimi testi scolastici come ipotesi della prima ispirazione dei " Promessi Sposi ". Adesso , come ho visto, ispira addirittura romanzi storici pubblicati da serie Case Editrici. Beh , a qualcosa quella mia lontana scoperta è servita."
La guerra, come è noto, finì con la vittoria dei Manzoni, che tra l'altro sottrassero agli Arrigoni le proprietà delle miniere di ferro in Val Varrone, ed entrambi non esitarono a ricorrere a colpi bassi, come quello di far condannare il povero Bonazzo, cioè Francesco Manzoni di Cremeno al rogo, accusato ingiustamente di essere un "untore" della Peste proprio nel 1630.
Due romanzi da non perdere questa estate !