GLI SPAVENTAPASSERI
Primi rumors sulla riunione pseudoleghista (ma poteva essere di qualsiasi altro partito vista la predisposizione ondivaga di molti dei presenti) di ieri sera convocata dall'Umberto da Moggio per volontà del deus ex machina Mauro Piazza e dal poco appariscente segretario provinciale Daniele Butti: scopo dell'allegro raduno il futuro assetto della Comunità Montana, in parole povere "rinnovare" il direttivo per quest'ultimo anno di legislatura.
Non sembra però che le cose siano andate così lisce come forse alcuni dei presenti si aspettavano.
Voci (ah, le voci!) raccontano che il sindaco di Casargo Antonio Pasquini sia stato fatto fuori dalla corsa (e lui ci teneva); al suo posto, visto che l'Alta Valle doveva essere rappresentata, è uscito il nome del primo cittadino di Margno Giuseppe Malugani. Caduta (sempre stando ai "si dice" ma forse non c'era nemmeno mai stata) la candidatura del sindaco di Pasturo Pierluigi Artana, unico "vero" leghista ante invasione degli scappati da casa Forza Italia. Gli altri, per la cronaca, erano Davide Ierardi (oggi capogruppo) e Riccardo Benedetti, nome quest'ultimo da sempre poco gradito per via della sua pericolosa libertà di pensiero oltre che per la consolidata amicizia con un altro "nemico" dell'Impero, cioè il primo cittadino di Introbio Adriano Airoldi.
Per quanto riguarda Premana, come probabilmente pochi lettori sanno (anche perchè gli articoli di politica sono di gran lunga i meno letti), è stata tagliata fuori nonostante una stretta di mano la scorsa estate avesse suggellato una specie di accordo tra gentiluomini.
Poi, si sa, le cose cambiano e i gentiluomini diventano sempre meno gentili (e molto meno uomini), così Elide Codega adesso è nel consiglio di ANCI Lombardia in quota Fratelli d'Italia e quindi la capitale della Val Varrone non è più degna dell'attenzione degli aspiranti duchi della Valsassina.
Ma c'è di più, perchè forse - e sottolineiamo il forse - dal nuovo direttivo scomparirebbe anche il derviese Bonazzola (quota Fratelli d'Italia) per far posto a un rappresentante di Bellano (quota neolega o quello che volete voi).
Morale: si va verso una specie monocolore di antica memoria democristiana e ciò non deve stupire visto che i costruttori sono due democristiani di razza come l'Umberto da Moggio e il sopracitato deus ex machina.
Succederà? Mah!
L'unica certezza è che "Il futuro è un'ipotesi, forse il prossimo alibi che vuoi, il futuro è una scusa per ripensarci poi", parole e musica di Enrico Ruggeri, mica un Zarathustra qualsiasi!