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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Mercoledì, 02 Novembre 2022 07:13

TORNANO I MEDICI NO-VAX

La decisione di reintegrare in servizio i medici anti-vaccino (peraltro una infima minoranza che certo non risolve i gravi problemi di necessità di personale delle aziende sanitarie) è abbastanza controversa. Un medico anti-vaccino a mio parere è come un ingegnere contrario alla Matematica, un pittore che non vuole fare uso dei colori, o un taxista che pensa che i freni non siano utili.  Persino Maurizio Gasparri afferma: "È come se un militare fosse per il disarmo o se un pilota non volesse salire su un aereo per paura del volo" . Insomma un medico no-vax viene meno ai princìpi basilari del suo lavoro. E io dovrei farmi curare da uno di loro ? Meglio lasciarsi morire in solitudine, come facevano gli Indiani d'America !

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Mercoledì, 02 Novembre 2022 06:58

GIALLO, BELLO E VELENOSO

I sepali, come si vede nella foto, sono di un giallo cromo brillante e lucido, quasi fossero verniciati. Se ne conoscono più di 1600 varietà, alcune delle quali molto diverse fra loro. Oggi però noi ci occuperemo di una specie spontanea, il Ranunculus acris, che cresce abbondante nei nostri prati. Il nome ha radici greche e latine poiché l'appellativo generico fa riferimento al termine Ranunculus (piccola rana, in greco batracos, [βάθραχος]) dal momento che questo fiore predilige le zone molto umide o acquitrinose, habitat d'elezione di ranocchie e rospi.

L'epiteto specifico trae origine dal lemma latino “acer” col significato di aspro o tagliente, in riferimento alle proprietà leggermente caustiche e irritanti di questa pianticella. L'appellativo binomiale oggi accettato è stato imposto come spesso accade in botanica, da Linneo nel XVII secolo. Il primo ad occuparsene fu Plinio il vecchio, attivo nel primo secolo dell'Era volgare (la nostra), che descrisse il ranuncolo nella sua opera maggiore, la “Naturalis historia” (storia naturale), una colossale enciclopedia in 37 volumi, l'unica giunta fino a noi, nella quale l'autore si occupa di botanica, geologia, medicina, mineralogia, arte ed altro ancora. Bello da vedere, il ranuncolo può però risultare pericoloso. La pianta infatti contiene un principio attivo tossico, l'anemonina in grado di causare avvelenamenti in caso di ingestione. Anche gli animali ne mangiano con difficoltà e solo dopo adeguato essiccamento sotto forma di fieno, quando le tossine sono scomparse per evaporazione. Persino le api e altri insetti non frequentano spesso il calice del ranuncolo le cui foglie e sepali, a contatto con l'epidermide, possono provocare dermatiti e intenso bruciore.

La medicina tradizionale considera il ranuncolo un possibile rimedio contro l'avvelenamento in base al principio (in questo caso molto discutibile) “chiodo scaccia chiodo” poiché l'ingestione di parti del ranuncolo provoca il vomito e quindi l'espulsione delle sostanze tossiche dalla sacca esofagea. Da segnalare infine l'utilizzo di questa erba da parte di alcune tribù di nativi nordamericani i quali impiegavano il ranuncolo come analgesico e come emostatico per bloccare piccole emorragie. Ma in caso di taglietti o abrasioni è molto meglio ricorrere alla certamente superiore efficacia di un apposito disinfettante e all'applicazione di un cerotto.

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Martedì, 01 Novembre 2022 14:16

IL GOVERNO MELONI E' UN GOVERNO DI DESTRA. PUNTO !

Credo che sulla Meloni noi di Sinistra, che qualche speranza sulla sua razionalità l'avevamo, dovremo putroppo ricrederci.
"Ma come - sembra dirci questa donna- non avrete mica pensato che io che sono di Destra, e che finalmente sono arrivata al potere, noi reietti (underdog) dell'ex MSI, gli impresentabili e fuori dal "consesso istituzionale" fino a che Berlusconi non ci ha tirato dentro nel 1993, oggi finalmente con le mani libere non presentassimo il nostro conto ?".

Quindi Meloni (non importa se donna o uomo, lei è "Il" Presidente) è di Destra e farà cose di Destra. Punto.

Ha cominciato con due incresciosi Presidenti del Senato, il mai pentito "Sansepolcrista" Ignazio La Russa e il cattolico oltranzista Lorenzo Fontana.
La lista dei Ministri e soprattutto dei sotto ministri è fatta di gente legata agli anni bui del passato, qualche avvocato di Berlusconi, uno che si è fatto fotografare con la svastica, un altro che pensa che il ruolo della Difesa Italiana sia quello di vendere le armi all'estero (comprese probabilmente le munizioni di Fiocchi che forse non a caso è nel suo stesso Partito) uno che voleva intitolare un Parco a Latina non al giudice Borsellino ma ad Arnaldo Mussolini,il fratello corrotto del Duce.

Già così sarebbe sufficientemente un disastro, ma la sua prima azione di Governo, prima ancora di occuparsi della drammatica crisi economica che sta arrivando nel nostro Paese ( pardon, Nazione !) è stata quella di scagliarsi contro i "Rave" giovanili (sicuramente il primo problema che c'è in Italia) e magari anche chi protesta nelle Università, e probabilmente togliere o limitare il "Reddito di Cittadinanza".

Insomma, chi pensava, come il sottoscritto, che avrebbe almeno cercato di seguire il solco di Draghi, e di dare una soluzione "moderata" e realistica alle difficoltà incipienti, si sbagliava.

Il suo primo pensiero invece è stato quello di battere un chiodo, di far vedere che adesso comanda la Destra: "Ordine e Disciplina" , "Dio Patria e Famiglia" sono i primi concetti propagandati, tra l'altro da gente che nemmeno li rispetta (Meloni stessa ad esempio non è sposata e quindi da anni convive nel peccato, direbbe qualche Congregazionalista !).

"Habeas Corpus" , "Debole con i Forti e Forte con i deboli", come diceva il nostro più illustre concittadino di Lecco, così è se vi pare.

Se queste sono le premesse temo che i prossimi mesi saranno veramente tragici, soprattutto per l'Italia.

Questo è il Governo più sbagliato che potesse nascere nel momento più sbagliato. L'ho già detto, quando ci sono dei sacrifici da fare, è molto meglio un Governo coeso che rappresenti tutte le parti o quasi (come appunto era quello di Draghi), che elimini al massimo le tensioni sociali (non le faccia esplodere) che non dia spazio a estremismi ideologici di parte, che tenga buoni rapporti con i rappresentanti dei Lavoratori (cioè i Sindacati) , che non appaia assolutamente come il "Governo dei Padroni" che vuole imporre sacrifici alle classi basse e sia magnanimo con quelle alte, stimolando magari l'evasione fiscale e i condoni.

Se non si capiscono queste cose non torniamo al Fascismo (della qual cosa tra parentesi non sono per nulla preoccupato) ma invece torniamo anche prima , ai violenti scontri sociali del Governo Pelloux del 1898, quando un certo Generale Bava Beccaris fece sparare contro gli scioperanti a Milano.

Se è questo che si vuole, con il bel risultato che cadremo ancora di più nel precipizio che ci sta di fronte, la signora (o signor) Meloni lo dica subito, così almeno ci prepariamo !

 

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Martedì, 01 Novembre 2022 09:42

PREMIATA A ERBA LA TORCITURA VALSASSINESE

Tra i riconoscimenti che Confartigianato Lecco ha riservato ai soci con più di 40 anni di appartenenza c'è anche la Torcitura Valsassinese di Prato San Pietro, attività fondata da Giuseppe Galperti e Giovanna Goretti e che oggi continua grazie all'impegno dei figli Antonio e Sabrina.

Un tempo a Cortenova esistevano due filatoi e il merito di Peppino Galperti (peraltro grande appassionato di ciclismo) è stato quello di mantenere viva una tradizione di inestimabile valore, fatto non scontato vista la concorrenza e le difficoltà che il settore ha attraversato: la qualità però ha dimostrato ancora una volta di poter fare la differenza e questo è proprio il caso della Torcitura di Prato San Pietro.

Il fatto poi che siano i figli a portare avanti l'attività è un ulteriore nota di merito, per cui i complimenti per questo riconoscimento sono doppi!

(Nella foto una macchina esposta al Museo Abegg di Garlate)

 

 

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Lunedì, 31 Ottobre 2022 07:34

ANCHE ALLA DITTA INVERNIZZI GIANPIETRO DI PASTURO IL PREMIO FEDELTA'

Si è svolta Domenica 30 a LarioFiere di Erba la cerimonia “Premio Fedeltà 2022” di Confartigianato Imprese Lecco andata in scena a Lariofiere all’interno della Mostra Artigianato.

Premiate le imprese artigiane che fanno parte dell’Associazione da 40 anni e oltre alla presenza del presidente di Confartigianato Imprese Lecco Daniele Riva e del segretario generale Vittorio Tonini. Ospite d’onore il vice presidente vicario di Confartigianato Eugenio Massetti.

“Il Premio Fedeltà costituisce uno dei momenti più importanti per la nostra Associazione – commenta Riva – perché le imprese, chi le guida e chi le anima, sono il cuore pulsante dell’attività di Confartigianato. Senza le imprese e gli imprenditori, la nostra Associazione non esisterebbe. Quindi grazie di far parte della nostra squadra da così tanti anni e di continuare a condividere con noi obiettivi e valori. In platea, imprese che sono in attività da 40 anni e più, che ne hanno viste di tutti i colori, molte hanno già affrontato il delicato cambio generazionale. Eppure sono qua, a celebrare il loro lavoro e a lavorare per un futuro migliore per noi, i nostri figli e nipoti – bello vederli in sala – nonché per il futuro del Paese. Qualche giorno fa Repubblica titolava così un articolo della sezione Affari & Finanza: “La leadership discreta delle PMI italiane traino del Paese”.

Sottotitolo: “Da ditte di famiglia, spesso poco note al pubblico, a realtà globali”. Davanti a questa pagina mi si è cristallizzata l’immagine della Mostra Artigianato, un microcosmo rappresentativo di ciò che siamo: imprenditori il cui lavoro è sempre stato, è e resterà centrale, non solo per la nostra economia locale e nazionale, ma mondiale. Oggi, la tecnologia accessibile, flessibile, adattabile alle esigenze delle piccole e medie imprese, l’attenzione alla sostenibilità, il mercato internazionale a cui ci rivolgiamo e con cui competiamo sono i fattori cardine dell’artigiano moderno. Sono caratteristiche che conosciamo bene, con cui ci confrontiamo ogni giorno nelle nostre aziende, che, insieme al nostro saper fare ci fanno primeggiare nel mondo. Non è un caso se il Made in Italy è il marchio più invidiato e noi artigiani ne siamo i portabandiera. Noi, permettetemelo, vendiamo una vision, un sogno. E siamo pure in grado di realizzarlo. Vision che Confartigianato ha bene in mente e di cui si occupa, insieme alle questioni più immediate, per disegnare il nostro cammino di imprese proiettate nel futuro”.

 TRA LE 20 AZIENDE PREMIATE ANCHE

INVERNIZZI GIANPIETRO SNC DI INVERNIZZI DAMIANO E C. DI PASTURO

 

INVERNIZZI GIANPIETRO SI ASSOCIA A CONFARTIGIANATO NEL 1981, CON ATTIVITA' DI INSTALLAZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI A PASTURO. NEL CORSO DEGLI ANNI ANCHE I FIGLI DAMIANO E ROBERTO, ATTUALE DELEGATO DI CONFARTIGIANATO NEL COMUNE DI PASTURO, VENGONO COINVOLTI NELL'IMPRESA CON LA NUOVA SOCIETA' INVERNIZZI GIANPIETRO SNC DI INVERNIZZI DAMIANO E C.INVERNIZZI GIANPIETRO SI ASSOCIA A CONFARTIGIANATO NEL 1981, CON ATTIVITA' DI INSTALLAZIONE DI IMPIANTI ELETTRICI A PASTURO. NEL CORSO DEGLI ANNI ANCHE I FIGLI DAMIANO E ROBERTO, ATTUALE DELEGATO DI CONFARTIGIANATO NEL COMUNE DI PASTURO, VENGONO COINVOLTI NELL'IMPRESA CON LA NUOVA SOCIETA' INVERNIZZI GIANPIETRO SNC DI INVERNIZZI DAMIANO E C.

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Lunedì, 31 Ottobre 2022 07:26

BASKET INTROBIO BATTE CHIAVENNA

in Sport

Grande partita sabato pomeriggio a Introbio per l’esordio della squadra Ragazzi (categoria Under 14) nel campionato provinciale Csi di pallacanestro.
In un palazzetto gremito, i giovani talenti cestistici hanno affrontato la prima gara in campionato contro i rivali del Basket Chiavenna.
Dopo un primo quarto molto equilibrato finito 13 a 12 per l’Introbio, il giovani “introbiesi” hanno sofferto la rimonta e il sorpasso dei rivali che all’intervallo lungo si trovavano sopra di 6 punti (29-23).
Grande reazione della squadra locale nel terzo periodo finito con un parziale di 18 a 8, vantaggio che ha permesso ai giovani allenati da coach Ferdi di mantenere un minimo margine contro i pari di Chiavenna dando vita ad un ultimo periodo al cardiopalma con i locali lottando per mantenere il vantaggio e i rivali alla ricerca disperata dei punti necessari per vincere la gara.

La partita è finita 54-51 per la squadra introbiese che giocherà la seconda di campionato martedì 8 novembre alle 19.15 a Introbio contro il Basket Delebio.
Nota interessante, la provenienza dei giocatori dell’Asd Sport Valsassina società che nella sua attività dedicata ai giovani conta con la presenza di ragazzi di tutta la valle, ieri infatti, sono scesi in campo giovani provenienti da Cortenova, Primaluna, Introbio, Taceno, Pasturo e Premana.
Ecco i 12 presenti sabato 29 ottobre alla partita vinta contro Chiavenna: Stefano Pomoni, Edwin Artusi, Chiara Benedetti, Elia Cedro, Simone Rigamonti, Riccardo Muttoni, Tommaso Ticozzelli, Elia Livio, Mario Acquistapace, Federico Benedetti, Giovanna Bertoldini e Angy Codega.

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Lunedì, 31 Ottobre 2022 07:22

Lecco battuto 2 a 1 da un ottimo Trento

in Sport

Calcio Lecco - Trento: 1 - 2
Marcatori: Ballarini (T) al 7′ p.t., Saporetti (T) al 43′ p.t.; Scapuzzi (L) al 49′ s.t.
Lecco: (3-5-2) Melgrati; Celjak, Battistini, Enrici (dal 18′ s.t. Ilari); Zambataro (dal 1′ s.t. Purro), Galli, Lakti (dal 1′ s.t. Zuccon), Girelli, Giudici (dal 32′ s.t. Scapuzzi); Pinzauti, Buso (dal 1′ s.t. Mangni) (Stucchi, Maffi, Maldini, Sangalli, Pecorini, Stanga, Maldonado, Rossi, Lepore, Mangni, Zuccon). All. Foschi.
Trento (4-3-1-2) Marchegiani; Galazzini, Ferri, Garcia Tena, Fabbri; Damian (dal 40′ s.t. Carini), Cittadino, Ballarini; Belcastro (dal 22′ s.t. Ruffo Luci); Saporetti (dal 17′ s.t. Ianesi), Bocalon (Tommasi, Mihai, Bertaso, Matteucci). All. Tedino.
Marcatori: Ballarini (T) al 7′ p.t., Saporetti (T) al 43′ p.t.; Scapuzzi (L) al 49′ s.t.
Arbitro: Vingo di Pisa, ass. Pasqualetto di Aprilia, Abbinante di Bari. IV uomo: Zago di Conegliano.
Note: spettatori 1.580; ammoniti Galazzini, Girelli, Ferri, Bocalon. Angoli 4-1.

Dopo la brillante vittoria di domenica scorsa contro l’Arzignano, il Lecco oggi affrontava il Trento, formazione che navigava nella parte bassa della classifica e le premesse erano quelle di proseguire con la marcia trionfale in alta classifica. E invece ecco la partita che non ti aspetti, tra l’altro davanti a quasi 1600 spettatori accorsi a salutare la capolista, con il Trento che ingabbia il Lecco, chiudendo tutti gli spazi, ma soprattutto le fasce, punto forte dei Blucelesti.
I ragazzi di mister Foschi non vengono a capo della formazione ospite, soffrono il loro pressing asfissiante che innervosiscono i giocatori del Lecco che non trovano altra soluzione che giocare con lanci lunghi preda degli avversari. Il Trento è bravo a sfruttare le pochissime occasioni concesse in difesa dal Lecco e vanno in rete, chiudendo praticamente la partita. I Blucelesti accorciano le distanze, ma non c’è più tempo per recuperare.
Primo minuto di marca Bluceleste che pressa e butta per un paio di volte la palla in area, ma non sortisce nulla. Al 5’ Trento in avanti con il cross di Fabbri per la testa di Ballarini palla alta di poco. Al 7’ rete del Trento, cross in mezzo, Celjak devia la palla arriva a Ballarini che dal limite calcia a rete battendo Melgrati. All’11’ Buso entra in area e si trova solo davanti a Marchegiani, ma calcia fuori. Grossa occasione per il pareggio sfumata. Al 31’ Zambataro, dopo un bello scambio con Celjak crossa in mezzo per la testa di Pinzauti che mette fuori. Al 31’ Trento in avanti con un paio di conclusioni di Ballarini di testa e poi Damina. In chiusura di tempo bella zioni di Saportetti che scende sulla destra, entra in area, supera un molle Enrici e di interno sinistro fa partire un tiro imparabile per Melgrati ed è 2 a 0.

Nella ripresa Foschi inserisce Purro, Zuccon e Mangni per cercare l’immediato recupero, ma al 52’ è ancora Saportetti a mettere in ansia la difesa del Lecco, con una discesa sulla sinistra, batte di sinistro, ma Battistini provvidenzialmente ribatte in angolo. Al 57’ Melgrati rischia la frittata uscendo maldestramente su cross in area di Cittadino, la difesa del Lecco libera. Al 74’ Celijak serve in area Giudici che libero anzichè calciare a rete crossa in mezzo nel vuoto. Al 90’ è Mangni a cercare la mezza rovesciata, ne esce un tiro debole centrale. Al 94’, su angolo dalla sinistra, colpisce di testa Marchegiani devia in angolo. Sul successivo angolo la palla arriva sulla sinistra a Scapuzzi che da dentro l’area batte di sinistro, un difensore del Trento devia ed è rete, ma ormai la partita è finita.
Prossimo incontro domenica 5 novembre a Pordenone alle 17,30. Trasferta insidiosissima.

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Lunedì, 31 Ottobre 2022 07:16

LECCO, NUOVA SEDE DEL COMUNE, CHE CONFUSIONE

No non parliamo della famosa canzone dei Ricchi e Poveri “…che confusione…”, ma della scelta per la nuova sede del Comune di Lecco, che ha visto coinvolto in prima persona il Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni.

Una scelta mai esternata, dal primo cittadino, in campagna elettorale che ha poi sorpreso tutti, qualche mese fa, quando ha messo sul piatto la possibilità di spostare la sede del Comune presso l’ex sede della Deutsche Bank, ancor prima Banca Popolare di Lecco, palazzo storico ed imponente nel pieno centro del capoluogo.

La scelta ha subito scatenato le opposizioni e molte perplessità in città, visti i possibili costi elevati per rimettere in ordine il palazzo. Si aggiunga che la precedente giunta Brivio aveva comprato l’ex sede del Politecnico, sito in via Marco d’Oggiono, con un prezzo al ribasso, 5,7 milioni di euro, grazie al sostegno dello stesso Politecnico e Regione Lombardia, scegliendola, nel luglio 2018, come sede adeguata per il palazzo comunale.

Ma questa dimora è sempre stata ritenuta di grandezza insufficiente per ospitare tutti gli uffici comunali. Ne sono seguiti mesi di discussioni e valutazioni che la giunta Gattinoni ha chiesto al Politecnico al fine di determinare quale delle due sedi fosse la più adeguata.

Decine di migliaia di euro spesi dal Comune per espletare queste valutazioni per arrivare alla decisione di qualche giorno fa, adottata dal Sindaco in prima persona, per cui entrambe le sedi, per i costi elevati da affrontare, sono state ritenute inadatte.

Motivo? Costi impossibili da sostenere, si parla di decine di milioni di euro per entrambe le soluzioni, per il Comune, che lo indebiterebbe per i decenni a venire. A ciò si aggiunga la scellerata scelta di inserire l’ex Politecnico nella lista delle alienazioni il che ha comportato l’impossibilità di ottenere 7 milioni di euro dal PNRR (Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza), proprio per la ristrutturazione dell’edificio in questione.

Fra le due sedi tuttavia, occorre rilevare, che la valutazione chiesta per l’ex Politecnico riguardava il suo abbattimento e ricostruzione, mentre nelle previsioni della giunta Brivio vi era solo la ristrutturazione, quindi una valutazione economica totalmente diversa.

La polemica ha investito anche l’ex Sindaco Virginio Brivio che ha ribadito la correttezza della decisione presa dalla sua giunta e di come l’ex Politecnico rispecchiasse perfettamente le caratteristiche utili ad ospitare la nuova sede comunale.

Anche il Presidente di Appello per Lecco Rinaldo Zanini ha recentemente dichiarato come il movimento lecchese abbia sbagliato a sostenere Gattinoni nell’ultima campagna elettorale. Lacrime di coccodrillo quelle di Appello per Lecco, che da quando i suoi rappresentanti si sono insediati nel consiglio comunale non hanno fatto altro che criticare l’operato di Gattinoni. Atteggiamento tardivo e risibile, ma non lo sapevano che l’attuale primo cittadino non li avrebbe degnati di benchè minima attenzione? Non ci voleva un genio per capirlo. Ora non serve a nulla recriminare o criticare, chi è causa del suo mal pianga se stesso.

Occorre anche rilevare che l’intento dell’Amministrazione Pubblica è quello di ridurre il più possibile le metrature degli uffici pubblici, con l’evidente scopo di ridurre le spese di manutenzione e mantenimento. Inoltre a causa della pandemia, lo Stato, ha adottato la strategia di ridurre il più possibile l’accesso agli uffici pubblici, trasferendo il dialogo con gli utenti dalla presenza in sede a quello virtuale tramite i portali internet della pubblica amministrazione.

Infatti chi ha delle domande, dei problemi da risolvere, per accedere agli uffici pubblici, deve prima prendere appuntamento, e capita anche che gli addetti dell’Ente interessato ti chiamino per vedere se è possibile risolvere telefonicamente la propria istanza.

A Lecco un esempio della riduzione degli spazi adibiti agli uffici lo ha dato l’Agenzia delle Entrate che dall’enorme sede di via Igualada, si è trasferita negli uffici, di metratura più ridotta, di Corso Promessi Sposi.

Riprendendo, infine, la questione della spesa di soldi pubblici non possiamo dimenticare, oltre all’importante somma spesa per la valutazione sulle sedi comunali, ai 675mila euro persi dalla Giunta Gattinoni, previsti grazie al bando di Regione Lombardia dedicato ai Distretti Urbani del Commercio, perchè c’è stato un errore nella presentazione della documentazione che ha fatto scattare l’inammissibilità.

Chiunque abbia commesso questo errore dovrebbe essere costretto a restituire la somma persa: 675mila euro sono veramente tanti, che avrebbero potuto rilanciare il comparto del commercio, dopo i due anni di pandemia. SI tratta di un errore grave che evidenzia incompetenza senza giustificazione.

Questo errore dovrebbe comportare, al di là del danno economico, l’immediata dimissione di quelli che hanno sbagliato.

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Lunedì, 31 Ottobre 2022 06:53

SALVATI DUE ESCURSIONISTI DAL BUZZONI

INTROBIO (LC) - Intervento  sabato sera 29 ottobre 2022, per la Stazione di Valsassina - Valvarrone del Soccorso alpino, XIX Delegazione Lariana. Verso le 19:30 la centrale ha attivato i tecnici per due persone, un uomo e una donna, non italiani, che si erano persi in una zona impervia mentre scendevano dal rifugio Buzzoni per andare verso Barzio. Quando si sono visti in difficoltà hanno pensato di chiamare il gestore del rifugio, di cui avevano il numero. Il rifugista ha subito contattato il 112 NUE e sono partiti i soccorsi. Dopo averli localizzati, una squadra del Cnsas è arrivata sul posto e li ha portati in salvo. Infine, le due persone sono state accompagnate a valle.

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Domenica, 30 Ottobre 2022 07:50

ALLA NOSTRA FAMIGLIA UNA CAMPIONESSA DI DRONI

Siamo La Nostra Famiglia. Abbiamo storie straordinarie da raccontarti. La prima storia straordinaria: Luisa Rizzo "Leo on Fire", la Valentino Rossi dei #droni! Federico Taddia incontra Luisa, nominata Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella per il suo impegno e l’abilità mostrati nel pilotare i droni. C’è una storia che ci precede e ci accompagna dal 1946. Ci sono storie che ogni giorno raccontano non solo quello che facciamo ma come lo facciamo e per chi lo facciamo. Insieme al rinnovo del nostro marchio prende il via la campagna di comunicazione che mette al centro storie semplici e straordinarie, protagonisti i bambini e i ragazzi dei nostri Centri. www.lanostrafamiglia.it

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