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Giovedì, 12 Gennaio 2023 15:21

DAL RIFUGIO GRASSI: NUOVI PERCORSI PER E-BIKE? LA MONTAGNA NON PUO' ESSERE CONSIDERATA SOLO UN TERRITORIO DA SFRUTTARE

Pubblicato ieri dal gestore del Rifugio Grassi un post sulla loro pagina Facebook ha attirato la nostra attenzione per un "ragionamento" sui progetti che stanno venendo avanti per favorire l'accesso e il transito in quota di biciclette (elettriche e non, anche se il riferimento, come vedrete, è a quelle a pedalata assistita). Come noto sono in corso due grandi "opere". Una finanziata con i fondi delle "aree interne", l'altra, denominata "Transorobica Occidentale", con fondi regionali: i due progetti prevedono sostanzialmente un reticolo di sentieri e strade (esistenti e da realizzare) che possano favorire il turismo delle due ruote, ma anche quello escursionistico "pedonale", visto che non saranno di esclusivo utilizzo dei ciclisti.
In ballo ci sono milioni di euro e, da quanto possiamo sapere, le fasi progettuali sono già in fase avanzate, mentre alcuni tratti risultano già completati.
Questa "opinione" si stacca dal coro di (quasi) unanimi consensi, per cui ci sembra giusto proporla così come è stata scritta. 
 
"A proposito di erosione, mi piacerebbe iniziare qui un ragionamento sui vari sentieri e piste che si stanno costruendo in zone di montagna (in provincia di Lecco e Sondrio, per intenderci) per le biciclette elettriche. Ovviamente le escursioni con la bicicletta elettrica consentono di conoscere e godere il territorio con impatto ambientale basso, e in un futuro sempre più caldo e meno nevoso potranno diventare per i territori montani una valida alternativa al turismo delle piste da sci. Tuttavia è opportuno fare qualche considerazione sulle strade e sentieri necessari per questa attività: a me sembra che la viabilità agro-silvo-pastorale (le sterrate, per capirci) non manchi, e che, prima di tracciare nuovi percorsi (che poi richiederanno manutenzione, ovviamente, come la richiedono già oggi tutti i sentieri e strade di montagna) bisognerebbe, per le bici elettriche, sfruttare le strade già esistenti. La montagna intatta, il territorio integro ha un valore inestimabile e lo avrà sempre di più.
Credo sia miope mettere a rischio i versanti (ricordiamoci l'erosione causata dalle strade) per poter portare in quota le bici elettriche. La montagna non può essere considerata solo un territorio da sfruttare".
 
 
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Giovedì, 12 Gennaio 2023 15:16

LA PROVINCIA STANZIA 500.000 EURO PER SISTEMARE LA SP72 DA ABBADIA A COLICO

La Provincia di Lecco ha approvato il progetto relativo agli interventi di rifacimento dei piani viabili sulla strada provinciale 72 da Abbadia Lariana a Colico, per complessivi 500.000 euro.

I lavori sono finalizzati al ripristino, relativamente alle pavimentazioni, delle condizioni di sicurezza della circolazione in alcuni tratti della strada provinciale 72 attraverso un risanamento della carreggiata e delle banchine stradali.

Nello specifico l’intervento consiste nella fresatura degli strati di asfalto usurati, procedendo poi con la successiva riasfaltatura della piattaforma stradale di alcuni tratti particolarmente degradati o con condizioni di sicurezza compromesse.

“La Provincia di Lecco – sottolinea il Vicepresidente e Consigliere delegato alla Viabilità Mattia Micheli – è fortemente impegnata per migliorare i collegamenti viabilistici verso l’alto lago e la Valtellina. Le risorse assegnate dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, per complessivi 3 milioni di euro, saranno prontamente impegnate per avviare i cantieri. Questo primo intervento di 500.000 euro rappresenta pertanto l’avvio di una serie di opere di riqualificazione (rifacimento piani viabili, rinforzo cigli stradali, rifacimento parapetti, protezione pareti rocciose) utili per migliorare il grado di servizio dell’importante arteria stradale, anche in relazione alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026”.

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Giovedì, 12 Gennaio 2023 15:11

DA CONFINDUSTRIA BORSE DI STUDIO PER FORMARSI ALL'ESTERO

Argentina, Danimarca, Irlanda, Regno Unito (Galles), Spagna e Tunisia sono le mete di destinazione fra le quali potranno scegliere gli studenti che si aggiudicheranno le borse di studio che, grazie alla collaborazione con Confindustria Lecco e Sondrio, Fondazione Intercultura riserva ai figli dei dipendenti di imprese aderenti all’Associazione.

“L’istruzione, la formazione delle competenze e la crescita dei giovani sono aspetti centrali per la nostra Associazione ed è con convinzione che portiamo avanti la collaborazione, ormai di lungo percorso, con Fondazione Intercultura” - evidenzia il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Plinio Agostoni. “Questa iniziativa - prosegue - è un segnale concreto della nostra attenzione verso le nuove generazioni e si inserisce nel quadro più ampio dei progetti di ambito education, che coinvolgono studenti di ogni fascia di età, nella consapevolezza che non ci sono progresso e benessere senza la crescita delle persone”.

Tre le borse a disposizione per programmi estivi di approfondimento linguistico all’estero e destinate a studenti meritevoli che, oltre ad essere figli di lavoratori dipendenti di imprese associate a Confindustria Lecco e Sondrio, devono essere nati tra il 1° giugno 2003 e il 31 luglio 2007, avere residenza in Lombardia e frequentare una scuola secondaria di II grado in provincia di Lecco oppure di Sondrio.

Il programma di soggiorno e studio all’estero prevede l’accoglienza in famiglie selezionate o in residenza scolastica, la frequenza di un corso di lingua e la presenza di un gruppo di volontari che segue lo sviluppo dell’esperienza. I partecipanti riceveranno da Intercultura - che si occupa di raccogliere le adesioni, selezionare i candidati e organizzare il soggiorno - la certificazione delle competenze attese in ogni fase del programma.

Per prendere parte alle selezioni c’è tempo fino al 20 gennaio ed è possibile candidarsi tramite la pagina dedicata sul sito di Intercultura: www.intercultura.it/confindustria-lecco-sondrio/.

Il bando con le informazioni dettagliate è disponibile anche sul sito dell’Associazione: www.confindustrialeccoesondrio.it.

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Giovedì, 12 Gennaio 2023 15:04

ARIA PULITA? MERITO DELL'INVERNO CHE NON C'E'. E A LECCO....

Un inizio anno con aria pulita come non si era mai vista, nemmeno nel 2021 quando si partì nel segno del lockdown con scuole e luoghi di lavoro chiusi. Ieri le centraline ARPA hanno fatto registrare livelli di PM10 che difficilmente si raggiungono anche nelle giornate primaverili più ventilate: 9 mg/mc in Viale Marche a Milano, 8 a Lodi e a Como, 6 a Monza centro e a Bergamo, e a Lecco livelli talmente bassi da non essere nemmeno misurabili dagli strumenti. Ma è stata l’intera decade, da inizio anno, a donare ai lombardi un’aria pulita a livelli del tutto inusuali. Non è un miracolo ma un effetto dell’inverno-che-non-c’è. Le temperature miti, infatti, hanno impedito la formazione del cuscinetto di aria fredda che ristagna alle basse quote e in cui ogni inverno, inesorabilmente da decenni, si accumulano gli inquinanti prodotti dall’attività di cittadini e imprese, insieme a quelli che derivano dagli allevamenti intensivi che costellano la bassa pianura.

Se prendiamo a riferimento i dati della storica centralina ARPA del Verziere a Milano, la prima decade di gennaio fa registrare i dati più bassi di sempre, con una media dal 2 al 10 gennaio* di soli 17,8 microgrammi/mc, molto vicina al fatidico livello raccomandato dall’OMS di 15 mg/mc.

Un’aria da respirare a pieni polmoni. Ma l’idillio è presto destinato a finire, perché le previsioni indicano un graduale ritorno alla normalità meteorologica già nei prossimi giorni. Inoltre, dal 15 gennaio potrebbero ripartire gli spandimenti dei liquami zootecnici nei campi, attività che da sola è in grado di dare una decisiva impennata al peggioramento della qualità dell’aria in tutta la regione, se si considera l’enormità del quantitativo di deiezioni prodotte dai milioni di bovini e suini allevati nelle stalle della Lombardia.

Nonostante la notizia molto positiva dell’aria pulita, però, le condizioni climatiche di queste settimane sono indice del cambiamento climatico in atto, che ha risvolti altrettanto preoccupanti per quanto riguarda gli effetti sulla siccità.

«Il buon dato di qualità dell’aria di questi giorni non ci deve far sottovalutare la gravità delle anomalie climatiche che stiamo attraversando, e che ci preoccupano fortemente per l’anno che sta iniziando – dichiara Barbara Meggettopresidente di Legambiente Lombardia –. Stiamo partendo malissimo, in montagna c’è pochissima neve e le scorte idriche sono al minimo, con i grandi laghi a un quarto della loro capacità di invaso, in assenza di precipitazioni rischiamo una siccità anche peggiore di quella del 2022. Se non moltiplichiamo gli sforzi per decarbonizzare l’economia, la Pianura Padana dovrà affrontare una situazione climatica sempre più difficile».

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Giovedì, 12 Gennaio 2023 15:01

FONDO DI GARANZIA CONFCOMMERCIO: GLI OBIETTIVI PER IL 2023

Dopo un anno complicato come il 2022, il Fondo di Garanzia di Confcommercio Lecco si prepara a un 2023 denso di sfide, ma con la determinazione di chi vuole stare a fianco dei propri soci consapevole di potere offrire loro una consulenza finanziaria professionale e altamente qualificata.

"Il 2023 sarà un anno durissimo e pieno di insidie, anche se i segnali oggi sembrano essere meno negativi di quanto fosse lecito attendersi - evidenzia il presidente del Fondo di Garanzia Angelo Belgeri - Da parte nostra saremo come sempre attenti alle dinamiche del mondo del credito e pronti ad essere a fianco dei nostri soci per aiutarli nel trovare i finanziamenti più adatti. Inoltre vogliamo accrescere ancora maggiormente il nostro legame con l'associazione: oggi chi entra in Confcommercio Lecco sa di potere essere seguito per tutta una serie di servizi fondamentali, compreso ovviamente quello relativo all'accesso al credito. Questa collaborazione va ancora più intensificata, proprio per dare un servizio completo e di qualità". E sul ruolo che il Confidi vuole ricoprire nei prossimi mesi aggiunge: "Vogliamo sempre più essere un consulente delle imprese per agevolare il loro accesso al credito bancario. Il nostro compito è quello di essere dei "facilitatori", relazionandoci da un lato con i soci e dall'altro con gli istituti. Ci occupiamo in prima persona della preparazione dei documenti necessari e instauriamo un dialogo proficuo teso a migliorare tutto quanto concerne i finanziamenti".

Queste strategie sono state messe in campo dopo un 2022 impegnativo, ma ricco di soddisfazioni per il Fondo di Garanzia: "E' stato indubbiamente un anno caratterizzato da tanto lavoro: abbiamo assistito a una ripresa del ricorso ai Confidi da parte delle imprese e nello stesso tempo abbiamo incrementato i rapporti con gli istituti di credito, che ringraziamo per l'attività svolta, trovando anche l'interesse e la collaborazione di nuove realtà bancarie. Abbiamo aumentato la frequenza delle riunioni per dare maggiore immediatezza alle risposte: le convocazioni del Comitato sono servite per analizzare in modo più celere le pratiche. Il 2022 ha visto il Fondo di Garanzia impegnato soprattutto sul fronte del Bando Confidiamo e del credito diretto alle imprese. Ringrazio la struttura, guidata dal direttore Maurizio Macaione, che ha gestito, per quanto concerne questo fronte, un centinaio di pratiche andando di fatto ad esaurire il plafond che avevamo. Un'azione, quella sul fronte del credito diretto a tasso zero, che contiamo di portare avanti anche nei prossimi mesi". E conclude: "Il nostro è un lavoro molto variegato e sono molteplici le realtà che incontriamo. Ma tra le varie situazioni ce ne sono due abbastanza ricorrenti. Da un lato la richiesta da parte di aziende che hanno problemi e un rapporto "deteriorato" con le banche e che quindi chiedono a noi un supporto e un raccordo con l'istituto per trovare una mediazione. Dall'altra ci sono invece le imprese che, pur avendo già degli affidamenti, vogliono migliorare la relazione e cercano nel Confidi un interlocutore che conosca il mondo delle banche e possa supportarle nella scelta del prodotto più idoneo da utilizzare. In entrambi i casi il Fondo di Garanzia è un attore in grado di fare la propria parte".

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Mercoledì, 11 Gennaio 2023 12:47

OGGI PREMANA RINGRAZIA. E' "IL DI 'LLA NEEF"

in Cultura
L’undici gennaio 1863, giorno di domenica, tutta la popolazione di Premana si trovava devotamente raccolta per le Funzioni Parrocchiali in Chiesa.
D’un tratto, come scosse da violento terremoto, traballarono le mura.
Sfondate le porte, infranti i vetri, parve in un momento che tutto l’edificio crollasse: una enorme valanga si era abbattuta contro la Chiesa.
Quasi sospinto da arcana irresistibile forza, il popolo in preda al terrore, si trovò stretto intorno all’Altare, dove il vecchio Parroco Don Pietro Acerboni finì a stento la Messa assistito dal Coadiutore Don Antonio Carissimo.
Parve a tutti miracolo che nessuno rimanesse vittima dell’immane valanga.
L’11 gennaio rimase, da quell’anno, sacro alla riconoscenza verso il Signore e festeggiato da tutti i Premanesi.
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Mercoledì, 11 Gennaio 2023 10:49

MONTAGNE LAGO DI COMO LANCIA LA CAMPAGNA "SCI E NEVE"

“Il nostro obiettivo è organizzare l’offerta turistica invernale della Valsassina per raggiungere i mercati turistici nazionali ed europei: la campagna promozionale “Sci e Neve” è il primo passo verso questo ambizioso obiettivo”.

Queste parole riassumono la strategia per l’inverno della Rete di Imprese Montagne del Lago di Como, l’organizzazione che raggruppa oltre 160 imprese fra Valsassina e Lago.

La campagna promozionale “Sci e Neve” vuole attivare un volano economico più efficace per la montagna invernale, superando la domanda escursionistica che proviene dal bacino dell’area metropolitana di Milano, per intercettare un pubblico che trascorra sul territorio più giorni.

L’impegno ad intercettare un pubblico nuovo si è concentrato inizialmente sulla “montagna verde” che ha beneficiato del collegamento con il Lago di Como.

La primavera e l’estate hanno quindi dimostrato la validità di questa strategia ed ora si vuole attuarla nelle altre stagioni, dove c’è un ampio spazio di miglioramento.

Nella stagione appena terminata è stata rafforzata l’iniziativa “I Weekend dei Sapori d’Autunno” per dare maggiore slancio alle proposte di soggiorno dei nostri operatori, abbinate ai menù degustazione, rivolgendosi per la prima volta, oltre al mercato di prossimità, al mercato nazionale.

Ora è arrivato il momento della “montagna bianca”.

Partendo dai tradizionali prodotti invernali di punta, ossia le ciaspolate e lo sci di giornata, è stata creata una nuova proposta che prevede il pernottamento.

La proposta si rivolge a coppie e famiglie e a chi cerca divertimento, quindi non necessariamente agli sportivi navigati, ma piuttosto a chi si avvicina agli sport invernali per le prime volte. Ci sono numerose proposte di soggiorno, in hotel, bed and breakfast, rifugi, baite e appartamenti, per incontrare le esigenze di varie tipologie di turisti.

Si è dedicata particolare attenzione ai servizi speciali dedicati alla neve: il deposito sci, la colazione rinforzata, la merenda, la sauna, lo skipass, la possibilità di late check out per evitare la coda e sconti speciali per il pernottamento della domenica sera o per soggiorni prolungati.

Molte proposte sono direttamente acquistabili online dal nostro e-commerce, altre sono soggette a preventivo.

La promozione inizia proprio al termine delle festività natalizie, durante le quali le piste da sci e le località montane hanno registrato ottimi numeri, e terminerà a fine marzo.

Con le offerte “Sci e Neve” siamo quindi pronti ad accogliere i turisti che vengono “da lontano” per weekend, vacanze e settimane bianche.

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Mercoledì, 11 Gennaio 2023 09:30

I NUMERI DEL SOCCORSO ALPINO. INTANTO LO "SFOGO" DI PLATI SUSCITA DIVERSE REAZIONI

Diffusi i dati relativi agli interventi di soccorso effettuati nel 2022 dalla XIXI Delegazione Lariana che raggruppa le Stazioni di Dongo, Lario Occidentale Ceresio, Lecco, Pavia-Oltrepò, Lecco, Triangolo Lariano, Valsassina Valvarrone e Varese.

Ed è stata la "nostra"  Stazione Valsassina-Valvarrone la più impegnata nel corso dell'anno, con 130 interventi eseguiti (24% in più rispetto al 2021) per ben 138 persone (+ 21% confronto il 2021). Le operazioni hanno visto l'impiego di 590 soccorritori per un totale di attività pari a 2.750.

Tra le cause di incidenti è tornata rilevante quella che riguarda i cercatori di funghi, con 5 vittime nel 2022.

Tra le cause principali di soccorso troviamo le cadute accidentali (33%) e i malori in genere (28%).

Ovviamente l'escursionismo è la pratica sportiva che più ha impegnato gli uomini del soccorso. Inoltre, il 20% del totale delle persone aiutate si concentrava sulla fascia di età 5' - 60.

Ma in quali comuni il Soccorso è dovuto intervenire con più frequenza?

Introbio ha fatto registrare 12 operazioni, dato purtroppo logico vista la frequentazione massiccia della Val Biandino e della zona del Pizzo Tre Signori; subito dietro Premana e Barzio con 11, per cui potremmo affermare che la zona tra il Legnone e i Campelli è la più "pericolosa".

Seguono Pasturo Pasturo (8), Valvarrone e Moggio (7 a testa), Esino Lario, Pagnona e Casargo (6 a testa).

Altro dato interessante è quello che riguarda l'elisoccorso, ormai divenuto una consuetudibe visto che il 60% degli interventi ha richiesto l'utilizzo dell'eliambulanza.

Nel frattempo lo "sfogo" di Graziano Plati sta raccogliendo un gran numero di reazioni tra le quali anche quella del presidente regionale del Soccorso Alpino, Luca Vitali, che ha circorscritto le dichiarazioni di Plati come "sollevate a titolo personale" e che le questioni da lui evidenziate sarebbero già oggetto della dovuta attenzione da parte degli organi competenti.

Ne prendiamo atto e sarà anche così, ma quando in gioco ci sono delle vite, forse sarebbe meglio darsi una mossa e bene ha fatto Graziano a gettare quella che a noi sembra una grossa pietra nello stagno.

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Martedì, 10 Gennaio 2023 16:04

RIAPERTA LA LECCO-BALLABIO

Questa mattina la strada statale 36 racc "Raccordo Lecco Ballabio" è stata riaperta al traffico in entrambi i sensi di marcia.

Presente anche il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini accompagnato dal Prefetto di Lecco, dalla Presidente della provincia e dal Sindaco di Lecco.

La SS36 racc era stata chiusa al traffico il 9 dicembre scorso a seguito di una frana di notevoli dimensioni che aveva interessato la carreggiata stradale nei pressi della galleria ‘Giulia’.

Nel rispetto del cronoprogramma, sono stati completati gli interventi avviati da Anas (Gruppo FS Italiane) al fine di ripristinare la circolazione sulla statale.

In particolare, sono state completate le attività di prima fase che hanno riguardato la messa in sicurezza e ripristino dei luoghi anche con l'ausilio di rocciatori specializzati e droni per le ispezioni e il disgaggio del materiale instabile della parete, oltre che la demolizione del materiale roccioso franato sulla carreggiata. E’ stata inoltre installata una barriera di protezione di piccole dimensioni sulla sommità del fronte di frana, realizzato un muro provvisorio in geoblocchi a protezione della sede stradale, installato un sistema radar di monitoraggio del fronte della frana (monitoraggio interferometrico) e infine ripristinata la pavimentazione stradale e la segnaletica orizzontale e verticale di cantiere.

Al fine di proseguire gli interventi previsti, la circolazione sulla statale avverrà con le seguenti modalità:

  • riapertura a doppio senso di circolazione, con restringimento simmetrico della carreggiata stradale in prossimità della frana, con le limitazioni previste per i cantieri stradali;
  • chiusura notturna dalle 22:00 alle 5:00 della strada statale per motivi di sicurezza e per garantire l’operatività del cantiere e la prosecuzione degli interventi durante le ore notturne senza il transito veicolare.

 I lavori infatti proseguiranno con l’installazione di una nuova barriera paramassi ad elevata capacità di assorbimento di energia; al termine di questo intervento, della durata di circa 15 giorni, potrà essere disposta la riapertura della statale anche in orario notturno.

Successivamente i lavori continueranno al fine di sistemare definitivamente il versante e realizzare un argine in “terra armata” a protezione della carreggiata stradale.

L’importo lordo dei lavori è pari a circa 2,9 milioni di euro.

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