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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Martedì, 10 Gennaio 2023 06:26

IN LIBRERIA UNA NUOVA SAGA DA CHRISTIAN ANTONINI

in Cultura

Arriva martedì 10 Gennaio
ha avuto un lavoro pazzesco, la copertina di Paolo Barbieri e la mappa di Visual Art of Fabio Porfidia
il team di Giunti ha fatto un lavoro stupendo. E senza l'aiuto di Elena Carloni, Barbara Gozzi e Francesca Mazzurana non sarebbe venuto nel modo in cui è uscito. Nasce da un'idea che viene da lontano ed è cresciuto meravigliosamente.
Ci vediamo in volo.
E chi non solca con noi, la Coltre se lo prenda!
Giunti Ragazzi
Book on a Tree

È passato un anno dalla scomparsa di re Aurval, signore del Picco delle nubi, e la Lega dei regni intende assoggettare i Picchi dei draal.
Mentre i Signori dei draal si riuniscono per valutare il da farsi Arvis, figlia ribelle del re scomparso, decide di partire alla ricerca del padre, convinta che ci siano verità non dette.
Il suo cuore e il suo coraggio la porteranno lontano nei Cieli, e tra battaglie e scoperte, troverà finalmente la risposta a tutte le sue domande.
Un’ambientazione fantasy lontana dai moduli tradizionali vi aspetta tra le pagine di “Arvis delle nubi” 🏹 https://bit.ly/3UXr7v6
Christian Antonini #GiuntiEditore #leggoGiunti #Giuntiragazzi

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Martedì, 10 Gennaio 2023 06:17

LA PIANTA DEI CACCIATORI

L’alberello riprodotto nella foto, scattata un paio di mesi fa all’Alpe di Cova, sui monti di Pasturo, è ben conosciuto dai cacciatori “da piuma”. SI tratta infatti del cosiddetto “Sorbo degli uccelli” o “Sorbo selvatico” delle cui bacche rosse i volatili sono ghiotti. Per questo nei pressi di queste piante si trovano spesso capanni o appostamenti frequentati da chi pratica l’arte venatoria. In Valsassina lo chiamano “Tremei” L’appellativo binomiale, Sorbus aucuparia, è stato imposto nella seconda metà del XVIII secolo, dal naturalista e padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, Carlo Linneo. L’origine del nome generico “Sorbus” è latino e di etimo incerto. Potrebbe derivare dal verbo “sorbere” col significato di inghiottire, ingoiare forse a causa della parziale commestibilità dei frutti.

Ma più probabilmente il termine trova radice nel lemma indoeuropeo “sor-bho” (rosso, scarlatto) anche se non può essere esclusa la derivazione celtica di “sorbo” nel senso di “mela”. Questa essenza vegetale è conosciuta e utilizzata fin da tempi molto remoti. Ne hanno parlato, infatti, autori come il greco Dioscoride Pedanio (I sec.) e il medico romano Galeno (II sec.). I frutti del Tremei contengono numerosi principi attivi fra i quali acido malico (caratteristico delle mele), acido sorbico (utilizzato come antibatterico e conservante alimentare), acido citrico, presente anche negli agrumi e sorbitolo, sostanza zuccherina spiccatamente igroscopica utilizzata spesso come dolcificante alternativo allo zucchero in alcuni prodotti dietetici, dentifrici e colluttori.

Le bacche contengono inoltre flavonoidi, antociani e vitamina C, dotati di potere antiossidante. Ma fate attenzione: i frutti scarlatti del sorbo contengono anche amigdalina, un composto in grado di liberare, se ingerito, acido cianidrico, estremanente tossico per l’uomo. Per queste ragioni le bacche del Tremei possono essere consumate in piccole quantità quando sono giunte a completa maturazione e solo dopo cottura o prolungato congelamento. Secondo la medicina tradizionale il decotto di Sorbo avrebbe proprietà astringenti. Ad ogni modo meglio lasciar perdere il fai da te e, se necessario, rivolgersi ad un erborista qualificato: col cianuro non si può scherzare.

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Lunedì, 09 Gennaio 2023 14:57

GRAZIANO PLATI: CI VUOLE ORDINE NEI SOCCORSI, ALTRIMENTI UNA SCIAGURA SARA' INEVITABILE

Graziano Plati, oltre ad essere titolare di una rinomata azienda florovivaistica, è stato anche assessore in Comunità Montana ed è membro da più di trent'anni del Soccorso Alpino. Dopo l'intervento di salvataggio di escursionisti a Bobbio ha ritenuto opportuno divulgare una serie di riflessioni che riportiamo di seguito.

Se si continua così è inevitabile che presto tardi capiterà una sciagura e non me la sento di aspettare, senza fare nulla, che ci sia il morto per mettere un po' di ordine a delle procedure e a degli atteggiamenti che portano ad aumentare il rischio delle persone che chiedono soccorso e di chi le va a salvare. Mi chiamo Graziano Plati e da più di trent'anni faccio parte del Soccorso Alpino.

L'intervento di sabato per recuperare tre persone bloccate sui Campelli può sembrare un successo per il soccorso in montagna, ma per chi conosce le dinamiche e i fatti è l'esatto contrario: è uno dei tanti che sono capitati ultimamente, frutto di una cattiva collaborazione e di decisione sbagliate a diversi livelli. Nel dettaglio, la chiamata di aiuto fatta dai tre, arrivata alla centrale è stata smistata ai vigili del fuoco.

Non so per quale motivo un intervento con delle persone bloccate a 2.000 metri di quota, in inverno, nel tardo pomeriggio, in cima a una montagna sopra a degli sbalzi non indifferenti - tant'è che ci sono volute più di dieci calate per portarle in un terreno relativamente sicuro - venga dato in carico ai vigili del fuoco. Gli stessi dopo un po' (senza partire) hanno chiesto l'aiuto del Soccorso alpino per risolvere l'intervento: attivati i tecnici, si veniva nuovamente bloccati perché - di nuovo - i vigili del fuoco dichiaravano che avrebbero recuperato i malcapitati a carico loro con l'uso dell'elicottero.

Successivamente comunicavano nuovamente che abortivano la missione perché l'elicottero non partiva e, non so per quale motivo, le squadre terrestri dei vigili del fuoco non erano già partite. Nel frattempo, le condizioni meteo sono peggiorate e la presenza di nebbia non ha permesso il decollo dell'elicottero della centrale: tutto ciò ha comportato un grave ritardo nella partenza delle squadre territoriali che hanno dovuto operare da subito al buio in terreno impervio e senza conoscere l'esatta posizione degli infortunati, cosa che non sarebbe successa se si fosse stati attivati con la prima chiamata attorno alle 16 del pomeriggio. Il tempo perso nel rimbalzare le chiamate e nell'attivare un Corpo che è preparato per tante emergenze, ma non certo per lavorare in queste condizioni e in questi ambienti, poteva trasformare il recupero di tre escursionisti infreddoliti nel recupero di tre salme, e come ho già detto, non è la prima volta che questo succede. 

La colpa di questi fatti è da dividere fra diversi soggetti: di certo di colpa ne abbiamo anche noi come soccorso alpino, perché non siamo capaci di farci valere presso gli enti preposti alla gestione delle emergenze. Alla nascita del 118, la collaborazione fra la centrale e il Soccorso alpino era proficua, in quanto vi era un dialogo costruttivo fra l'operatore e i referenti del Cnsas tra i quali si svolgeva una valutazione per individuare la migliore strategia per raggiungere le persone bisognose di aiuto. Il Soccorso alpino da parte sua metteva la competenza territoriale, la conoscenza dei luoghi, la preparazione tecnico-alpinistica e la conoscenza della situazione di quella specifica zona, in quello specifico periodo, data dalla continua frequentazione. Questi patrimoni non possono averli altri enti che non frequentano giornalmente e capillarmente le nostre montagne, non è una colpa ma è un'ovvietà. 

Altra nostra colpa è quella dell'aver fermato praticamente da un anno la scuola tecnica, non permettendo così la formazione dei nuovi entrati, le selezioni e i vari corsi per chi volesse entrare a farne parte. Di questo passo anche i volontari di lungo corso vedranno scadere le qualifiche ottenute e, non avendole rinnovate, si troveranno a non essere più operativi dal punto di vista normativo. Naturalmente noi continueremo lo stesso a fare interventi come prima della nascita la scuola e della codificazione in modo così rigoroso e rigido relativamente alla formazione e al mantenimento dei tecnici, ma di certo la qualità del servizio non potrà migliorare.

Le persone ai vertici dei vari enti coinvolti nella gestione dell'emergenza mi dicono siano persone preparate e professionali: per quello che ho potuto constatare personalmente, mi sembrano tutte persone valide e di buon senso, pertanto non capisco perché non si riesca a trovare la soluzione per ottimizzare al meglio la gestione delle emergenze, ognuno con le sue competenze e nel suo ambito.

Spero che questo grido di allarme scuota i soggetti interessati e li sproni a trovare al più presto la soluzione, prima che ci scappi il morto. Non so di chi sia la competenza - se del prefetto, del responsabile della centrale operativa o del soccorso alpino -, ma di certo se dovesse succedere qualcosa di grave, non si potrà dire che non lo sapevamo, che non ne eravamo a conoscenza e che è una casualità, perché i segnali sono chiari ed è solo per fortuna che non è ancora capitato qualcosa di irreparabile.

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Lunedì, 09 Gennaio 2023 14:54

CORSO DI ARRAMPICATA SPORTIVA PER RAGAZZI A PREMANA

Il Settore Arrampicata dell'A.S.Premana organizza CORSO DI ARRAMPICATA SPORTIVA per scuole elementari e medie. Il corso sarà presso la palestra comunale tutti i mercoledì sera dal 18-01 fino al 08-03 dalle 18.30 alle 20. Dalle 20 alle 22 potranno poi scalare i più grandi, scuole superiori e adulti.

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Lunedì, 09 Gennaio 2023 11:11

DOMANI RIAPRE LA "NUOVA" LECCO-BALLABIO. IL DOPPIO SENSO RICHIEDERA' MOLTA PRUDENZA

La data fatidica è quella di domani, martedì 10 gennaio. L'ora è il mezzogiorno e non si può non fare un collegamento con il "fuoco" che ha alimentato la nostra strada principale in quest'ultimo mese.

Un'ora simbolica, insomma, mentre "simbolica" non sarà la riapertura visto che verrà messo a disposizione un doppio senso di circolazione (sia pure in ambito di cantiere) e permetterà alla circolazione di tornare in qualche modo nella normalità.

Stando alle cronache, stamattina i disagi sono stati contenuti, poi ne resta una, di mattina, quella di domani, prima del via libera sulla SS36 dir. che resterà chiusa (tenetelo presente) dalle 22 alle 5 del mattino almeno per due settimane.

Il doppio senso comporterà un restringimento di carreggiata ben prima dell'area di cantiere, ragion per cui qualche rallentamento sarà inevitabile e servirà un po' di pazienza e soprattutto molta prudenza.

 PPO

 

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Lunedì, 09 Gennaio 2023 10:11

IL SISTEMA MUSEALE DELLA PROVINCIA DI LECCO SI PRESENTA. DA OGGI AL 20 GENNAIO NELLA SEDE DI CONFCOMMERCIO

in Cultura

Il Sistema Museale della provincia di Lecco si presenta: dal 9 al 20 gennaio 2023, nella sede di Confcommercio in piazza Garibaldi a Lecco, durante gli orari di apertura degli uffici (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00) saranno disponibili una nuova brochure bilingue e pannelli esplicativi, che illustrano tutte le nuove realtà museali aderenti.

Il Sistema Museale della provincia di Lecco ha raggiunto il cospicuo numero di 51 adesioni: musei, raccolte museali e beni culturali, distribuiti nell’intero territorio provinciale, offrono ai visitatori una nutrita offerta turistica, che ben rappresenta il ricco e vario patrimonio artistico e naturalistico.

Il Sistema è stato recentemente selezionato tra le esperienze di rete più significative sul territorio a seguito di un’indagine nazionale articolata in antenne regionali sostenuta da Regione Lombardia e Icom Lombardia ed è stato presentato a novembre 2021 al convegno internazionale organizzato da Icom Patrimonio culturale in connessione: prospettive e sviluppi della gestione integrata.

Questa iniziativa consolida la proficua collaborazione con Confcommercio Lecco, iniziata nel 2015 in occasione di Expo con la creazione di 10 percorsi turistico-culturali denominati Simple Ways con un approfondimento legato ai prodotti tipici del territorio e la realizzazione di una App dedicata, e proseguita negli anni successivi con il progetto Wow cultura, una card comune di accesso ai musei.

“Il Sistema museale – commentano la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e la Consigliere provinciale delegata a Cultura e Beni culturali, Turismo, Villa Monastero Fiorenza Albani – è uno strumento per ottimizzare i processi di valorizzazione del patrimonio del territorio e opera come servizio culturale rivolto alla conservazione dei beni musealizzati e alla trasmissione dei saperi e delle identità, favorendo la partecipazione attiva delle comunità e rendendola consapevole del proprio patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico. Una delle caratteristiche che accomuna tutti i musei, le raccolte e i beni culturali aderenti al Sistema è infatti quella di rappresentare la memoria collettiva delle comunità locali, di cui sono custodi e interpreti. Il nostro obiettivo per il prossimo triennio è quello di intensificare la promozione comunicativa delle realtà esistenti, di ampliare il target di interesse e di incrementare il numero dei visitatori con un occhio di riguardo alle scolaresche”.

Siamo lieti di ospitare nella nostra storica sede questo evento, che permetterà di valorizzare ulteriormente la nostra eredità culturale – sottolinea il Presidente di Confcommercio Lecco Antonio Peccati – Un modo efficace per far meglio conoscere il nostro territorio caratterizzato dalla presenza di tanti luoghi di interesse storico, artistico, architettonico e paesaggistico diffusi nel lecchese, lungo il ramo orientale del Lario, nella Valsassina, in Val San Martino e in Brianza, e di rendere nota l’operosità di questi luoghi”.

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Lunedì, 09 Gennaio 2023 09:55

IL 2022 DEL SOCCORSO CENTRO VALSASSINA

Un'immagine, quella di copertina, che dice tutto e ha bisogno di poche spiegazioni.
Ma, soprattutto, quel che è importante è che dietro a quella immagine, a quei numeri, continuino ad esserci donne e uomini che prestano il loro tempo e le loro competenze al servizio di una Comunità.
Lo dicono anche loro quando sottolineano che "questi non sono solamente numeri, rappresentano i nostri volontari e il loro tempo libero dedicato agli altri, l'impegno di chi organizza i vari servizi e la riconoscenza di sceglie il Soccorso Centro Valsassina!"
E, quindi, veniamo ai numeri rilevati "in crescita rispetto agli scorsi anni, sia per fattori demografici sia per la nostra presenza costante e h24 sul territorio".
Il Soccorso Centro Valsassina lo scorso anno ha effettuato "3485 servizi, quasi 10 al giorno e 545 in più rispetto allo scorso anno".
Nel 2022 i volontari hanno "percorso 179119 km per portare assistenza a chiunque ne avesse bisogno, 40.000 in più rispetto allo scorso anno".
Sono cifre davvero impressionanti che se da una parte ci tranquillizzano perchè sappiamo che possiamo contare su di loro, dall'altra devono essere di sollecito a quanti potrebbero diventare volontari.
Le esigenze della popolazione, come si vede chiaramente, sono aumentate e si prevede aumentino ancora per cui il Soccorso ha sempre bisogno di nuova linfa su cui poter contare per garantire un servizio senza il quale, oggi, la Valle non potrebbe vivere.
E per questo è doveroso (e sentitissimo) un caloroso ringraziamento.
 
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Domenica, 08 Gennaio 2023 11:25

IL SOCCORSO ALPINO IN AIUTO A UNA FAMIGLIA IN BIANDINO

Attivazione ieri pomeriggio poco prima delle 15:30 per la Stazione di Valsassina - Valvarrone del Soccorso alpino, XIX Delegazione Lariana. Una famiglia si trovava in Valbiandino, stavano scendendo dal Pizzo dei Tre Signori quando un paio di loro sono scivolati per alcuni metri in un canale e quindi hanno chiesto aiuto. La centrale ha subito attivato il Soccorso alpino e l’elisoccorso di Sondrio. A bassa quota c’era nebbia e quindi la visibilità era ridotta; sono subito partite le squadre territoriali del Cnsas, li hanno raggiunti, messi in sicurezza ed evacuati dal canale. Un giovane aveva riportato alcuni traumi e quindi è stato portato con l’elicottero in ospedale. Le altre persone sono state accompagnate fino al rifugio Tavecchia e poi sono scesi a valle. L’intervento è finito intorno alle 19:00.

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Domenica, 08 Gennaio 2023 07:18

Elezioni regionali Lombardia 2023

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