VALBIANDINO.NET

Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Giovedì, 03 Giugno 2021 07:20

UNA CENA TRA AMICI

Quest'anno trascorreremo a casa di amici palermitani l'Immacolata Concezione. Ci faranno compagnia una decina di parenti e “qualcosa da mettere sotto i denti”. A Palermo, si sa, in questo periodo (e non solo) lo sport preferito di chiunque è trascinare il proprio duodeno verso limiti di sopportazione semplicemente inimmaginabili. E, ovviamente, anche le prostate malandate dei più subiscono un'attività anomala, inondate da ettolitri di vino bianco, giallo, rosso e blu.

Entro di soppiatto nella cucina dei miei amici e mi si appalesa subito, algida e imponente, un'antica pentola di dimensioni ciclopiche, la cui superficie copre quasi tutto il piano cottura.
Titubante e circospetto mi avvicino per scoprire cosa mai si nasconda sotto il coperchio, martoriato da troppe battaglie.
Immediatamente, vengo investito da un'ondata di profumo che mi stordisce, annichilisce le mie papille gustative e guida le mie dita alla ricerca di un tozzo di pane da intingere con bramosia nel sugo di maiale che sobbolle lento e rassegnato, a 5 cm da me.
La mia amica, proprietaria di casa nonché della pentola e del sugo, mi blocca con un pugno nei reni. “È ancora presto! Deve cuocere perlomeno altre tre ore!” mi dice. Io, che sono notoriamente una persona gentile, non la prendo a calci e pugni. Non reagisco. Sono un signore, io!
Per il giorno seguente, comunque, dovrebbe esser pronto, mi dicono. E, forse, mi sarà concesso fare la scarpetta con 2 o 3 filoni di pane raffermo e non.
Alla pentola, per essere totalmente felice, mancano tuttavia ancora 4-5 kg di maccheroni caserecci da cuocervi dentro con delicatezza.
“Basteranno?” si chiede tra sé e sé la mia amica.

Ella mi confessa che in quel sugo stanno crogiolandosi anche 8 kg di carne di maiale, ucciso precedentemente dal marito, presumo. Lui è un medico conosciuto. Non mi picchia mai, ed essendo buono di cuore, evinco quindi che prima di infilare il suino nella pentola lo abbia dapprima stordito con una puntura delle sue e successivamente tagliato a piccoli pezzi col suo bisturi preferito, quello che tiene nel taschino, accanto al sigaro. Ma non è tutto. Vengo a sapere, dalle solite voci di corridoio, che anche diversi kg di patate e ben 30 uova di gallina (viva, ma non la stessa) stanno annegando in quel sugo col povero maiale, le cui costine fanno a gomitate con salsicce e altre amenità tra il concentrato di pomodoro e la passata. Il tutto, per spegnere l'inestinguibile appetito di una quindicina di palermitani e del sottoscritto, unico straniero tra tanti. In quanto “milanisi” appartengo, infatti, a un'altra razza.
La mia adorata fidanzata, da sempre, si nutre invece quasi esclusivamente di odori e aromi: a tavola ci guarda ogni volta con commiserazione e un pizzico di malcelato disgusto.
La domanda che continua a serpeggiare nell'aria, persino tra i vicini di casa e nei condomini adiacenti, è una sola: “basteranno 5 kg di pasta?”
Per fortuna, a spegnere ogni dubbio ci pensano i parenti. Hanno portato, in via cautelativa, alcuni kg di dolci, diverse torte fatte in casa, vino, “pane bbuono” e altre cibarie non avariate che sfamerebbero tranquillamente un battaglione di bersaglieri e i loro parenti di primo, secondo e terzo grado.

Sì, forse riusciremo a saziarci e la Madonna da lassù, sorriderà con noi.
Al di là di ogni teoria di fisica quantistica e non, quando quindici palermitani si siedono a tavola, il cibo pare evaporare, risucchiato chissà in quale dimensione, da oscure presenze. Un buco nero ricolmo di succhi gastrici fenomenali.
Io, con la modestia che mi contraddistingue, porto a termine il mio compito: ingoio il mio kg di pasta al sugo, mezza dozzina di pasticcini, una fettina di torta, mezza pagnotta e riesco incredibilmente a non macchiarmi. Mi accorgo troppo tardi che poco più in là ci sono due salami al pistacchio lunghi un metro... Memorizzo il luogo e chiedo incredulo al mio amico come mai essi, i salami, non siano sulla tavola. Egli non se ne capacita e si scusa.

Intorno a me, tutti mangiano qualunque cosa. C'è chi azzanna perfino la mano del vicino e si ferma soltanto quando lo sente urlare. Nessuno si ferma. Ognuno conduce la propria battaglia personale contro l'altro a chi mangia di più. Di colpo, verso le 15.30, tutto finisce. Iniziano, sommesse, le prime eruttazioni.
Dopo l'allegro bagordo, il mio amico (il dottore che uccide i maiali), ha l'occhio vitreo. Il suo sguardo, solitamente vispo e intelligente, ha lasciato il posto a un'espressione assente, quasi allucinata. Si acciottola sul divano e di colpo perde i sensi e si addormenta, tra il poderoso frastuono di chi ancora cerca di ingoiare qualcosa, con agire famelico e disinvolto. Io chiacchiero di politica col nipote del mio amico e sento il ventre urlare e chiedere pietà. Mi distraggo un minuto e mi accorgo che il corpo del mio amico non giace più sul divano. Qualche parente, evidentemente, ne ha spostato il cadavere altrove, per non turbare i presenti. Invece il dottore è ancora vivo! Riappare dopo una buona mezz'oretta, vispo come sempre e apparentemente ancora in possesso delle sue facoltà mentali. L'infame è andato a dormire, lasciandomi a combattere da solo contro tutte le tentazioni della carne (di porco morto).
Inizia l'atteso e celeberrimo poker a farfalla. Io e il ristorato seguace di Ippocrate ci mettiamo in società. Vinciamo senza pietà quasi tutto quel che c'è da vincere e infine ci spartiamo il bottino: 2 euri a testa!

Lui è quello bravo a giocare, io quello fortunato e che osa osare l'impossibile. Siamo una coppia imbattibile. Di tanto in tanto, ci rifocilliamo con grappe, amari, cassate, pandori (non in ordine alfabetico, però. Come capita capita). Ma questo agire sconsiderato scatena all'interno di me medesimo una terribile lotta per la sopravvivenza. Percepisco nitidamente il mio duodeno arrotolarsi dietro il fegato e le uova e il maiale si dimenano quasi a voler uscire in fretta e furia dal mio esausto esofago. Per fortuna, mi dico, sono a casa di un medico. Lui mi salverà!
Gli chiedo lumi ed egli, generosamente, mi regala ben 4 Maalox. Non ha altro...
Un'amara riflessione mi attraversa l'anima: io rischio di esalare l'ultimo respiro a causa di un'indigestione e del porco (che lui ha ucciso) e in casa, lui medico, non ha altro che 4 misere pastigliette di Maalox? È inconcepibile! Mi riprometto, il mattino seguente, di farlo radiare dall'ordine dei medici digestologi. Ippocrate e il ministro della salute ne saranno felici.
Quatta quatta, nel frattempo, si avvicina la notte, aqquattata in un silenzio irreale, cosa rara al quartiere Brancaccio. Ognuno trascina se stesso verso la propria stanza. Ho già ingoiato due Maalox, ma dal buio riemerge l'ombra del mio amico. È ricurvo e avanza a zig zag. Mi chiede, quasi supplicandomi, se ho un Maalox da dargli.

Ma come? Da quando in qua si chiede indietro un regalo o parte di esso? È veramente paradossale. Il mio amico, però, ha lo sguardo sofferente. Anche dentro di lui, salsicce e costine e cassate lottano ferocemente e non mi sento di negargli una delle mie Maalox. In fondo sono a casa sua. È sua la carta igienica, suo il letto ed anche le Maalox erano sue.
Gliene allungo una, ritirando subito la mano. L'ultima potrebbe essere quella in grado di salvarmi la vita. Saluto in fretta il mio amico e mi chiudo nella mia stanza. Nascondo nella mutanda bianca a costine l'ultimo Maalox poiché, nottetempo, il mio amico potrebbe tentare di sottrarmi l'adorata pastiglietta, che non è neppure azzurra, ma bianca come la neve che cade senza fare rumore un po' qui e un po' lì. All'interno della mia mutanda lui, il dottore che uccide e mangia maiali, non la troverà e soprattutto non la cercherà mai! Posso finalmente addormentarmi felice. Domani è un altro giorno, diceva qualcuno. Sì, vero. E io devo assaggiare il salame al pistacchio, prima che qualcuno lo faccia sparire chissà dove.
Ma la domanda adesso è una sola: basteranno due salami lunghi un metro per 4 persone? Lo scopriremo solo vivendo.

Leggi tutto...
Giovedì, 03 Giugno 2021 07:14

Lettera familiare della Casa sul Pozzo 75

Care amiche ed amici,
raccogliamo il mese di maggio che è stato intenso per molti aspetti.
Oggi, il martirologio di Bose ha comunicato la memoria di Mat' Marija Skobcova (1891-1945) monaca e martire. Muore il 31 marzo 1945 a Ravensbrück, in un campo di sterminio nazista, Elizaveta Jur'evna Pilenko, meglio nota con il nome monastico di Mat' Marija.

Elizaveta nacque a Riga, in Lettonia, nel 1891. Trasferitasi a Pietroburgo, ai tempi del liceo e dei primi anni dell'università fu protagonista del vivace dibattito intellettuale e politico che caratterizzava la Russia di inizio Novecento. Compagna di scuola di Marina Cvetaeva, anche Elizaveta amava la poesia. In cerca di qualcosa che potesse soddisfare la sua ricerca di giustizia, si aggregò ai primi rivoluzionari.
Dopo aver sposato in seconde nozze un ufficiale dell'Armata Bianca, Elizaveta emigrò con lui a Parigi nel 1923. Qui ebbe contatti con i maggiori esponenti dell'ortodossia russa in esilio (Bulgakov, Florovskij, e soprattutto Berdjaev, Fedotov e il metropolita Evlogij). Attraversata una profonda crisi spirituale, Elizaveta chiese e ottenne il divorzio, con il consenso della chiesa ortodossa, ed emise i voti monastici nel 1932 nelle mani di Evlogij.

La monaca Mat' Marija - il nome con cui diverrà celebre nella diaspora ortodossa - fondò in quegli anni a Parigi un monastero sui generis, dedito all'accoglienza dei più poveri, provenienti soprattutto dalle file dei numerosi emigrati russi nella capitale francese.
Arrestata nel 1943 per l'aiuto che più volte aveva dato all'espatrio di bambini ebrei, Mat' Marija morì nella camera a gas del campo di Ravensbrück, prendendo il posto di una compagna di prigionia. Mat' Marija narrava così anche con il suo ultimo gesto una vita totalmente donata, senza riserve, a tutti coloro che aveva incontrato.
Dal suo Diario riporto un testo che abbiamo utilizzato in quest’ultimo tempo:

Ci sono due modi di vivere:
camminare sulla terra ferma
facendo solo ciò che è giusto e rispettabile,
e così misurare, soppesare, prevedere.
Ma si può anche camminare sulle acque.
E allora non si può più misurare e prevedere
ma bisogna solo credere incessantemente.
Un istante di incredulità e s'incomincia ad affondare.
(Mat' Marija, Diario del 31 agosto 1934)

Questo mese di maggio ci ha misurato sulla terra e sulle acque; abbiamo deciso di camminare con la casa aperta sempre malgrado le difficoltà. La casa ha accolto (ad eccezione di una settimana) la presenza degli adolescenti, A volte costretti per legge solo a 4 di numero; lo scorso venerdì erano in 27 al pranzo. Cosa ci ha spinto a questa apertura? Rimanere un piccolo punto accessibile agli adolescenti e a quanti avevano bisogno di uno spazio e delle persone.

Alcune informazioni su quanto è stato vissuto.
Abbiamo attivato i quattro mercoledì mattina dedicati ai giovani che frequentano il Cpia per la lingua italiana e la preparazione all’esame di terza media. Hanno partecipato 16/17 provenienti
Dal Senegal, dalla Costa d’Avorio, Burkina Faso e Gambia.
Abbiamo lavorato sul tema del viaggio: da dove sono partito, quale e come è stato il viaggio, dove sono arrivato, quale futuro ho davanti.
È stata un’esperienza interessante e riporto qualche informazione:
Nel loro Paese tutti i giovani hanno risposto che al mattino frequentavano la scuola (due di essi quella coranica). Nel pomeriggio stavano in compagnia degli amici, soprattutto per giocare a calcio. Circa la metà dei giovani ha affermato che davano un aiuto in casa.
Sei giovani sono arrivati nel nostro Paese tra il febbraio e l’ottobre 2019; cinque tra il luglio e il dicembre 2020; uno nel luglio 2018.
Quasi tutti sono giunti in Italia in aereo, uno è arrivato in barcone, con molte peripezie.

Gli stati d’animo prevalenti: tristezza per l’allontanamento dai familiari e gioia di arrivare in Italia dove la maggior parte di loro si è ricongiunta a un familiare (in prevalenza il padre, spesso convivente con una moglie diversa dalla madre). La parola speranza è sulle loro labbra, con minore sottolineatura del termine ansia. Cosa ti manca del tuo Paese ora che sei in Italia?
La maggior parte delle scelte si è catalizzata attorno ad alcune risposte, nell’ ordine: I familiari, i parenti, gli amici, i cibi, la scuola. Altri elementi indicati con minor frequenza: la casa, la propria città, le feste musulmane, il mare, il clima caldo, la musica, il gioco del calcio, la cultura, gli animali, i mercati.

Ho voluto passarvi queste notizie che dicono anche il clima vissuto alla Casa in questo mese: clima di possibile normalità dentro una logica di paura. Sono andate aumentando le presenze che si sono realizzate dal martedì al venerdì.
Abbiamo lavorato a progettare e lanciare l’esperienza dei mesi giugno/luglio nell’accompagnamento di dieci/dodici adolescenti per due settimane. Interessante il movimento proposto: permanenza nella casa di Introzzo, cammino in montagna, spazi laboratoriali con Desideria Guicciardini, Carlo Limonta, Chiara Pagano, Ruggero Meles, Usama El Santawy, Carlo Panizza e Renata Menaballi.

Importante nel mese le esperienze vissute attorno alla rielaborazione del Ramadan e apertura al progetto personale.
Intensa la preghiera nella moschea con una condivisione di una cena nella rottura del digiuno in un clima di reciprocità pieno di grazia.
Una domanda sempre più insistente è attorno al progetto personale e al rischio del cambiamento nel quale le loro vite si devono misurare, in rapporto al nucleo familiare, al mondo di origine nel quale hanno vissuto i primi anni di vita, al nuovo che affascina e spaventa. Come fare una mappa personale che li aiuti?

Abbiamo partecipato alla presentazione del libro Io non sono nessuno scritto da tre giornalisti lecchesi sulla testimonianza del lecchese Pietro Nava di fronte all’uccisione del giudice Livatino.
Serata on line su Papa Francesco con Europa me genuit.
Alla Casa incontro del gruppo referente per l’immigrazione accompagnato da don Marco Bassani, con il Vicario diocesano don Mario Antonelli.
Romano Losa e Ida hanno festeggiato 60 anni di matrimonio il 29/30 maggio.
Da Orio al Serio è partito per l’Egitto il nostro giovane Ramy Bayoumy per rinnovo documenti.

Alcuni impegni nel mese di giugno:

Cambioarmadio .
7 giugno alle 21 serata on line su E’ tempo di ri-partire da fratelli: Una rete di resistenza silenziosa
L’11 giugno festa per la chiusura Crossing
Dal 22 giugno al 2 luglio e dal 6 luglio al 16 luglio: Camminare per costruire una mappa personale
12 giugno festa del Cuore di Maria
24 giugno incontro con il Cpia per la verifica e progettazione del prossimo anno.
5, 12, 19, 26 ore 09 Lettura della Parola della domenica seguente (rito ambrosiano).
Un augurio di tempo pieno per la salute e per l’armonia tra tutti.

Leggi tutto...
Giovedì, 03 Giugno 2021 07:06

PROLUNGATA L'ATTIVITA' DEL CENTRO VACCINALE: CHIUDERA', COME AVEVAMO ANTICIPATO IN ANTEPRIMA ASSOLUTA, L'11 LUGLIO

Così come concordato si è provveduto, da parte dei vari Enti, a trovare una possibile soluzione per la prosecuzione dell'attiva del Centro Vaccinale in Valsassina, essendo già programmata al 30 giugno prossimo la chiusura di quello attualmente ospitato nelle strutture della Comunità Montana.

Considerata l’attuale situazione della campagna vaccinale e valutate le varie soluzioni disponibili, si è convenuto che la scelta migliore fosse quella di mantenere il Centro Vaccinale dove già allestito prorogando di alcuni giorni l’attività e proponendo ai cittadini della Valsassina la priorità nella scelta di questo centro.

Il Centro Vaccinale allestito presso la Comunità Montana rimarrà quindi aperto fino a domenica 11 luglio grazie alla disponibilità della Comunità Montana e della Direzione della Sagra delle Sagre.

Inoltre sarà il centro proposto come scelta prioritaria alle prenotazioni che saranno effettuate da parte dei residenti nei Comuni della Valsassina, così da offrire alla maggior parte dei cittadini l’opportunità di vaccinarsi vicino a casa.

Il Presidente del Distretto Guido Agostoni e il Presidente della Comunità Montana Fabio Canepari ringraziano i Direttori di ATS Silvano Casazza e della ASST Paolo Favini per aver sostenuto, la scorsa primavera, l’attivazione del Polo Vaccinale in Valsassina e per essersi adoperati in questa circostanza per garantire il servizio migliore possibile.

Si ringrazia inoltre il sindaco di Barzio che aveva immediatamente assicurato la disponibilità del Palazzetto dello Sport per il proseguimento dell’attività vaccinale.

L’auspicio è che i cittadini valsassinesi che ancora non si sono vaccinati, sappiano cogliere l’opportunità loro offerta e prenotino dal momento dell’apertura degli appuntamenti, prevista per il 2 giugno alle ore 23.00, così da poter usufruire della priorità data ai loro comuni nella scelta del centro di Barzio.

Un ringraziamento particolare a tutti gli Operatori Sanitari impegnati e ai Volontari della Protezione Civile cui è chiesto questo ulteriore impegno.

Si raccomanda infine ai Sindaci di promuovere le iniziative ritenute più opportune per favorire l’adesione del maggior numero di cittadini a questa ulteriore possibilità di vaccinazione.

 

Barzio, 2 giugno 2021

Il Presidente

Fabio Canepari

Leggi tutto...
Mercoledì, 02 Giugno 2021 21:55

RES NATURAE PROTAGONISTA A "E' SEMPRE MEZZOGIORNO" DEL 2 GIUGNO

Come anticipato dal nostro giornale, oggi verso mezzogiorno la trasmissione di Rai Uno "E' sempre mezzogiorno" si è collegata in diretta da Introbio per intervistare Giovanni Mazzucotelli e Maria Cazzaniga. la giovane e intraprendente coppia che ha avviato un'attività del tutto speciale e molto gustosa, la Res Naturae con sede in Via Maria Tantardini che vi invitiamo nuovamente a visitare e conoscere.

Protagonista della puntata il rabarbaro, e proprio sul rabarbaro ha parlato Giovanni dal suo "podere" introbiese coinvolgendo naturalmente Maria e ricevendo gli elogi da parte della conduttrice Antonella Clerici per la loro iniziativa che rappresenta un esempio di come anche i giovani possono vivere la montagna produttivamente.

Ovviamente da noi di questi giovani ce ne sono molti e sarebbero tutti da intervistare e conoscere: per il momento accontentiamoci di questo "spot" su Rai Uno dove la Valsassina è stata nominata ed è stata, come abbiamo detto, portata ad esempio a livello nazionale grazie a Giovanni e Maria.

195833994 281572846698169 5678583570707862845 n

 

 

 

Leggi tutto...
Mercoledì, 02 Giugno 2021 15:49

MONTAGNE LAGO DI COMO PROMUOVERA' BARZIO EVENTS

Il Comune di Barzio ha deciso di affidare alla rete di imprese Montagne Lago di Como il compito di implementare e promuovere il programma Barzio Events.

La scelta di affidarsi ad una organizzazione qualificata nella promozione turistica quale appunto la rete di imprese, va nella direzione di un coordinamento delle varie attività e del "popolamento" della pagina facebook "Barzio Events" con relativo monitoraggio per verificare le interazioni con il pubblico e favorire la partecipazione con commenti e fornire risposte ai commenti.

La professionalità di Montagne Lago di Como è stata evidenziata anche negli scorsi giorni dall'accordo siglato con il Consorzio Albergatori Lecchesi.

"Montagne del Lago di Como” è una rete di imprese che si sono unite per migliorare la comunicazione e per organizzare l’accoglienza in maniera professionale, facendo conoscere ai propri ospiti tutte le opportunità di svago che questo territorio è in grado di offrire.

Si occupa di promuovere le manifestazioni e le offerte degli associati, di creare sinergie tra Imprese, Enti e Associazioni, di ideare e coordinare iniziative di accoglienza e di comunicazione, realizzando progetti per rendere più piacevole la permanenza sulle nostre montagne, o sul nostro lago.

 

Leggi tutto...
Mercoledì, 02 Giugno 2021 15:30

UNA BUONA NOTIZIA: SI TORNA A PESCARE ALLA FREGERA

Una bella sorpresa per i nostalgici della piscicoltura: la Fregera è tornata in attività, e ciò non può che far piacere, visto che si trattava di una struttura storica per la nostra Valle.

Dopo un periodo di chiusura (e quant'era triste passare lì vicino e vedere tutto rischiare di andare in malora) dal Trentino è arrivata una giovane coppia che nei mesi scorsi ha effettuato i dovuti lavori di ristrutturazione e poche settimane fa ha riaperto, sia pure in sordina e senza grande pubblicità, i battenti.

"Stiamo sistemando gli ultimi dettagli" ci spiega Ivo Franchini che con Karen Gonzalez è sceso in Valsassina e sta cercando di far rinascere la "vecchia" Fregera che sarà pronta, anzi prontissima, ad accogliere i tanti turisti che si prevede affolleranno i nostri paesi la prossima estate.

Un bravo ai nostri due nuovi imprenditori con l'augurio che riescano davvero a rilanciare come si deve la storica attività.

Piscicoltura2

 

 

Leggi tutto...
Mercoledì, 02 Giugno 2021 06:56

SAMBUCO TUTTOFARE

Grazie a internet ho fatto una scoperta. Il sambuco comune appartiene al genere sambucus. Chi l’avrebbe detto? Non si finisce mai di imparare. In questo periodo sta fiorendo un po’ dovunque. La foto rappresenta un’infiorescenza di sambucus nigra (le sue bacche sono nere) solo parzialmente fiorita. Numerosi boccioli sono ancora chiusi.

Dai fiori si ottiene uno sciroppo dal sapore delicato e dall’aroma leggero. E poi è come il maiale: del sambuco non si butta via niente. Gli erboristi utilizzano fiori, bacche, corteccia, foglie e radici. Wikipedia spiega anche che un “trial clinico pubblicato nel 2004 ha mostrato una riduzione della durata e della gravità dei sintomi para-influenzali in pazienti che assumevano un estratto di sambuco”.

Col covid però non funziona. In compenso attenua i sintomi di bronchite, raffreddore, affezioni respiratorie (ma se avete la polmonite il sambuco non serve), emorroidi, cistite, uretrite. Può avere effetti benefici su cuore, reni, cavo orale, intestino, stomaco, fegato e sistema immunitario. Parola di Wikipedia.

Leggi tutto...
Mercoledì, 02 Giugno 2021 06:49

CARTOLINE DALL`INFERNO CON L`AUSER

in Cultura

DANTE 2021 - Cartoline dall'Inferno
CARTOLINE DALL’INFERNO – Paesaggi ,incontri e “avventure” di Dante nel primo mondo ultraterreno

Tutti gli incontri ogni martedì dalle ore 17.

1 – martedì I° giugno – Introduzione di Maria Grazia e I Canto “ La selva oscura” ( A cura di Casto)
link :
https://zoom.us/j/96721413342?pwd=cWZjNW1NUTRDYTFzRHZaQm8wUkFyQT09

2 – martedì 8 giugno - III Canto – “ La porta dell’Inferno – il fiume Acheronte – Caron dimonio” ( a cura di Maria Grazia)
link:
https://zoom.us/j/93891276074?pwd=RzVybk8rT0NXSWVDamludno0N3N6dz09

3 – IV e V Canto – “ Il Limbo – La bufera infernale – Paolo e Francesca
link:
https://zoom.us/j/97303248839?pwd=SjFCSEhmTEJ4dm9YbXkvSVlPNE5BZz09

4 – dal VII al X Canto –“ La palude stigia – la città di Dite – Farinata e Cavalcante”
link:
https://zoom.us/j/94640204794?pwd=b0dTbEsxNFE1Kyt5ZHBjNzdQdjh3QT09

5 – XIII Canto – “ Il bosco dei suicidi” ( a cura di Casto)
link:
https://zoom.us/j/93861032552?pwd=UFBtMGQyTGZ5RGRQOEJTYzJTNkJrQT09

6 – La struttura dell’Inferno – ( a cura Maria Grazia)
link:
https://zoom.us/j/93571972848?pwd=SENKSDRLUHlBMTdzdm5aenVYb1dvUT09

Leggi tutto...
Pagina 603 di 692