Inaugurata oggi a Villa Migliavacca nel corso di una cerimonia semplice e cordiale, alla presenza anche del Sindaco Adriano Airoldi e della Giunta al completo, la mostra di Angela Marabese, originaria di Besana Brianza (vive a Costa Masnaga) apprezzata pittrice di fama internazionale oltre che una delle voci più interessanti nel panorama artistico contemporaneo.
La presentazione dell'artista è stata magistralmente condotta dalla prof.sa Rosalba Pensotti che assieme all'assessore Tiziana Regazzoni hanno pensato e concretizzato l'evento.
Di seguito riportiamo integralmente l'intervento della prof. Pensotti ricordando che la msotra sarà aperta sino a domenica 7 agosto con i seguenti orari: mattino dalle 10 alle 12, pomeriggio dalle 15 alle 18.
Ha frequentato l’Accademia di Belle arti di Brera dove si è diplomata con una tesi sull’artista Pietro Gilardi, da anni è docente presso la “Bottega dell’Arte” di Missaglia (Lecco), il cui motto, mi sembra doveroso sottolinearlo perché rappresenta forse il cuore dell’associazione, recita “Dipingere è un viaggio alla ricerca di se stessi”.
Angela è un membro dinamico della Bottega dell’Arte dunque, un’associazione artistica e culturale attiva da decenni sul territorio della Brianza nata con l’intento di “diffondere, far conoscere e insegnare le arti figurative”.
L’iniziativa nasce a Missaglia per volontà di un gruppo di artisti ed è aperta
non solo a coloro che vogliono apprendere o affinare le varie tecniche artistiche, seguiti da qualificati maestri del settore, ma anche a professionisti e artisti affermati, che hanno l’opportunità di allacciare contatti per esposizioni e rassegne d’arte con realtà artistico-culturali nazionali e internazionali, in particolare francesi, e infine, a chiunque desideri confrontarsi, discutere di arte e cultura e mettere in comune le proprie esperienze.
Dal 1999 la Bottega dell’Arte si è fatta promotrice del Premio Internazionale di Arte e cultura l’Arcobaleno assegnato a personaggi di grande spessore che si sono distinti nei più disparati campi basti citare il cardinal Martini, il giornale “Le Figaro”, campioni dello sport come Gimondi, associazioni quali il WWF e così via.
La continua ricerca in campo artistico ha visto Angela Marabese partecipare a innumerevoli ed importanti manifestazioni d’arte nazionali e internazionali a partire dal 1992 a Milano; seguono la “Randonnée d’Art” a Mézières-en-Brenne nella regione della Loira nel ’95, la “Rassegna di artisti italiani in Francia” nel ’96 alla Galleria “Albert Bourgeois au Couvent des Urbanistes” di Fougères in Bretagna (Angela è membro dell’associazione l’Atelier d’art proprio a Fougères) , le mostre a La Roche-Posay ‘99, a Montparnasse 2004 , a Roquebrune-sur-Argens in Costa Azzurra 2009 , a Carpentras in Provenza; culmine di queste esperienze francesi direi la partecipazione alla collettiva organizzata al Louvre nel 2013, realizzazione di un sogno per ogni artista.
In Italia le mostre si sono tenute a Paestum in Campania, a Oggiono, Besana Brianza, Lecco, Missaglia, Cassago Brianza, Merate, Nibionno, Barzago, Albiate, Erba, Monticello Brianza, Lambrugo, Albavilla, Alserio, Lendinara in Veneto, al Blu Frida a Bevera di Sirtori (Lecco), alla Biblioteca comunale “Sicilia” di Milano in occasione della presentazione del libro di poesie della sorella Simona (Nella stanza accanto), a Calusco d’Adda (Bergamo), alla “Rotonda” a Tregasio di Triuggio (Monza e Brianza), alla Torre di Camisasca a Costa Masnaga, Valtorta, Valbrembana e oggi siamo orgogliosi di aggiungere anche la personale che si apre oggi in Villa Migliavacca che si concluderà il 7 agosto con la presenza pomeridiana della pittrice. Da ricordare il laboratorio di Spray Art che la pittrice terrà venerdì 29 luglio proprio in Villa Migliavacca, cui sono invitati adulti e bambini.
Per definire la ricerca di Angela Marabese è necessario rifarsi alla definizione del giornalista e critico d’arte Silvano Valentini (ai suoi numerosi articoli reperibili anche in rete rimando per un’indagine critica e illuminante rispetto al lavoro dell’artista), che definisce la pittura della nostra caratterizzata da “una luminosa e serena concezione della vita, da una particolarmente delicata visione della natura e da una fresca e coinvolgente magia di luci e di colori, il tutto documentato dai suoi paesaggi di ascendenza impressionista, dalle singolari nature morte, dalle sue aggraziate ma anche corpose composizioni floreali, realizzate con un sapiente uso del pennello e della spatola”.
Nel tempo il linguaggio della pittrice si è evoluto, perché come dice Angela stessa: “Le emozioni, la percezione della realtà, le esperienze accumulate modificano anche la modalità espressiva di un artista”; secondo la critica ne sono derivate opere “di natura più informale e simbolica, pur con i caratteri specifici del figurativo” segnate da “espressività, allo stesso tempo solare e intensamente impegnativa, e completezza artistica, fatta di padronanza tecnica, bellezza estetica e forte comunicativa umana”.
Su un ultimo aspetto vorrei soffermarmi, proprio sulla sensibilità umana prima ancora che artistica quale cifra caratterizzante la pittrice: dalla collaborazione con l’Associazione Les Cultures a sostegno dei progetti in favore delle donne, alle lezioni d’arte per i bambini e i ragazzi delle scuole dell’obbligo, dal sostegno all’opera di missionari brianzoli in Africa e Sud America, all’impegno per la realizzazione di un orfanotrofio in Ucraina e l’attenzione per realtà dei bambini di Chernobyl fino alla presenza nelle Case di riposo dove gli ospiti, da lei sapientemente guidati, prendono in mano matita e pennelli aprendosi ad esperienze nuove e stimolanti.
Questa dimensione che certamente traspare dalla sua opera mi pare si possa riassumere nella frase attribuita a Van Gogh: “Non c'è bisogno che un artista sia un prete o un fabbriciere, ma certo egli deve avere un cuore affettuoso per gli altri uomini.”