Altra interessante e intensa serata quella di lunedì 28 novembre organizzata dal Grinzone (il periodico di Pasturo) nell'ambito dei "Lunedì del Grinzone", serie di eventi sempre molto partecipati e di elevato livello culturale.
Ospiti e relatori - introdotti da Guido Agostoni - il pediatra oncologo Momcilo Jankovic ed il suo amico fotografo Attilio Rossetti, connubio costituitosi nel 2003 quando Rossetti dovette iniziare a seguire il nipote in un viaggio tra la leucemia e la speranza affidandosi proprio alle cure del dott. Jankovic al San Gerardo di Monza.
Da questo incontro sono nati dei libri ("volevo rendere pubblico quel che succede al San Gerardo in quei reparti" ha sottolineato Rossetti) che come scopo principale avevano e hanno il "convincere la gente che dalla leucemia si può guarire".
E, in effetti, l'85% riesce a vincere la propria battaglia mentre il 15% resta sul campo dopo averla combattuta. Ma, come ha detto il dott. Jankovic, "mentre il limite della medicina è proprio quello di non riuscire a guarire tutti, non deve essere un limite quello di cercare di far star bene tutti".
Il medico si è anche soffermato sul reinserimento sociale dei guariti. "Il recupero sociale - ha detto - è ancora un problema. In alcuni casi ho scoperto che è meglio non far trapelare che si è stati malati altrimenti potrebbero esserci conseguenze come, ad esempio, banalità come problemi per l'ottenimento della patente di guida. La società, insomma, non è ancora del tutto pronta".
Jankovic nella sua lunga carriera ha curato più di 3.000 tra bambini e adolescenti ed anche oggi (che dopo quarant'anni di servizio è pensionato) riceve in media dalle 70 alle 100 telefonate al giorno.
Lo hanno soprannominato "Dottor Sorriso"? Lui risponde che "il sorriso deve partire da dentro e bisogna crederci". E poi bisogna "osare, aldilà delle paure: me lo hanno insegnato i bambini" ed "esserci, perchè ciò che vuole il malato è che qualcuno sia vicino a lui".
Ma il dottor Sorriso è stato capace anche di qualche piccolo miracolo "terreno", come quello di riuscire, tra i tanti esempi, a far incontrare due bambine con George Clooney nella sua villa di Laglio coronandone un sogno prima di rassegnarsi alla sconfitta di fronte al male.
L'ultimo lavoro del duo Jankovic - Rossetti si intitola "Famiglie inaspettate" e racconta per immagini tante donne che hanno avuto il dono della gravidanza e dei figli nonostante avessero dovuto sopportare pesanti cure lanciando un grido di speranza al mondo intero.
Infine un appello sulla ricerca.
"Senza ricerca la medicina muore: ogni anno in Italia si ammalano di leucemia 400 bambini", per cui attività come quelle dall'Associazione Maria Letizia Verga (con la quale Jankovic collabora) sono assolutamente indispensabili.
Tra i libri scritti dal dottor Jankovic ci sentiamo di consigliare "Ne vale sempre la pena" sottotitolo: "Il dottor Sorriso, i suoi pazienti e il vero valore della vita", la sua storia, insomma, ma soprattutto quella dei "suoi" ragazzi.
"Tutti siamo alla ricerca della bellezza della vita - scrive sulla quarta di copertina - quella bellezza interiore che ci infiamma per tutto ciò che ci circonda, sinonimo di felciità. Ma che cos'è? Credo che molto semplicemente sia un nuovo significato che sappiamo dare alla vita, uno scopo chiaro, qualcosa di assolutamente personale come il DNA, che si traduce in un'energia perenne. Penso sia questo il segreto dei ragazzi resilienti".
Nella foto di copertina un momento della serata. Nella foto sotto da sinistra Attilio Rossetti, Guido Agostoni e Momcilo Jankovic.