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Pubblicato in Cultura

"IL RITRATTO DI UN PAESE": BELLANO STUPISCE ANCORA

Lunedì, 12 Dicembre 2022 12:07 Scritto da  Riccardo Benedetti
Che dire? Sicuramente le parole non servono perchè le immagini dicono tutto e vanno anche oltre il racconto di sè stesse, della storia di un borgo una volta (sembrano secoli) famoso per la stazione di Tartavalle Terme e un po' succube della notorietà della vicina e aristocratica Varenna.
Bellano, invece, è sempre stata operaia e la mole del vecchio Cotonificio è lì a ricordarlo ad ogni piè sospinto.
Operai e pescatori, proprio come "Ol Paol Pescador" papà del Giancarlo Vitali pittore. Poi la dinastia dei Vitali ha procreato l'Andrea scrittore e un mondo intero ha scoperto Bellano, una specie di America delle nostre parti, ben governata da un Sindaco con la "S" maiuscola e popolata di gente abituata a sopportare l'aria fredda che la Pioverna si porta con sè dagli "strecioni" all'Orrido.
Ed oggi la Bellano operaia, divenuta intellettuale tutto d'un tratto, si mette in mostra e qui sotto trovate le parole del Sindaco che spiegano il come e il perchè.
Per noi della Valle, soprattutto della bassa e alta, Bellano è sempre stato storicamente un punto di riferimento al quale siamo stati legati più che a Lecco.
Vuoi per l'Ospedale, vuoi per parentele e amicizie, vuoi perchè in quel Cotonificio ci hanno lavorato nonne e bisnonne, vuoi perchè ci si andava a pescare agoni, oppure solo perchè da bambini per andare a piedi a Lezzeno (con il Signor Parroco in testa al gruppo) si faceva tappa a San Rocco prima di pregare nel Santuario, giocare a pallone sul prato vicino e poi salire al Giglio, su, a Vendrogno a incontrare il sorriso di Don Camillo.
"Belan" con questa iniziativa ci costringe a pensare che un paese, una città, una regione, una nazione non sono case, palazzi, grattacieli, fabbriche e tutto quanto il resto.
"Belan" ci costringe a riflettere e "imparare" che paesi, città, regioni e nazioni altro non sono che l'umanità che li popola.
 
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"Il Ritratto di Bellano è un titanico progetto reso possibile grazie alla maestria e alla generosità di Carlo Borlenghi, a cui sarò eternamente grato!
Coadiuvato dall'estro e da altrettanta generosità di Andrea Vitali e Velasco Vitali.
Condotto in porto in questi mesi con l'aiuto prezioso e la maestria di Sara Vitali, Stefano Calvasina, Alessandra Tanghetti
Voluto, sostenuto e prodotto dall'Amministrazione Comunale, in collaborazione con Pro Bellano e ArchiviVitali.
Partner economici sono stati la Banca della Valsassina e Cinquesensi editore.
Le foto sono state appese per il paese in una notte da 90 volontari, amici temerari noncuranti del freddo e delle difficoltà tecniche! in tanti spazi resi disponibili da commercianti, privati, istituzioni e associazioni.
1500 tra bellanesi e aspiranti bellanesi, 8000 scatti tra cui sono state scelte le quasi 900 foto inserite nel libro (450 pagine) ed esposte in oltre 400 spazi pubblici in giro per il paese (oltre 700 mq di superfici coperte). Lo saranno fino a fine marzo 2023.
In sintesi è stato un progetto di tutta una Comunità, la protagonista assoluta del suo Ritratto!
Grazie davvero di cuore a tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa storica iniziativa!
“Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”.
(Cesare Pavese, La luna e i falò)
 
Antonio Rusconi - Sindaco di Bellano
 
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Ultima modifica il Lunedì, 12 Dicembre 2022 12:34
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