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Pubblicato in Cultura

RICORDATI A INTROBIO GLI ULTIMI GIORNI DI MUSSOLINI

Mercoledì, 26 Luglio 2023 14:03 Scritto da  Redazione

Non poteva essere festeggiato meglio a Introbio il 25 luglio, 80* anniversario dal 25 Luglio 1943, data che sancì la fine del ventennio mussoliniano e l'inizio della fine del Fascismo.
Un ampio pubblico raccolto in sala comunale, tra cui il Prefetto Sergio Pomponio e il Sindaco Adriano Airoldi, ha ascoltato la rievocazione degli ultimi giorni di Mussolini, cioè dal 25 Aprile 1945, quando dopo l'avanzata degli Anglo-Americani verso Milano e lo scoccare dello Sciopero Generale indetto dal Comitato di Liberazione Nazionale, tentò una via di fuga verso la Valtellina che fu però fermata a Dongo.

E' toccato al prof. Enrico Baroncelli rievocare gli ultimi drammatici giorni della RSI (Repubblica Sociale Italiana) lo Stato fantoccio creato dal Duce dopo la sua liberazione dal Gran Sasso nel Settembre 1943 ad opera dei Tedeschi.

Tornato a Milano il 18 Aprile dal Lago di Garda, furono giorni frenetici in cui i Fascisti cercavano una via di fuga da una situazione sempre più disperata.
Chiuse le porte della Svizzera (gli Svizzeri in più occasioni dichiararono di non voler dare rifugio nè a gerarchi Fascisti nè a Nazisti) idem per l'ingrato Franco in Spagna (pur essendo stato aiutato nella sua guerra civile 1936-39 dai due dittatori Hitler e Mussolini) consapevole della condanna a morte comminata dal CLN nel pomeriggio del 24 aprile ai gerarchi fascisti, e sdegnato per quello che considerava il "tradimento" del Generale Wolff e dei Tedeschi, che avevano cessato praticamente di combattere e all'insaputa di Mussolini cercavano un accordo separato con gli Alleati, ben poche possibilità rimanevano all'ex "Duce d'Italia".

Gli ormai ex "potenti" iniziano quindi la loro "fuga" : "Potenti in fuga" era scritto su una targa commemorativa fatta mettere dal Cardinale Schuster, che pur aveva cercato una mediazione tra Fascisti e Antifascisti, in una Chiesa di Dongo.

Dopo una strana sosta a Menaggio, che dette il tempo ai partigiani dell'Alto Lario di preparare la loro "trappola", il convoglio composto da una decina di auto di Fascisti aggregatisi alla divisione tedesca "Flack", che stava tornando in Germania, venne come è noto bloccato a Dongo da un albero messo di traverso sulla strada.

Proprio su questi episodi si sofferma il bel documentario elaborato da Piefranco Mastalli e dall'Anpi di Lecco, che illustra gli ultimi drammatici giorni: dalla fucilazione sul lungolago dei gerarchi fascisti , all'ultima dimora di Mussolini e Claretta Petacci nella casa De Maria di Giulino di Mezzegra, alla fucilazione degli stessi davanti a un cancello (anche se su quest'ultimo episodio ci sono molti dubbi).

Il documentario ricorda poi quello che successe dopo, l'arrivo della Flack in Val Chiavenna, e presenta un'intervista all'allora capo partigiano valtellinese "Gek", che firmò la resa dei Nazisti.

Insomma, molti argomenti ancora oggi interessanti, vista la presenza e soprattutto l'attenzione dimostrata da un pubblico più numeroso di quanto gli organizzatori si aspettassero

Ultima modifica il Mercoledì, 26 Luglio 2023 14:18
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