Con un tempismo degno di una sceneggiatura hollywoodiana, stanotte una scarica di massi si è abbattuta sulla 36 tra l'Orsa e Abbadia causando l'interruzione del collegamento con la Valtellina.
Il che significa che il traffico è stato deviato sulla Valsassina ed è per questo motivo che in queste ore siamo presi d'assalto da auto, moto, camper e veicoli vari in quantità industriale: molti avevano la Valle come obiettivo, altri, probabilmente la maggior parte, voleva andarsene al lago o in Valtellina.
Morale: traffico da incubo sulla "nuova" Ballabio, code alla vecchia maniera sulla "vecchia" Ballabio e, c'è da scommetterci, caos sulla Taceno-Bellano che dimostrerà ancora una volta la propria totale inadeguatezza ad assumere il ruolo di alternativa alla superstrada.
Discorso vecchio, antico, trito e ritrito che dovrebbe essere ripreso in mano concretamente e tempestivamente: pensate se dovesse succedere qualcosa nel periodo olimpico che figura faremmo di fronte al mondo intero.
Non c'è nulla di facile, d'accordo, ma non è infrequente vedere milioni sparati qua e là per opere necessarie ma non indispensabili. Il limite è sottile, talvolta impalpabile, ma la differenza esiste e l'indispensabilità dovrebbe sempre prevalere sulla "semplice" necessità.
Soluzioni? Non siamo dei tecnici per cui non ci addentriamo in competenze che non abbiamo, ma forse una bella serie di gallerie fatte come si deve potrebbe essere presa in considerazione. E' o non è l'alternativa alla 36?
Va dato atto alla Provincia di Lecco di aver sistemato il tratto di sua competenza e di aver destinato altri fondi al suo miglioramento. Stendiamo invece un pietoso velo sulle condizioni del "dopo Portone" di proprietà ANAS ed oggi saranno in molti ad accorgersene.
Tant'è: oggi, vigilia di Ferragosto, per di più domenica, molte mete saranno un miraggio e ci vorrà tanta, ma tanta pazienza.
Nel frattempo qui in Valle subiamo ancora una volta un traffico che non ci appartiene e di cui avremmo fatto volentieri a meno, confidando nella riapertura in giornata.
Meglio non pensare a cosa potrebbe succedere se ciò con dovesse avvenire.
Riccardo Benedetti