Domani a Cortenova e in tutta la Valle si ricorderà il ventesimo anniversario della frana che distrusse molte abitazioni ed alcune aziende.
Ma è oggi, 30 novembre, il giorno da celebrare come quello del Ringraziamento.
Se quel diluvio di sassi e fango e sassi non ha causato vittime il merito è delle decisioni prese vent'anni fa in queste ore, precedute dalle frane sulla Rossiga che costrinsero gli abitanti di Galera ad abbandonare le loro case e, ancor prima, dalla colata scesa dai boschi sopra Villa de' Vecchi.
Decisioni difficili, maturate dopo mille controlli ed aver radiografato la montagna scoprendo che prima o poi sarebbe esplosa con tutta la potenza dell'acqua che la spingeva.
Come in effetti successe alle 3 del mattino del giorno dopo, il 1° dicembre 2002, quando un milione e duecentomila metri cubi di macigni cancellarono case e aziende e con esse i sogni e i ricordi di tanta gente e di tanti imprenditori.
Ma, nel frattempo, la decisione era stata presa e il risultato di quella decisione fu che nessuno rimase sotto la valanga. E non fu, mi piace ribadirlo, una decisione "fortunata".
Il Sindaco dell'epoca era Luigino Melesi che usò tutto il buon senso e l'intelligenza di cui un essere umano è dotato, ascoltò i suoi collaboratori, si affidò ai numerosi tecnici accorsi sul posto e, infine, decise che tutti i suoi compaesani sarebbero sopravvissuti a quella che poteva essere una immane tragedia.
Ed ebbe ragione.
Per questo oggi, 30 novembre, per noi cortenovesi dovrà per sempre essere celebrato come il Giorno del Ringraziamento.