Il titolo rappresenta il "grido di dolore" di centinaia di automobilisti, camionisti, addetti al trasporto pubblico, ma anche ai residenti delle strade di Lecco attraverso le quali i serpentoni di veicoli transitano nel difficilissimo tentativo di raggiungere o arrivare dalla Valsassina.
Un grido che è risuonato forte anche da parte degli studenti non in grado di entrare in classe all'orario della prima campanella e obbligati a restare fuori nel caso fossero arrivati a scuola mezz'ora dopo l'inizio delle lezioni. Ieri, però, le stesse scuole (presumiamo anche su sollecitazione delle istituzioni) hanno cambiato registro e gli incolpevoli ritardatari non saranno lasciati alla porta in attesa della seconda ora.
Il caos, nel frattempo, continua e non potrebbe essere altrimenti.
Le fasce orarie di salita e discesa dei camion potrebbero alleviare in parte il disagio, senonchè nulla si può fare se i bilici incontrano i bus di linea, un intreccio fatale che blocca il traffico soprattutto nei tratti più ostici, tipo il tornante di Malavedo o certe curve in mezzo a Laorca, un percorso dove ogni cento metri, peraltro, c'è una fermata.
Ieri sera, ad esempio, nell'orario in cui i camion erano liberi di scendere verso Lecco abbiamo contato un pulmann diretto a Taceno e ben 3 bus di linea con destinazione Laorca nel giro di venti minuti con la conseguenza che la coda in salita arrivava a Germanedo, quella in discesa "solo" sopra il Ponte della Gallina.
Nell'emergenza (che fa e deve fare rima con pazienza) non sarebbe forse opportuno rivedere anche le tempistiche di questi bus "gialli"?
E, guardando a gennaio quando riprenderanno le scuole, si sta pensando a rimodulare anche gli orari dei pulmann scolastici?
"Serve un'azione forte e congiunta verso Anas perchè completi velocemente il disgaggio e renda percorribile la Lecco - Ballabio almeno su una corsia nel più breve tempo possibile" è l'opinione, condivisibilissima, dell'assessore provinciale Stefano Simonetti, il quale si augura che tutti remino con forza in questa direzione.
Nel frattempo non ci resta che armarci di santa pazienza e, magari, scegliere di andare a Lecco utilizzando la Taceno - Bellano e poi la superstrada soprattutto negli orari di punta.