In attesa che dall'amministrazione provinciale giungano altri segnali relativamente al progetto della tanto sospirata variante di Primaluna, l'altro giorno abbiamo avanzato l'ipotesi che potesse essere nominato un "commissario" in grado di seguire i lavori in modo da velocizzarne l'esecuzione.
Lo spunto è arrivato dalla nomina proprio di una figura simile per la tangenziale di Tirano il cui completamento veniva ipotizzato in tempi successivi alle Olimpiadi del 2026 suscitando la preoccupazione generale, e per generale intendiamo anche a livello politico.
Così, per cercare di porre rimedio ad una scadenza non congrua, e tentare di evitare una pessima figura nei confronti del mondo intero, ecco la nomina del "commissario", figura che abbiamo imparato a conoscere molto bene in tempi di pandemia (anche se le gesta di alcuni sono state decisamente poco positive e molto sconfortanti).
Visto che, a nostro modesto parere, la variante di Primaluna è un'infrastruttura basilare per la Valsassina, attesa da decenni e promessa da mezzo secolo, e preso atto che sembrano esserci oggi le risorse e, soprattutto, la buona volontà di portarla a termine, ecco l'idea da noi lanciata del "commissario".
Ma chi dovrebbe farlo?
Su questo non abbiamo alcun dubbio: il sindaco di Primaluna, Mauro Artusi, il quale non sarà contento di questa "candidatura" che deriva dall'essere in ogni caso e comunque vada il principale interlocutore di Provincia e Regione per questa opera.
A nostro avviso sarebbe una bella dimostrazione di fiducia nella capacità dei valsassinesi di sapersi gestire senza far intervenire forze esterne solo perchè, magari, più vicine all'establishment che attualmente controlla tutto il panorama politico a livello sovraccomunale.