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Pubblicato in Editoriali

IL DADO E' TRATTO E LA PIOVERNA ATTRAVERSATA

Mercoledì, 06 Dicembre 2023 09:00 Scritto da  Riccardo Benedetti

La notizia che le amministrazioni di Cortenova e Primaluna hanno avviato le pratiche per la loro fusione in un unico comune non è, per chi scrive, un fulmine a ciel sereno ma il punto di arrivo di un percorso iniziato già all'indomani delle ultime amministrative. Ed è mia convinzione che senza la drammatica fase Covid l'annuncio di ieri sarebbe stato diffuso già da tempo e, magari, la stessa fusione sarebbe già oggi una realtà.

Non è un mistero che i cinque comuni della Bassa Valle si siano trovati più volte a discutere sul tema: siccome sono stato presente a tutte non ritengo opportuno - per ovvie ragioni - entrare nei particolari, solo affermare - con cognizione di causa - che il tentativo di Cortenova e Primaluna (e ieri su questo giornale abbiamo spiegato il perchè di due soli comuni anzichè magari tre o quattro o addirittura cinque) rientra in un disegno che può essere considerato di più ampio respiro.

Ciò detto, una fusione comporta, come tutte le scelte (e questa è, se vogliamo, una scelta epocale), aspetti negativi e aspetti positivi, con questi ultimi che sovrastano in modo schiacciante i primi.

Visto che da quando scrivo peroro la causa delle fusioni (sin dai tempi del primo Pioverna) gli aspetti negativi li ritengo un "di cui" di fronte al quale quelli positivi non hanno prezzo.

Faccio solo tre esempi relativi a tre aree che costituiscono il principale problema per tutte le amministrazioni comunali: trovare un segretario, disporre di un ufficio tecnico adeguato che sappia rispondere con sollecitudine  alle istanze del cittadini, avere un servizio di polizia locale efficiente sia in termini amministrativi sia per quanto riguarda la sorveglianza del territorio.

Ora, non è detto che la fusione risolva d'incanto tutte queste criticità: certamente, però, la dimensione più ampia potrà contribuire a farlo.

Nel giugno prossimo, intanto, i due comuni andranno al voto separatamente e gli esiti delle elezioni costituiranno già una sorta di referendum (visto che sembra impossibile che quello relativo alla fusione si sia già tenuto).

A Primaluna Mauro Artusi (salvo modifiche alla legge attuale) non potrà più ricandidarsi, mentre a Cortenova Sergio Galperti (nel caso si ricandidasse) potrebbe trovarsi a dover fare i conti con un'altra lista: diventerà quindi interessante leggere i programmi di chi si presenterà e valutare poi il risultato delle elezioni.

In ogni caso, il dado è tratto e la Pioverna attraversata, un evento che potrebbe costituire da esempio anche per le altre due realtà della Valle, l'Altipiano e l'Alta Valsassina.

Per quanto riguarda quest'ultima il sindaco di Casargo ha già affermato che esiste un accordo con Margno da mettere nero su bianco dopo le elezioni (se poi della partita sarà anche Crandola ad oggi non è dato sapere).

Sull'Altipiano, invece, l'idea della fusione in questi ultimi tempi si è fatta strada superando le diffidenze del passato. Ma c'è un "ma": perchè i pezzi del puzzle vadano tutti al loro posto bisognerà attendere anche qui l'esito delle votazioni comunali e l'interesse è rivolto soprattutto a Barzio dove l'attuale amministrazione governa grazie a pochissimi voti in più rispetto alla precedente (e c'è da scommettere che nella "perla" della Valsassina di liste on ce ne sarà solo una).

Vedremo.

Intanto sul nome del nuovo comune mi sento di utilizzare un termine oggi di moda: il nuovo nome dovrà essere "inclusivo", nel senso che poi possa essere accettato anche dagli altri comuni che, verosimilmente, potrebbero edntrare a farne parte.

Quindi, dimostrando una scarsissima fantasia, i nomi che propongo sono Altipiano Valsassina, Bassa Valsassina e Alta Valsassina, identificativi, inclusivi, chiari e, soprattutto, "valsassinesi".

 

 

 

 

Ultima modifica il Mercoledì, 06 Dicembre 2023 11:56
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