Fatto salvo il dato inconfutabile che i figli nascono da un maschio e da una femmina e tenuto conto che se non vi è obbligo, sfruttamento e o coercizione e ognuno è libero di amare e di stare insieme nel modo e nella forma che più gli aggrada e che più ritiene giusta, da cattolico liberale ritengo che i diritti sono diritti quando non calpestano e non mettono in un angolo i doveri, quando gli stessi di parte non calpestano, emarginano e discriminano un altra persona.
In questi anni sono sempre stato e sono contrario alla legge Zan mentre credo che la proposta Scalfarotto sia il giusto punto di equilibrio tra due posizioni. Non partecipo ai pride perché detesto i gesti di ostentazione che caratterizzano quegli eventi che a volte trascendono nell’offesa e nella blasfemia irrispettosi più della storia delle tante persone che hanno sofferto il loro essere e le loro scelte che coloro che si pensa di colpire con modi e gesti estremi.
Penso al mio amico che quasi in lacrime mi confidò la fatica e il calvario nel confidare a suo padre il suo stato o al ragazzo che per non essere preso in giro scelse di andare in una scuola a 30 kilometri di distanza dalla sua abitazione. Storie forti, toccanti e di sofferenza che nulla hanno a che spartire e che non si rivendicano con le parrucche multicolor e le piume di struzzo.
Fatto salvo dei requisiti importanti d’accesso che devono valere per chiunque indiscriminatamente (coppie, unioni o single), agli orfanotrofi rispondo con le adozioni, ricordando al legislatore la fatica delle tante coppie e non che desiderano crescere un figlio e non vengono messe in condizione di farlo a causa di una burocrazia vergognosa .
La gpa (Gravidanza per Altri), tema che si mischia in modo preponderante nei Pride strumentalizzandone la rivendicazione dei diritti per cui i Pride stessi sono nati, la ritengo un “diritto al capriccio “ che nei fatti calpesta diritti e dignità di donne che per denaro sono costrette a prestarsi a questa pratica, la proposta di Scalfarotto a riguardo la trovo irrealizzabile perché il sistema è difficile se non impossibile da controllare e monitorare.
Ritengo che i figli e i bimbi non debbano però pagare i capricci di chi in un modo o nell’altro li ha fatti nascere quindi è necessaria almeno per i casi in essere una sorta di deroga in attesa di una legislazione seria.
Alle destre e al poco centro che ci governa dico solo che questi temi sono temi che riguardano i diritti di tutti e che dovrebbero appartenere ad una piattaforma condivisa e comune, mentre ai moralisti chiedo solo di guardare sotto le loro lenzuola e non sotto quelle altrui, quindi abbiano la forza di uscire dall’ ipocrisia.
Alla signora Schlein che cavalca il tema dei bimbi dicendo che non sono un “abuso edilizio “ rispondo: “nemmeno un prefabbricato“.
Perché l’altro mondo possibile in cui credo è quello in cui non tutto è possibile, dove i diritti sono anche quelli all’infanzia, vita, istruzione, lavoro, anzianità e salute per tutti .
Forse ogni giorno su questi temi potremmo organizzare un Pride perché c’è tanto ancora da lavorare.