L’Aula del Consiglio Regionale ha approvato oggi la mozione “Pratiche sanitarie e veterinarie in relazione alla predazione da lupo”, con un emendamento chiave proposto dal Consigliere Regionale Giacomo Zamperini. La misura introduce un principio fondamentale: gli indennizzi devono essere equi e proporzionati al reale valore dell’animale predato, estendendo il risarcimento anche agli animali d’affezione.
“Con l’approvazione di questo atto abbiamo voluto dare un cambio di passo al tema del monitoraggio, dell’indagine genetica e degli indennizzi – dichiara il Consigliere Regionale. – Senza dati scientifici si rischia di fare confusione e cattiva informazione. Le indagini e il tracciamento genetico sono imprescindibili per identificare la specie che commette le predazioni. Infine, grazie al nostro emendamento, viene superata un’ingiustizia che escludeva dal risarcimento la predazione degli animali d’affezione, compresi i cani utilizzati per l’attività venatoria, e si stabilisce che l’indennizzo debba essere rivisto per coprire il danno in proporzione al valore reale dell'animale. Fino ad oggi, chi subiva una perdita di questo tipo restava senza un giusto indennizzo.”
“Il lupo è un grande carnivoro, e come tale si comporta – aggiunge Zamperini, Presidente della Commissione Montagna di Regione Lombardia. – Non è vero nemmeno che non possa aggredire l’uomo, come riportato oggi in Aula dal collega Pierfrancesco Majorino e dai Cinque Stelle. I numerosi fatti di cronaca smentiscono la loro opaca ricostruzione volta a sminuire il problema della gestione. Proprio in queste ore, una sessantenne di Trani sarebbe stata aggredita da due animali mentre stava correndo, salvata dall’intervento di due Carabinieri. Le ferite riportate sarebbero compatibili con la dentatura di un lupo.”
“Un altro passo avanti riguarda la richiesta di riconoscere i danni indiretti causati dalla presenza dei grandi carnivori, come la dispersione di capi o le perdite di produzione – conclude Zamperini, coordinatore del Gruppo di Lavoro Grandi Carnivori di Regione Lombardia. – Continueremo a lavorare per garantire risarcimenti più giusti, tutele adeguate e un monitoraggio il più preciso possibile, affinché sia sempre garantita l’attività umana e difesa la presenza dell’uomo, specialmente nei territori montani. Oggi mandiamo un messaggio chiaro su come Regione Lombardia sia presente e non sottovaluti il problema della presenza dei grandi carnivori.”