“Fa impressione vedere l’Italia al 42/o posto in Europa per la salute dei ragazzi di età scolare, secondo uno studio dell’Oms riferito agli anni 2017/2018. Dati, questi, non certo lusinghieri per il sistema scolastico”. Per questo “obiettivo dell’azione di governo in materia di sport, che peraltro condivido con il Ministro Patrizio Bianchi, è di ampliare l’offerta formativa nella scuola”.
“Ritengo però – ha aggiunto – che lo sforzo ulteriore vada fatto con l’introduzione dell’insegnante di educazione fisica nella scuola primaria. Sono certa che su questo tema ci sarà la più ampia convergenza delle forze politiche”.
“La previsione dell’ora di educazione fisica nella scuola secondaria non può rappresentare da sola una valida offerta formativa in grado di indirizzare i giovani verso l’attività motoria e le discipline sportive e di aiutarli nella comprensione dell’importanza e dei benefici di uno stile di vita sano e attivo – ha concluso Vezzali – Quella offerta formativa dovrebbe avere inizio dalla scuola primaria, in cui si registra invece una pressoché totale assenza dell’attività motoria di qualsiasi genere, fatta eccezione per alcuni progetti che non hanno però natura strutturale e sono quindi affidati alla sensibilità e all’iniziativa dei singoli”.