Proseguono le azioni di controllo della Polizia provinciale per il contenimento della specie invasiva del cinghiale. La proliferazione incontrollata di questo animale infatti rappresenta un pericolo sia per l’agricoltura che per l’uomo.
Nel lecchese sono stati oltre 400 gli esemplari abbattuti nell’ultima stagione, nonostante in Lombardia siano diminuiti a causa del lockdown e della sospensione delle attività di caccia.
La Polizia provinciale ha l’obbligo e non più la sola facoltà di avvalersi di operatori volontari specificatamente formati e abilitati nell’esecuzione dei piani di abbattimento delle specie più invasive.