Nei racconti dei nostri genitori e nonni, c’erano distese verdi, prati curati, alpeggi fioriti. I boschi hanno coperto tutto e la montagna ha cambiato un pochino la fisionomia.
E’ innegabile che vi sia una riscoperta della stessa anche da parte dei giovani e che ci sia voglia di investire per dare nuova linfa alle attività montane.
La nuova strada che collega tutti gli alpeggi nel territorio di Crandola, realizzata grazie a un contributo regionale di 100.000 euro (sommati a circa 50.000 impegnati direttamente dall’amministrazione comunale) risponde ad una volontà espressa già a inizio mandato di voler provare ad unire i quasi 10 km quadrati del territorio crandolese.onclude il Sindaco -
E’ lo stesso Sindaco Matteo Manzoni ad illustrare nel dettaglio l’intervento, ormai a lavori pressoché conclusi.
“In Primis diamo un’alternativa per raggiungere Ortighera e Alpe Oro senza transitare per il Pian delle Betulle, soprattutto nelle stagione di maggior afflusso, riducendo anche le problematiche di parcheggio presso l’Alpe di Paglio e offrendo un persorso nuovo, strutturato e percorribile anche dalle e-bike e dalle mountain bike”.
Ancor prima viene quello che è l’obiettivo più nascosto, ma primario, della difesa del suolo.
“Nelle alluvioni del 2019 - spiega Manzoni - parte del nostro territorio montano è stata uno dei catini da cui poi si sono generati i problemi sulla diga di Pagnona ad esempio. Qualcuno si è preoccupato che la costruzione della strada potesse essere un pericolo: niente di più sbagliato”.
La strada, consentirà di raggiungere Ortighera con ogni tipo di mezzo, intervenendo più velocemente sui guasti alla rete idrica (l'acquedotto che serve Crandola arriva dalla sorgente dei Fontanoon situata aldilà della testata della Val Marcia, n.d.r.) e contribuendo alla fruibilità degli alpeggi, facendogli riacquistare visibilità.
“I risvolti positivi - conclude il Sindaco - sono molteplici, basti pensare alla cura boschiva e al taglio dei boschi, con una possibilità di trarre vantaggi agricoli, economici e idrogeologici diretti e indiretti. Ma provate ad immaginare anche un momento in cui si lavora sulla strada da Paglio al Pian delle Betulle e magari a causa della nebbia l’elicottero si trovi impossibilitato a volare nel caso di un malore può essere un punto d’appoggio importante e di riferimento anche per i comuni limitrofi”.
Durante i lavori effettuati da un’impresa locale, è stato possibile oltretutto di andare a tracciare il percorso preciso dell’acquedotto, come ulteriore beneficio indotto. Sostenibilità, turismo, economia, cura del territorio, sono tutte sinergie attivate grazie a questa preziosa iniziativa, ma sono anche le parole chiave per pensare ad un rilancio meditato e sostenibile di tutti i territori montani.