Lo scorso 13 luglio, presso la sala don Ticozzi della Provincia di Lecco, si è riunito il Comitato provinciale di indirizzo e coordinamento della rete scolastica e formativa, per una prima analisi e discussione delle proposte pervenute dagli Istituti scolastici e dai Comuni relativamente al Piano di dimensionamento scolastico e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2022/2023.
Il proficuo dibattito ha mostrato chiaramente lo spirito di collaborazione che anima tutti i soggetti coinvolti nel mondo della Scuola all’interno del territorio.
I lavori del Comitato continueranno nel corso dei mesi estivi, in vista della prossima riunione che si terrà in prossimità della riapertura degli Istituti scolastici.
A proposito delle autonomie sottodimensionate, viene evidenziato che "tre anni fa, su proposta dei Comuni dell’Alta Valsassina, era stata approvata la modifica dell’articolazione dell’Istituto comprensivo di Premana, con la previsione di un plesso di scuola secondaria di secondo grado per l’attivazione di un biennio di istruzione tecnica amministrazione, finanza e marketing, con effetto dall’a.s. 2019/2020.
A gennaio 2021, per il terzo anno consecutivo, non sono però state registrate iscrizioni e a settembre non partirà.
I Comuni di Premana, Pagnona e Casargo con proprie note e deliberazioni, hanno espresso formale parere per il mantenimento dell’attuale assetto dell’Istituto. Nei loro provvedimenti deliberativi, i Comuni hanno evidenziato che il perdurare dell’emergenza Covid non ha permesso di avviare un corretto orientamento per gli studenti che avrebbero potuto iscriversi per l’a.s. 2021/22 e hanno ribadito che il biennio introdotto costituisce un’occasione fondamentale per gli studenti e le famiglie della Valsassina.
Nella delibera del Comune di Premana è indicato che anche il Consiglio di Istituto dell’I.C. di Premana con deliberazione del 28 giugno 2021 ha espresso parere favorevole al mantenimento dell’autonomia del Comprensivo. In considerazione dell’emergenza epidemiologica, si è favorevoli ad accogliere quanto richiesto dai Comuni, anche se è evidente l’opportunità di considerare l’opzione di non mantenere l’autonomia dell’IC in deroga alla normativa vigente e di eliminare il biennio di istruzione tecnica amministrazione, finanza e marketing".