Anche se con poco pubblico, molto interessante la serata tenutasi lunedi scorso presso il Comune di Introbio sulla demografia e sviluppo economico della Valsassina.
Una ricerca che nasce, come gia` detto, da un`indagine commissionata dal consigliere regionale del PD Jacopo Scandella, supportato da Raffaele Straniero, su tutte le Comunita` Montane della Lombardia ( per quanto riguarda la Comunita` Montana valsassinese la alleghiamo all`articolo).
Era presente anche il Presidente della Comunita` Montana Fabio Canepari (un vero peccato che altri amministratori, pur invitati, non abbiano partecipato).
Scandella ha esposto molto brevemente i dati (risalenti al periodo 2012-2020) riguardanti lo sviluppo demografico : - 0.8% in Valsassina, -1,2 nelle altre comunita` montane, + 3,4 in Lombardia.
"C`e` naturalmente il problema dell`invecchiamento della popolazione, che non viene sufficientemente sostituita da fasce piu` giovani e probabilmente l`INPS si trovera` in difficolta` tra qualche anno"
"L`indice di vecchiaia, cioe` il rapporto tra gli ultra 65 enni e gli under 14 enni, infatti e` salito a +36% (la Lombardia al 25,3%). E` diminuita del 4,1% la popolazione in eta` lavorativa, mentre e` aumentata del 14% la popolazione over 65".
Al di la` dei dati statistici pero` e` importante una riflessione su come sara` il futuro della Valsassina, e soprattutto sui servizi che si vogliono sviluppare.
"Stanno per arrivare finanziamenti importanti" ha ricordato Scandella citando il PNRR europeo: " Non dobbiamo sprecarli con interventi di piccolo cabotaggio, come marciapiedi, palestre, campi sportivi o altro, che sono si` utili ma non cambiano in maniera determinante il futuro di una valle. Occorrerebbe pensare a processi piu` in grande, in cui pero` i Sindaci dovrebbero mettersi d`accordo sulla localizzazione e su quali scelte fare". Servirebbe quindi un Piano Territoriale piu` ampio e avanzato, ancora piu` urgente oggi quando non c`e` piu` o quasi la Provincia e la Comunita` Montana ha poteri troppo ristretti per organizzare un coordinamento, come ha rilevato Canepari.
Per quanto riguarda l`Economia il dibattito e` stato introdotto dal Direttore della Biblioteca introbiese Enrico Baroncelli:" L`economia della Valsassina si basa storicamente su quattro filoni: la Siderurgia, l`Industria Casearia, l`Edilizia e possiamo aggiungerci il Turismo".
Per quanto riguarda la siderurgia anche la ricerca di Scandella dimostra che non ha perso molto, nonostante la Pandemia e la crisi risalente al 2008: " I Cinesi hanno copiato di tutto - ha aggiunto Baroncelli - ma non sono riusciti a copiare la qualita` delle flange valsassinesi. La globalizzazione non ha troppo penalizzato la Valsassina, anche perche` gli imprenditori valsassinesi hanno resistito alle lusinghe di trasferire (come molti altri hanno fatto, anche nel Lecchese) le proprie attivita` all`estero, dove i costi di produzione sono inferiori (Svizzera, Romania, Polonia ecc.)."
"Piuttosto il problema e` che molti marchi storici sono stati ceduti all`estero: dalla CAMP di Premana, ai caseifici che, come dimostra l`ottimo libro del prof. Michele Corti sui Bergamini, sono stati i fondatori dell`industria casearia italiana. Mi riferisco a nomi come Locatelli Invernizzi, Galbani, piu` recentemente Cademartori, ceduti alla svizzera Nestle` o alla francese Lactalis.
Sono pero` per fortuna rimasti valsassinesi marchi come Mauri formaggi, Carozzi, Acquistapace e Ciresa, per citarne solo alcuni."
L`occupazione comunque per il momento non ne ha risentito molto, anche perche ` il mercato e` sempre stato molto vivace (adesso finalmente saranno tolti anche i dazi americani).
Per il rilancio dell`Edilizia si sperava di piu` nel SuperBonus del 110% , ingabbiato pero` da troppe pastoie burocratiche (come lamentano alcuni imprenditori, sia a Lecco che in Valsassina). "E` assurdo che ogni Comune abbia in edilizia delle regole sue, diverse da quelle del Comune accanto" e` stato rilevato nell`assemblea.
Il Presidente Canepari ha poi sottolineato il problema della scarsa razionalita` della divisione della Comunita` Montana in "aree interne" (che ricevono maggiori finanziamenti) ed "aree esterne" (spesso relegate ai margini) mentre si e` manifestato un certo scetticismo su un`eventuale prospettiva, che sarebbe molto opportuna, di unificare i Comuni, soprattutto quelli piu` piccoli, per arrivare ad ottenere maggiori finanziamenti e un maggior coordinamento delle risorse.
Tanti i temi e tante le tematiche affrontate : anche quelle sanitarie, Scandella ha ricordato l`esempio delle Case di Comunita`, come quelle che ci sono in Emilia, che sono attualmente all`attenzione del Governo per una Sanita` piu` efficiente ed economica.
Sicuramente ci sara` modo di tornare sugli argomenti.
IN ALLEGATO LA RICERCA PRESENTATA DA SCANDELLA