Non mi aspettavo una tale attenzione al mio precedente articolo su Morterone, e ringrazio i numerosi lettori. Un amico che scrive sull"unico giornale online della Valsassina" (e perciò non mi spiego come abbia fatto a leggere il mio articolo, visto che non è pubblicato su quel giornale, forse ha capacità da Medium !) si lamenta che avrei ironizzato sui Gay (in effetti LGBT+ sembra più una formula chimica, mi correggo).
Fossi matto: come tutti i "Radical Chic" ho sempre avuto molti amici tra i gay, e quello che uno fa nella sua vita privata personale mi ha sempre interessato meno di zero. Però il suo intervento mi ha dato lo spunto per guardare nella pagina facebook del Partito a cui fa riferimento il neo assessore morteronese Andrea Grassi. Eccoci quindi allo "step 12" (non preoccupatevi, ci sarà da ridere ancora a lungo, secondo me a occhio e croce arriveremo al 20 !).
Dopo aver spiegato che partecipare alle elezioni dei piccoli Comuni, dove i gay sono meno noti e più protetti che nelle grandi città, anche per evitare lo spopolamento e sviluppare l'economia, è una precisa e fine strategia politica, così si presenta:
"Andrea Grassi, primo Assessore per Partito Gay - Solidale Ambientalista Liberale - LGBT+, già consigliere comunale di Morterone (LC), è stato nominato Assessore Pari Opportunità, Politiche Sociali, Attività Produttive e Protezione Civile del Comune più piccolo di Italia" .
"I miei primi atti saranno quello di istituire un ordinanza (SIC !) che sanziona economicamente chi fa azioni omostransfobiche, in assenza di una legge nazionale diamo un esempio su cosa una amministrazione può fare, e lavorare sui fondi comunitari e non solo per rilanciare l'economia della città, e siamo solo all'inizio" Dichiara Andrea Grassi Assessore di Morterone Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale."
Ora , a parte qualche svarione grammaticale (qualche problema tra singolare e plurale e la mancanza di un apostrofo, ma fa niente !) e dichiarare "città" un Comune piccolissimo come Morterone, il neo assessore ha tutta l'intenzione di impegnarsi per risolvere i veri problemi dei suoi nuovi concittadini.
Dopo aver specificato che "Non nascondiamo che la scelta di nominarmi assessore è stata incentivata dalla nostra scelta di ritirare il ricorso presentato contro il Sindaco, per errori formali nella candidatura, che poteva portare il comune al commissariamento. Pertanto, con il Sindaco abbiamo provato a riscrivere il programma inserendo i nostri punti cardine su diritti, ambiente e sviluppo produttivo. A seguito della accettazione del programma da parte del Sindaco, si sono create le basi per il nostro ingresso in maggioranza e la revoca dell'assessora della LEGA, nostro ulteriore elemento di orgoglio."
Quindi il neo assessore ha subito individuato i problemi del suo nuovo Comune:
La strada per Ballabio (come abbiamo detto, abbastanza stretta, come ha ricordato ultimamente l'altro neo assessore Claudio Baruffaldi) inagibile tra l'altro quando scende anche solo un po' di neve ?
Nooo, sia mai ! La assoluta mancanza di scuole, servizi, negozi alimentari, trasporti e altro ?
Noo, anche questi sono problemi minori !
Il vero problema che da ormai moltissimi anni i "cittadini" di Morterone sperano di superare l'ha perfettamente individuato il neo assessore: "Quando ci sarà un'ordinanza - si sono sempre chiesti i 34 abitanti del piccolo Comune valsassinese - che sanzionerà quelli che fanno azioni transomofobiche ? " Questo è il primo problema di Morterone, e meno male che il Grassi (che, mi correggo anche qui, forse ha il petto villoso, contento Cesare ?) lo risolverà quanto prima.
Però, siccome vivo in Valsassina da prima che Grassi nascesse, gli suggerirei di allargare l'ordinanza. Morterone è notoriamente anche un paese di allevatori, originario di tanti "Bergamini". Perchè non allargare l'ordinanza sulla "parità di genere" anche agli animali ?
Per esempio si potrebbe stabilire che le mucche hanno diritto ad avere lo stesso spazio di pascolo dei tori, e lo stesso dovrebbe valere per caprette e caproni, galli e galline, e tutti gli altri animali da allevamento, sia all'aperto che nelle stalle chiuse.
Si concentri e si informi, assessore, ce la può fare !
Questa sì che sarebbe un'ordinanza rivoluzionaria !
Arrivederci al prossimo step (la saga continua, non ho dubbi) !