La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, ha approvato uno schema di convenzione triennale (2021-2023) col ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali per l’impiego su tutto il territorio lombardo delle unità dei Carabinieri forestali, nell’ambito delle materie di competenza regionale.
Una decisione che ha visto il concerto con degli assessori agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni; Territorio e Protezione civile; Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi.
Regione per l’iniziativa ha messo a bilancio la somma di 815.000 euro, così ripartita: 261.600 euro (2021), 278.400 euro (2022) e 275.000 euro (2023).
Un sistema istituzionale che vigila
“Si tratta – dice l’assessore all’Ambiente e Clima – del rinnovo della convenzione relativa al triennio 2018-2020 e dell’atto integrativo del 2020. Grazie a questa convenzione, col presidio del territorio che i Carabinieri Forestali possono assicurare, verranno confermate le attività di prevenzione degli incendi boschivi, di tutela e monitoraggio dell’ambiente”.
Massima valorizzazione patrimonio forestale
“Stiamo valorizzando al massimo – aggiunge l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi – il nostro patrimonio forestale, sia sotto il profilo economico che turistico. I boschi certificati, ossia curati secondo rigorosi standard ambientali, sono aumentati del 74% nell’ultimo anno e siamo arrivati al 10,9% di superficie boschiva certificata sul territorio regionale. Tanto che nel 2020 i passaggi di turisti nelle nostre foreste sono stati fino a 12 volte superiori rispetto alla media degli anni precedenti, nonostante le limitazioni dovute al Covid”.
Carabinieri forestali rinnovata convenzione: i compiti attuali
Fino ad oggi, con la convenzione, l’Arma dei Carabinieri ha collaborato con Regione Lombardia nella prevenzione e previsione degli incendi boschivi, nel controllo, prevenzione e previsione dei rischi naturali a supporto di compiti di protezione civile; nella produzione e commercializzazione di materiali forestali di moltiplicazione; nel presidio territoriale, ambientale e idraulico; al censimento degli alberi monumentali; all’attività di informazione, formazione ed educazione ambientale e alla legalità; ed anche per i controlli delle utilizzazioni boschive e sui tagli boschivi.
La convenzione prevede la possibilità di selezionare specifici settori di presidio, con una decisione congiunta tra le parti. Questo nell’ambito dei piani operativi, rispetto alle diverse aree di collaborazione.