A quattro anni di distanza dal referendum sull’Autonomia, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana interviene sul tema per sottolineare che è ripreso il dialogo con il Governo già avviato prima della pandemia e poi forzatamente interrotto.
“Abbiamo iniziato a confrontarci con il presidente Zaia – ha detto il governatore della Lombardia – poi con il ministro Gelmini. Il fatto importante è riprendere subito e con determinazione. I nostri tecnici, quelli della Lombardia e del Veneto, stanno trattando la questione per affinare ulteriormente la nostra proposta”.
Autonomia, tecnici Lombardia e Veneto stanno ‘affinando’ proposta
“Si deve sempre rispettare la Costituzione – ha aggiunto Fontana – la quale dice che l’accordo nasce da un’intesa tra Governo e Regioni. Questo il punto di partenza da cui non si può prescindere se non si vuole violare la Costituzione. Siamo pronti ad ascoltare quello che ci dirà il Governo ma siamo convinti ci sia la massima disponibilità a lavorare insieme come ci ha confermato il ministro Gelmini”.
“Non vogliamo che la questione – ha proseguito il presidente della Regione Lombardia – sia ‘fuffa’, come l’ha definita Zaia. Per questo, vogliamo portare a casa risultati concreti. Ci sono alcune materie come i servizi sociali, l’istruzione per la quale è necessario calcolare i costi standard, in questo caso ci vuole più tempo, anche se devo sottolineare, il Governo sta elaborando la materia dei costi standard dal 2009”.
Assessore Galli: persi 2 anni per stop ideologico del ‘Conte-bis’
“Purtroppo abbiamo perso quasi due anni – ha chiosato l’assessore con delega all’Autonomia, Stefano Bruno Galli – a causa dello stop ideologico deciso dal Governo di centrosinistra del Conte bis, ma ora vogliamo riaprire, per dare una risposta ai lombardi che hanno votato sì al referendum”.
“Nel 2019 – ha ricordato l’assessore – la trattativa era arrivata a uno stadio molto avanzato, poi si è bloccata con l’avvento del Conte bis. La Regione Lombardia è pronta. È pronto da tempo il dossier che abbiamo preparato, in questi anni, per portarlo sul tavolo del ministro competente. Siamo lieti che, dopo l’anno e mezzo perso con lo stop politico deciso dal Governo Conte bis, finalmente si riparta”.