“I ragazzi di Scampia sono definiti bambini a rischio, esclusi, e poi reclusi..."
Inizia così l'incontro con Davide Cerullo e i ragazzi del Fiocchi, sabato 4 dicembre.
Per due ore circa in Aula Magna non si sentiva fiatare e non si vedevano cellulari brillare. Ha incuriosito ed incantato la vita difficile dell'ex camorrista nato e cresciuto a Scampia e poi diventato fotografo, scrittore di libri e di storie intrise di sentimento e di umanità.
“La camorra teme più la scuola che la sentenza di un giudice, perchè la scuola ti aiuta a pensare e a diventare libero”, “La malavita ti disumanizza, ti toglie anche il nome, io non ero più Davide ma 'Ciaocrem'”....ed ancora tante sono state le frasi dette nel suo incontro semplice che ha rapito i ragazzi e li ha fatti rimanere incollati per due ore e mezzo in un silenzio attento.
Tante sono state le domande che spontaneamente i ragazzi della 3^K, 3^ V, 1^R e 1^V hanno esposto a Davide, domande anche forti e provocatorie che hanno trovato risposte soddisfacenti ed appaganti.
Oggi Davide Cerullo è ritornato nella sua Scampia, dove vive tanta brava gente, che prova ogni giorno ad aiutare i più fragili, proprio quei "piccoli boss in erba", provando a dare un senso alla loro vita diverso da quello che la malavita propone. Ha costruito una fattoria nel cuore di Scampia perché quei bambini e quei ragazzi possano trovare, accanto al cemento delle "Vele", la genuinità, la fatica e la soddisfazione di lavorare la terra e occuparsi degli animali. Ha creato il posto giusto, lontano da violenza, denaro sporco e vuoto! Mandando un messaggio chiaro: "la scuola rende liberi e bisogna vivere pienamente ogni giorno pensando di costruirsi un futuro con un lavoro onesto".
Davide Cerullo ha terminato il suo incontro affermando che "Gli irrecuperabili non esistono" e ha salutato ad uno ad uno i ragazzi con la raccomandazione di “stare attenti”.
La responsabile di Educazione Civica
prof.ssa Mariarosaria Di Palma
Incontri come questo, che si inseriscono tra le iniziative connesse all’educazione civica, sono decisamente importanti. Le ragazze e i ragazzi dimostrano interesse e maturità, percepiscono il valore del messaggio che viene loro trasmesso, si appassionano e si sentono coinvolti.
E’ fondamentale che la scuola si apra al mondo esterno, con le sue sfaccettature negative e positive, perché è anche così che facciamo crescere studentesse e studenti. Davide Cerullo ci ha regalato una testimonianza di vita vissuta che è al tempo stesso un monito a non cedere all’illusione di una vita migliore fuori dalla legalità, e un messaggio di speranza, perché una via d’uscita è sempre possibile.
Il Dirigente scolastico
prof. Gianluca Mandanici