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DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA SECONDA DI AVVENTO
Marco desidera offrire a tutti una buona notizia, anzi la notizia più bella e più buona di tutte. Inattesa, potente,…
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GIORNATA DI PULIZIE NEI BOSCHI DI PREMANA
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IN FIAMME UN'AUTO A INTROBIO
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BARZIO: IL 7 DICEMBRE TORNANO
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CORRERE SICURI IN MONTAGNA. SE NE E' PARLATO IERI SERA IN COMUNITA' MONTANA
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DOMANI E DOMENICA A CASARGO CAPRE (E BECCHI) PROTAGONISTI
Previsioni meteo favorevoli (a parte il freddo contro il quale non rimane altro da fare se non coprirsi bene) per…
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CELEBRATA IERI A LECCO LA VIRGO FIDELIS, PATRONA DELL'ARMA DEI CARABINIERI
Ieri mattina presso il Santuario Nostra Signora della Vittoria di Lecco l'Arma dei carabinieri ha celebrato la sua Patrona, la…
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DALLA BCC DELLA VALSASSINA PREMI AI GIOVANI STUDENTI SOCI E FIGLI DI SOCI
Serata dedicata ai giovani quella organizzata ieri sera alla Casa dell'Economia di Lecco dalla Banca della Valsassina in occasione della…
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APPUNTAMENTO CON ANTONIO STOPPANI SABATO A BARZIO
Sabato 23 novembre La Fucina, in collaborazione con CasAmica Odv, ospita il paleontologo Andrea Tintori per un viaggio nel tempo…
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DOMENICA A TACENO LA PRIMA PROVA DEL PROVINCIALE DI CAMPESTRE. ORGANIZZA IL CSC CORTENOVA
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MALORE IN CAMPO: LOMAGNA RINGRAZIA CORTENOVA
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LA REGIONE APPROVA IL PATTO TERRITORIALE PER LO SCI IN VALLE
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ESERCITAZIONE PER LA SQUADRA FORRA DEL SOCCORSO ALPINO LOMBARDO
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DA DUE NONNI UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO ALL'ASILO VENINI DI INTROBIO
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Pubblicato in Comunicati Stampa

100.000 aderenti allo Sciopero della Scuola

Sabato, 18 Dicembre 2021 07:32 Scritto da  FLC CGIL SCUOLA

Scuola: con lo sciopero del 10 dicembre abbiamo scelto di non accontentarci

Lo sciopero generale del 16 dicembre è in ideale continuità con lo stato di agitazione proclamato per tutti i settori della conoscenza, a cominciare dallo sciopero del 10 dicembre nel settore della scuola statale. (La scuola avendo effettuato lo sciopero il 10 dicembre, nel rispetto della legge 146/90 non può aderire allo sciopero generale).

Scuola: grazie ai 100 mila lavoratori che hanno fatto sentire la loro voce con lo sciopero

Il 16 dicembre aderiranno alla mobilitazione l’università, la ricerca, l’AFAM e i settori privati della conoscenza, ma chiediamo anche alle lavoratrici e lavoratori della scuola liberi da impegni di lavoro di partecipare alle manifestazioni interregionali.
La nostra mobilitazione continua perché non consideriamo lo sciopero un fine in sé ma lo strumento democratico e partecipato per far aumentare il peso della rappresentanza dei lavoratori che anche questo governo vuole ridurre a un ruolo ancillare.
 
Rispediamo decisamente al mittente la retorica dei sindacalisti seri che lavorano ai tavoli e di quelli “cattivi” e irresponsabili che scioperano e non cercano le soluzioni. Irresponsabile è chi ha smesso di crederci.
Ai tavoli tecnici abbiamo partecipato fino al giorno in cui abbiamo dichiarato lo stato di agitazione, e sappiamo benissimo quanto fossero inconcludenti e privi di contenuti, e proprio per questo abbiamo deciso di disertarli. Una scelta inevitabile, con la quale, abbiamo voluto lanciare un primo segnale contro il persistente disinvestimento nell’istruzione che è ormai la scelta di quasi tutti i governi degli ultimi vent’anni.

Chi parla di massimalismo non conosce il significato del termine o ha dismesso i panni del sindacalista. Scioperare è normale pratica democratica per qualunque sindacato, tranne evidentemente per uno, e solo rispetto al governo Draghi.
E invitare i lavoratori a stare zitti e buoni perché c’è chi ci pensa, ci sembra non solo paternalistico, ma assolutamente perdente. Perché tutto quello che arriverà dalla legge di bilancio sarà il risultato di chi ha deciso di dire no alle prese in giro di un governo che dopo aver firmato un Patto per il rilancio della Scuola lo ha disatteso sistematicamente su ogni punto. E se quello che otterremo sarà tanto sarà un grande risultato, ma se sarà poco bisognerà rilanciare. C’è chi si accontenta, noi no. Non è questo il momento storico. Questo è il tempo della partecipazione ed è il tempo di far cambiare strada al nostro Paese a partire dalla scuola.

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