Dopo il disastro di domenica scorsa originato da una miscela esplosiva composta da migliaia di auto e dal folle restringimento nei pressi di Abbadia, il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa ha presieduto ieri pomeriggio in Prefettura un tavolo tecnico per cercare di porre rimedio ad una situazione che potrebbe ripetersi anche nel prossimo weekend, vista anche la chiusura di molte scuole in corrispondenza del carnevale ambrosiano (sempre che i dati della pandemia non costringano ad una retrocessione in fascia arancione della nostra regione così come già si sta vociferando da più parti).
Il Prefetto ha incontrato i vertici provinciali delle Forze di polizia, il Comandante della Polizia Stradale - Sezione di Lecco, i rappresentanti di Provincia ed i responsabili di Anas esprimendo il proprio "rammarico su quanto verificatosi domenica scorsa, da imputarsi prevalentemente alla presenza di un cantiere di manutenzione posto in prossimità dell'uscita per la SP72".
Ci auguriamo che i toni del Prefetto siano state adeguati a quel che è successo domenica, un evento destinato a restare a lungo nei ricordi anche dei valsassinesi che hanno dovuto fare i conti sino a tarda serata con un traffico probabilmente mai visto in precedenza. Stesso discorso per i paesi in riva al lago, anch'essi vittime della "disattenzione" (un gentile eufemismo) di Anas in primo luogo ma anche di chi avrebbe dovuto segnalare il potenziale pericolo, peraltro ampiamente prevedibile visto che era la prima domenica "gialla" dopo mesi di "reclusione" più o meno rispettata.
Ora, come detto, si guarda ai dati del contagio: in Lombardia quattro comuni sono stati dichiarati "zona rossa" e l'indice RT regionale sembra essere in risalita sopra la fatidica soglia di 1. Dovesse superarla potrebbero esserci i presupposti per un ritorno in arancione.
Cantieri aperti o meno, a un anno esatto dai primi casi il Covid e le sue diverse varianti sono purtroppo ancora in circolazione e continuano a condizionare le nostre vite.