Gettato in pasto all'opinione pubblica da poche ora, quello che l'amministrazione comunale vorrebbe adottare come "logo" della città di Lecco ha già suscitato un vespaio di polemiche.
"In tutta sincerità - scrive Mauro Piazza sul suo profilo Facebook - faccio molta fatica a capire come questa scelta possa essere un valore aggiunto per la nostra promozione turistica. Un brand e un logo dovrebbero rappresentare l'identità e le peculiarità di un luogo, in questo caso della nostra città di Lecco e del nostro territorio. Chiedo un parere ai lecchesi: qualcuno di voi si sente rappresentato da questa proposta? Qualcuno riesce a vedere un richiamo al Lago di Como, uno dei brand turistici più famosi al mondo? Dove sono, almeno, i riferimenti al Resegone, alla nostra storia, alla nostra identità?
Per raccontare le nostre bellezze, non sarebbe stata forse più adatta una società di comunicazione e marketing più vicina a noi (ne abbiamo diverse) anziché una società ligure che, difficilmente, può e potrà cogliere le vere peculiarità di Lecco e del suo territorio? A voi l’ardua sentenza…
Nel frattempo il Comune, per dare una parvenza di coinvolgimento, vi sottopone un sondaggio per scegliere i colori… quasi imbarazzante".
Segue una lunga teoria di commenti tra i quali è praticamente impossibile trovarne uno positivo e questo forse dovrebbe far riflettere chi sta prendendo la decisione.
Tra i "fuori dal coro" delle lamentele generalizzate, il signor Beppe Invernizzi (che non conosciamo), nelle cui parole si posso cogliere alcune fondamentali ed irrisolte questioni legate ad una città che Città (maiuscole e minuscole fanno la differenza) di fatto non è mai riuscita a diventare.
"Chiedere se ci si sente rappresentati da "questa proposta" - sostiene - è una domanda che mi porta a pensare (ma posso sbagliare) che ancora il fatto che questa Giunta ha vinto ripeto ha vinto la competizione elettorale ed ha il Diritto di governare, facendo proposte e prendendo iniziative anche coraggiose ed innovative che sappiano guardare avanti. Giuste? Sbagliate? Sarà il tempo, garante come sempre a dare verdetti. Poi da Lecchese doc mi permetto di ricordare che se stiamo ancora pensando e aspettando che i Lecchesi sappiano trovare "soluzioni Turistiche innovative e di qualità", credo sia illusione pura. Pensando poi a chi tra i Lecchesi (ancora molti) manifesta contrarietà per ogni iniziativa sportiva e culturale che sia, ma che disturba il normale fluire a loro congeniale soporifero e sonnolento della loro città. Affidarsi a professionisti (vista la provincia di appartenenza) di comprovate capacità professionali potrebbe anche dare valore aggiunto!!! Non resta che attendere. Io credo che a volte il coraggio serve e che spesso il "provare a cambiare" trova sempre una "resistenza" comprensibile si, ma che io credo superabile e la mia esperienza personale mi dice che provare ad innovare è sempre utile e doveroso".