Si divide la maggioranza sulla nuova sede della ditta Combi Arialdo prevista nel prato verso Morterone. Una lettera in cui chiede una assemblea pubblica dei cittadini ballabiesi viene inviata da una parte della maggioranza, capeggiata dall'ex Sindaco di Ballabio Alessandra Consonni, in cui si chiede di rivedere la proposta. Di sotto il testo della lettera inviata ai giornali.
Perplessità sul protocollo d'intesa per la nuova sede della ditta Combi Arialdo. Richiesta di chiarimenti in assemblea pubblica
In merito alla firma del protocollo d'intesa tra il Comune di Ballabio, la Provincia di Lecco e l'azienda
Combi Arialdo, finalizzato alla costruzione di una nuova fabbrica nell'area di pascolo che costeggia un
lungo tratto della via per Morterone a Ballabio, i sottoscritti assessori e consiglieri comunali del gruppo
di maggioranza Nuovo Slancio per Ballabio esprimono perplessità su contenuti e modalità dell'accordo.
La decisione di stipulare tale intesa viene motivata con la necessità di evitare la delocalizzazione
dell’azienda e di accrescere il livello occupazionale. Lo spauracchio della delocalizzazione, tuttavia, non
trova riscontro: da contatti intercorsi con esponenti sindacali in attività alla Combi Arialdo risulta che
tale eventualità non sia mai stata neppure adombrata ai rappresentanti dei lavoratori i quali, dunque,
non nutrono alcuna preoccupazione al riguardo. Circa l'incremento dei posti di lavoro, prospettato in
40 nuove unità come da Protocollo d'intesa, dallo stesso documento tale incremento appare slegato
dalla realizzazione della nuova fabbrica o comunque non viene garantito da tale circostanza: l'azienda,
infatti, valuterebbe assunzioni solo "se le commesse e il fatturato lo renderanno possibile".
Ulteriori perplessità sorgono, poi, dai contenuti del Protocollo d'intesa. In primis la mancanza di
riferimenti alle cifre dell'operazione, dunque non risulta illustrata la congruità dell'importo di 400.000
euro che la Combi Arialdo corrisponderà al Comune "sotto forma di opere pubbliche". Perplessità
permangono anche su altri aspetti, quali la facoltà che l'azienda usi l'istituto dello scomputo oneri per le
attività concordate con il Comune, e che abbia ogni potestà di scelta sul destino della sede precedente,
la quale potrà essere ristrutturata, "a insindacabile facoltà della società".
Infine, si rileva la mancanza di adeguata informazione nei confronti dei rappresentanti istituzionali a
cui era previsto di far riferimento dalla delibera approvata dal Consiglio comunale di Ballabio nel mese
di ottobre, cioè i capigruppo consiliari e tutti i membri della giunta, coinvolgimento che, d'altro canto, è
mancato agli stessi cittadini più direttamente coinvolti dagli ipotizzati cambiamenti.
Per queste ragioni, come assessori e consiglieri, pur ribadendo piena lealtà verso il programma, la scelta
elettorale e lo spirito del Nuovo Slancio per Ballabio, anzi proprio per questo, ci sentiamo in dovere di
esprimere le nostre perplessità e chiedere un momento di riflessione e chiarezza su questo progetto
con un'assemblea pubblica che coinvolga anche i cittadini.
Alessandra Consonni, assessore
Caterina Longhi, assessore
Marco Pedrazzini, consigliere comunale
Luca Pirovano, consigliere, già assessore
Assessori e consiglieri di maggioranza – Gruppo consiliare Nuovo Slancio