Si è conclusa domenica pomeriggio la visita dei "gemelli" francesi di La Roche Vineuse , da ormai 19 anni uniti in gemellaggio con i Comuni valsassinesi di Introbio, Pasturo, Cortenova, Parlasco e Primaluna, all'epoca riuniti sotto il cappello dell'Unione dei Comuni.
Dopo una iniziale disavventura dovuta a un guasto al pullman che li stava portando dalla Francia , bloccatosi in Val d'Aosta per un guasto meccanico (è stato dovuto inviare un pulmann sostitutivo venuto dalla Valsassina, cosa che ha un po' ridotto i tempi della visita) tutto è andato bene secondo il programma dell'accoglienza stabilito dal'Associazione ancora presieduta da Giselda Barina, e di cui fa parte anche Elio Spotti (l'autore delle foto).
Il gruppo transalpino, capitanato dal Sindaco Robert Luquet, arrivato quindi in Valsassina venerdi mattina invece di giovedi sera, e alloggiato come al solito presso famiglie volontarie gentilmente ospitanti, è stato portato a Bellano a vedere l'Orrido (accompagnatore d'eccezione Giuseppe Scaccabarozzi) , alla Comunità Montana e al Museo la Fornace, oltre ad altri "giretti" per la Valsassina: domenica mattina si è tenuto un buffet di saluto al Palabaster di Introbio, con la collaborazione dell'associazione Valsasnails, prima di lasciar partire gli ospiti che si sono finalmente rivisti dopo due anni di assenza causati dal Covid.
L'anno prossimo toccherà ai valsassinesi contraccambiare la visita, come ormai da lunga tradizione.
Il Presidente del'Associazione francese Yannick Scavardo da parte sua ha sottolineato come diverse volte questi scambi abbano portato a un utile confronto di idee: "Per esempio negli anni passati voi avete visto la nostra ciclabile, e avete pensato di costruirne una simile in Valsassina. Noi invece abbiamo ascoltato i vostri gruppi musicali, bandistici e non solo, e abbiamo pensato di fondarne uno nuovo anche noi".
In un periodo come quello attuale, di fronte alla tragedia di una guerra come quella in Ucraina, il concetto di Europa deve essere sempre più saldo, e iniziative pionieristiche come questa che da quasi vent'anni uniscono Comuni italiani e Francesi, devono essere sempre più apprezzate e valorizzate, nel nome di un comune ideale europeo, che ormai è assolutamente necessario perseguire e potenziare.
Il saluto tra i gemelli è stato suggellato dal canto in coro di "Amici Miei", brano diventato negli anni una sorta di inno della Valsassina.