«Lottare con tutte le forze perché sia rispettata in tutto il mondo la dignità della persona umana; distruggere le strutture sociali che generano oppressione, esclusione e miseria; testimoniare il Vangelo della fraternità universale perché siamo tutti figli dello stesso Padre». Queste parole di dom Hélder Câmara riassumono efficacemente la vita e il messaggio di Luis Tenderini, laico italiano residente da lunghi anni in Brasile, morto nei giorni scorsi a Recife (e lì sepolto sabato 2), per le conseguenze di una leucemia. Dell’arcivescovo di Olinda e Recife, fra i protagonisti del Concilio, Luis era stato amico e stretto collaboratore per anni, a partire dal primo incontro nel 1979.
Qui l'articolo di Avvenire scritto da Gerolamo Fazzini
È morto Luis Tenderini, fondatore del movimento Emmaus (avvenire.it)