Come ampiamente previsto da lunedì prossimo (e fino al 6 aprile!) la nostra Regione sarà zona rossa, peraltro in buona compagnia visto che lo stesso colore lo “vestiranno” anche Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento, Basilicata (probabile), Campania e Molise.
In attesa che escano le solite FAQ a chiarimento (indispensabili per capire fino in fondo cosa si può e cosa non può fare), vediamo in sintesi cosa ci attende.
In zona rossa - prima di tutto - è vitato qualsiasi spostamento, salvo che nei casi di lavoro, salute o necessità. Aldifuori di questi casi si deve restare in casa.
Per la precisione non ci si può muovere non solo all’interno della regione ma anche in ambito comunale: per farlo è necessaria la pochissimo amata autocertificazione.
Irraggiungibili anche le seconde case, tranne per motivi di urgenza (tipo un guasto elettrico o una perdita d'acqua).
Saranno aperti solo i negozi che vendono beni essenziali e si potrà uscire per fare la spesa o per una passeggiata nei dintorni di casa o per recarsi in chiesa.
Anche in questo caso sarebbero da evitare le visite multiple allo stesso negozio nella stessa giornata, fenomeno molto comune ai tempi del primo lockdown.
Le visite ad amici o parenti sono vietate. Ci sarà una deroga dal 3 al 5 aprile (con delle regole precise), ma solo in quei giorni (sabato santo, domenica di Pasqua e lunedì dell'Angelo).
Come già scritto gli unici negozi che possono aprire sono quelli che forniscono un servizio considerato essenziale. Parrucchieri e barbieri saranno chiusi.
Insomma, un perfetto deja vu di quanto abbiamo vissuto l’anno scorso di questi tempi.
Una delle domande più frequenti riguarda l’attività motoria: in zona rossa si può fare una passeggiata ma vicino a casa, quindi niente attività fisica di qualsiasi tipo lontano dall’abitazione.
Cosa succede a bar e ristoranti? Anche qui un film già visto. Devono restare chiusi ma possono lavorare con l’asporto e consegne a domicilio. Per l’asporto i bar chiudono alle 18 e i ristoranti alle 22. Per le consegne a domicilio non ci sono orari.
Tutte le scuole restano chiuse e l’attività proseguirà a distanza salvo la possibilità di presenza per studenti con disabilità o bisogni educativi speciali.
Per il momento - in attesa delle FAQ - è tutto.