Un successone incredibile, dopo due anni di fermo a causa della pandemia, la "Esposizione di costruzioni Lego realizzate da appassionati" ItLug tenutasi sabato e domenica presso il Politecnico di Lecco, felice di ospitare una delle mostre più importanti del settore.
"Abbiamo contato circa 4.000 persone ieri, sabato , e altrettante ce ne saranno oggi" dice Marco Chiappa della segreteria organizzativa.
"Ce ne sono altre di manifestazioni di questo tipo, che potrete trovare sul nostro sito www.itlug.org, ma questa è sicuramente la più importante, sia per numero di visitatori che di espositori: quasi 160 tra appassionati, commercianti di mattoncini Lego, e altro, che vengono a presentare le loro elaborazioni non solo da tutta Italia, ma anche dalla Germania e dall'Inghilterra".
Più di 4000 metri quadri dedicati all'esposizione di creazioni e riproduzioni di ogni genere, laboratori, attività per i ragazzi e un punto giochi per grandi e piccini.
Sono 155 gli espositori, che provengono da tutta Italia e dall'estero (Germania e Regno Unito) per presentare costruzioni dalle tematiche più disparate che mai: mezzi tecnici, robot, castelli, treni, città,
paesaggi invernali, collezioni e tanto altro ancora
Numerosi i laboratori messi a disposizione del pubblico, per potersi cimentare con la fantasia che i mattoncini sprigionano.
" I Lego - ci dice Emiliano Segatto, della Lego Serious Play (una organizzazione che utilizza i mattoncini "come metodo aziendale per facilitare e agevolare i processi decisionali e di problem solving") - sono anche un modo per avvicinare le generazioni: è bellissimo vedere genitori e figli, tante volte poco comunicanti, che si cimentano insieme per realizzare qualche costruzione in Lego utilizzando la fantasia. E' una passione inter-generazionale che si tramanda ormai da molti anni".
I Lego, all'inizio solo mattoncini di legno, nascono nel lontano 1932 a opera del danese Ole Kirk Christiansen. I "mattoncini Lego" nascono poi sempre in Danimarca nel 1951, mentre nel 1954 viene registrato il marchio "Lego".
Messi un po' in second'ordine dalla "generazione digitale" attuale, con l'esplosione dei videogiochi, i mattoncini oggi però vengono riscoperti per le loro capacità manipolative, fondamentali per l'educazione dei bambini e , come dimostra anche l'Esposizione lecchese, non hanno perso nulla del loro fascino, capace sempre di avvicinare giovanissimi e meno giovani.