Ballabio. Consiglio comunale in cui proponiamo un emendamento in cui chiediamo che i 5000€ destinati indistintamente a tutti gli studenti della prima media, possano essere suddivisi 2500 per l'acquisto dei libri per 25 famiglie di prima media e altri 2500 per un contributo trasporti a 25 famiglie tra medie e superiori. Per provare a supportare ampiamente chi deve essere supportato (innanzitutto).
Il nostro emendamento passa, grazia a noi passa il il Piano per il Diritto allo Studio perché quelli che rimane della maggioranza non lo vota.
Il Sindaco annuncia di dimettersi dopo questo voto. Dopo 3 mesi che ha dato a tutti la colpa di bloccare il paese, oggi decide di bloccarlo fino alle prossime elezioni.
Sipario.
Avremo modo di raccontare la fine di questo teatro dell'assurdo che a Ballabio abbiamo subito per 2 anni.
Il comunicato di Ballabio Futura:
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Tropenscovino: Ballabio teatro dell'Assurdo !
Sabato, 12 Novembre 2022 16:03 Scritto da Manuel TropenscovinoDopo che per 3 mesi ci ha raccontato che sarebbe rimasto a qualunque costo per il bene del paese, oggi cambiando idea di nuovo si dimette dicendo che è per il bene del paese. Ha capito forse che la situazione che ha creato è una sua responsabilità?
Siamo stupiti di una scelta di questa portata da parte del Sindaco. Dopo la proposta di un nostro emendamento votato a maggioranza, in cui chiedevamo che le risorse destinate alla sola classe prima delle scuole medie potesse essere distribuite a metà anche per le famiglie di scuole superiori, ha deciso di dimettersi.
Anche questa volte dice che la colpa è di tutti tranne che sua. Innanzitutto è grazie anche a Ballabio Futura se oggi c'è un Piano per il Diritto allo Studio, perché il Sindaco ha inspiegabilmente deciso di non votarlo.
Le scelte ancora da chiarire sul Barech, la totale assenza di qualunque progetto per il paese: cimiteri, ufficio di Polizia Locale, prevenzione eventi calamitosi, opere pubbliche, centro di raccolta, pista ciclabile, chiusura del mercato agricolo, chiusura del campo al Due Mani, dimostrano che in due anni il Comune è stato considerato come un luogo da occupare invece che fare funzionare. Non basta farsi vedere in giro.
Spiegheremo nelle prossime settimane cosa sono stati questi due anni, dove le nostre proposte sono sempre state liquidate con superficialità, quando noi pensiamo che in una comunità di 4000 abitanti si dovrebbe costruire insieme, anche con chi perde, il miglioramento del paese.
A fine mese saremo presenti con un evento pubblico per confrontarci con la cittadinanza e spiegare il percorso in Consiglio comunale di questi due anni.