L’edizione 2022 de “Le Corti” non si farà. La notizia si è diffusa già da qualche giorno, ma è giusto che vengano chiarite le motivazioni che ci hanno portati a prendere questa decisione, impopolare, ma necessaria.
Subito dopo la nomina del nuovo consiglio dell’associazione Le Contrade, abbiamo iniziato l’organizzazione delle Corti, manifestazione che con il passare degli anni ha avuto un riscontro di pubblico sempre maggiore, coinvolgendo varie associazioni del paese e non, come gli Sbandieratori e Musici della Torre di Primaluna e il gruppo Picett del Grenta che erano stati invitati quest’anno.
La situazione, però, è cambiata in seguito a quanto emerso, il 10 novembre, nel corso di un incontro in Comune, richiesto da noi per approfondire alcuni punti “pratici “ riguardo l’organizzazione de Le Corti”.
“Nell’occasione abbiamo saputo che, quest’anno, per organizzare l’evento (ed eventuali appuntamenti futuri) avremmo dovuto seguire delle “linee guida” contenute in un vademecum fornitoci dall’Amministrazione comunale - spiega Giovanni Ganassa, presidente de Le Contrade - Queste linee guida, riguardanti in particolar modo la sicurezza, sono state approfondite da me personalmente e da altri membri del consiglio. Ci siamo anche rivolti alla Polizia locale per aver chiare le idee in merito alla modulistica da presentare e, pur con i tempi ristretti a disposizione (un mese dalla comunicazione alla data di svolgimento dell’evento), ci siamo subito adoperati per cercare di adempire a quanto richiesto. Abbiamo chiesto aiuto e consigli ad altre associazioni del territorio e, considerando le numerose questioni tecniche da affrontare, ci siamo rivolti a professionisti del settore. Purtroppo è emerso che gli adempimenti richiesti per rispettare tutti gli standard di sicurezza previsti, avrebbero necessitato di tempi ben più lunghi dei trenta giorni di preavviso che abbiamo avuto. Non abbiamo avuto a disposizione il tempo necessario sia per quanto riguarda l’adempimento degli aspetti burocratici che per l’attuazione pratica degli stessi. Consapevoli dell’impossibilità di realizzare quanto richiesto, abbiamo preso la difficile decisione di annullare l’edizione 2022 de Le Corti. Noi ci abbiamo creduto e provato fino all’ultimo, ma in un mese non avremmo potuto farcela”.
Il Consiglio direttivo del Le Contrade e tutti i contradaioli sono amareggiati per l’accaduto, ma non avrebbero potuto fare altrimenti.
Alla luce del disappunto raccolto negli ultimi giorni, fra i concittadini e i villeggianti, per il mancato appuntamento, ribadiscono il proprio dispiacere e puntualizzano. “Aver deciso di annullare l’evento (che comunque non era ancora stato annunciato e confermato ufficialmente) ci ha dato una grande delusione, ma abbiamo dei limiti. Siamo dei volontari che si prodigano per animare il paese. Non siamo persone stipendiate dal Comune o da un altro ente per occuparci di eventi, ma solo un gruppo di volenterosi che vuole fare il bene del proprio paese. Tra l’altro teniamo a precisare che quest’anno non era stata avanzata nessuna richiesta di contributo economico al Comune perché, nonostante le difficoltà dei mesi scorsi, in questo momento non ne avremmo avuto bisogno. Anche questa volta abbiamo fatto tutto il possibile, ma purtroppo non è bastato”.
L’amarezza, però, non cancella la gratitudine: “In questi giorni, in cui ci siamo dati da fare alla ricerca di informazioni, nella speranza di riuscire nel nostro intento di organizzare Le Corti, abbiamo contattato tante associazioni, ma anche persone che, nonostante non ci conoscessero di persona, ci hanno dimostrato che cosa sia il vero spirito del volontariato. Persone semplici che, come noi, fanno tutto per passione e con grande generosità. Tengo a ringraziarle tutte - conclude il presidente - E chissà che in futuro non riusciremo a collaborare per far fronte alle disposizioni e alle tante norme che, per quanto giuste, ci mettono in difficoltà”.
Infine un ringraziamento ai privati che hanno messo a disposizione le corti (che a breve verranno liberate dal materiale che vi era già stato collocato in vista del 10 dicembre), a tutti i fornitori e collaboratori, agli esercenti e a tutte le persone, anche di altri paesi, che si erano rese disponibili a collaborare nell’organizzazione dell’evento.