Mentre il mondo dell'ospitalità italiana arranca e cerca di sopravvivere, altrove hotel e villaggi possono accogliere i turisti che vi si possono recare con il beneplacito delle autorità.
Un paradosso? No, è ciò che sta succedendo. Non si può uscire dal proprio comune ma all'aeroporto per andare a fare le vacanze all'estero si può andare. E così in tanti ci stanno pensando.
Non bisogna nemmeno spostarsi troppo, visto che le Baleari sono qui a un passo e, dicono, già affollate di tedeschi e non solo, esercitando una specie di concorrenza sleale alle nostre località che ancor oggi non sanno come organizzarsi per la prossima estate.
Federalberghi non ci sta (giustamente) e fa sentire la sua voce con la speranza che non rimanga inascoltata.
“Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia.”
Questo il commento di Bernabò Bocca, presidente appunto di Federalberghi alla notizia delle nuove regole che sanciscono il via libera alle vacanze pasquali all’estero.
“Se è vero come è vero che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio - afferma Bocca - allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche”.
Federalberghi chiede che il Governo adotti con urgenza un provvedimento per “liberare” le persone munite di certificazione attestante l’avvenuta vaccinazione o il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone non oltre le quarantottore precedenti il viaggio o il risultato di un test sierologico che dimostri di essere guariti dalla malattia.