"L'ultimo Paradiso", ovvero il Pian delle Betulle, tenta timidamente una riapertura e lo fa rendendo disponibile il tappetino "baby" (10 euro il giornaliero) e garantendo il funzionamento del bar a monte della seggiovia, punto di ristoro importante per chi sale da Paglio (o dalle stesse Betulle tramite la pista del bosco) diretto al Cimone, percorso frequentatissimo in ogni stagione.
Un passo avanti, insomma, determinato dalla presa in carico della gestione da parte della ITAV (Iniziative Turistiche Alta Valsassina) che ha risposto al bando indetto dal comune di Margno comprendente il periodo sino alla fine di marzo 2023.
Un passo avanti che costituirà un banco di prova per la nuova gestione (coinvolti privati e amministrazioni comunali) che, ci si augura, non si concluda come spesso accaduto da quelle parti con l'abbandono dopo la scadenza dell'accordo.
E la seggiovia? Quella per il momento sarà ferma non per mancanza di volontà da parte della ITAV ma per via dello scarso manto nevoso.
Siamo di fronte, quindi, ad un ennesimo tentativo di risollevare le sorti della stazione sciistica dell'Alta Valle che, una volta, faceva "comprensorio" (non senza difficoltà di interazione) con la vicina Paglio quando da Paglio saliva lo skilift sino a Cima Laghetto.
Il periodo di funzionamento di entrambi gli impianti fu veramente prospero per tutti e le due stazioni ospitarono anche gare internazionali di altissimo livello. Poi il vecchio skilift delle Betulle dovette essere smantellato in quanto non rispettava più i requisiti di sicurezza necessari soprattutto a causa dell'eccessiva pendenza dell'ultimo tratto e rimase in funzione solo la seggiovia di Paglio.
In seguito, quando entrò in funzione la nuova seggiovia delle Betulle accadde il contrario: fu lo skilift di Paglio a dover fare i conti con la sua storia e chiudere i battenti lasciando le Betulle sole a doversi confrontare con stagioni sempre più avare di neve, senza contare i difficili rapporti da sempre intercorsi tra gli operatori locali.
La seggiovia rimase tristemente abbandonata sino all'arrivo dei ragazzi dell'Ultima Ora (la società si chiamava proprio così) che cercarono di ripartire con grande entusiasmo e grandi sforzi sino a sventolare, anche loro, bandiera bianca.
Nella compagine della neonata ITAV, secondo informazioni in nostro possesso, ci sono personaggi finanziariamente solidi e, soprattutto, che amano il Pian delle Betulle i quali, con ogni probabilità, fanno conto anche sui sostanziosi contributi stanziati dalla Regione per il rilancio della zona.
Che sia la volta buona per "l'Ultimo Paradiso"?