Un altro simbolo sacro preso di mira questa notte a Introbio, proprio il giorno dopo la grande festa della Madonna di Biandino: ignoti idioti hanno distrutto la Madonnina posta sulla via per Biandino, un gesto sacrilego che si aggiunge al danneggiamento della targa in marmo con la dedica a Maria sotto la statua che campeggia nel prato del sagrato della Parrocchiale.
Ora si avvieranno le indagini per riuscire a scoprire gli autori del gesto, ma intanto l'amministrazione comunale annuncia già di voler attivare il controllo del vicinato e per questo motivo nei prossimi giorni indirà un'assemblea pubblica informativa.
"Non possiamo - fanno sapere da Villa Migliavacca - tollerare oltre. Ma il problema è che poi, anche se dovessimo rintracciarli rischieremmo di assistere alla seconda puntata di un film già visto".
"Lo scorso anno, infatti, dopo venti giorni di indagini e un mese di lavoro per identificarli, le forze dell'ordine avevano denunciato - grazie anche alle telecamere - due individui colpevoli di aver imbrattato il paese con scritte e cancellature di cartelli; visto che il danno ammontava a circa diecimila euro e che ci eravamo costituiti anche parte civile, pensavamo che finalmente si potesse dare un segnale forte ai potenziali imitatori. Invece. con grande sorpresa, un giudice ha derubricato il gesto ad una bravata e tutto si è chiuso lì. Il Comune, cioè tutti i cittadini, hanno dovuto sostenere le spese legali e prevedere i costi della cancellazione delle scritte mentre i due colpevoli ne sono usciti bellamente senza pagare dazio".
"Sarebbe stato sufficiente - spiega il sindaco Adriano Airoldi - che li avessero condannati a rimborsare le spese e a provvedere loro stessi a rimediare al danno: invece niente, abbiamo dovuto prendere atto della "bravata" sentendoci decisamente presi in giro e dovendoci accollare i costi".
"Già subito dopo il danneggiamento della statua della Madonna e la rottura di due lampade nella galleria della strettoia - continua Airoldi - ci eravamo interfacciati tra di noi decidendo di attivare il controllo del vicinato come da accordo sottoscritto a suo tempo con la Prefettura. Quest'ultimo fatto ha aggravato ancora più la situazione per cui nei prossimi giorni convocherò un'assemblea pubblica per spiegare ai cittadini di cosa si tratta e chiedere la loro collaborazione.