Lunedi 11 dicembre, ricorreva la ventesima Giornata Internazionale della Montagna, istituita con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza dello sviluppo e della preservazione dei territori montani.
«In questa giornata dedicata alle nostre splendide montagne, - ha detto Giacomo Zamperini, Presidente della Commissione Montagna di Regione Lombardia - è fondamentale promuovere un rapporto virtuoso e sano con esse: prendendocene cura, imparando a dare il buon esempio nel prestare attenzione alla sicurezza e alle indicazioni sui corretti comportamenti da tenere negli habitat montani. La montagna porta con sé una straordinaria cultura popolare che va custodita, insieme alle persone che la abitano e che vi lavorano, con le loro tradizioni, gli usi ed i costumi.» ha evidenziato il Consigliere Regionale lecchese, Giacomo Zamperini.
«Il territorio regionale lombardo, pari a 23.862 chilometri quadrati, è caratterizzato da una compresenza di aree montuose (40,5%) che, se sommate alle aree collinari (12,4%), rappresentano quasi il 53% della superficie complessiva.
Il 32% della popolazione lombarda è concentrata nelle aree montane. Il 29,6% del flusso annuo di turisti negli esercizi ricettivi lombardi interessa le località montane.
Su undici siti Unesco lombardi, cinque sono localizzati in aree montane, dove si trovano anche otto parchi regionali di grande pregio ambientale e naturalistico.
Da sottolineare infine che sulle montagne lombarde sono presenti oltre 170 rifugi e circa 890 malghe, imprescindibili punti di riferimento e di appoggio per chi attraversa i sentieri montani.» Ha continuato il Consigliere Regionale.
«Un patrimonio inestimabile da valorizzare e preservare. Per farlo, occorre contrastare soprattutto lo spopolamento delle “terre alte”, attraverso investimenti su infrastrutture e servizi. Non di solo turismo vivono le montagne. Per questo motivo, la Commissione Montagna che presiedo, organizzerà dei momenti di incontro con ognuna delle Comunità Montane lombarde, al fine di promuovere un rapporto diretto e sinergico tra la Regione Lombardia e le singole comunità, che permetta a ognuna di esse di farsi portavoce delle istanze del territorio ed alla commissione di approfondire le realtà istituzionali, economiche, sociali e territoriali delle aree montane, così da interpretare al meglio le esigenze dei comuni montani e di confine.» Ha concluso Giacomo Zamperini.