Pubblicati ieri sul sito del Comune di Introbio gli auguri del primo cittadino Adriano Airoldi.
Diversi i temi affrontati tra i quali quello relativo alla fusione tra Cortenova e Primaluna guardata con "grande interesse, condividendone lo spirito e comprendendone la necessità", sottoloneando come "l’auspicata realizzazione della nuova scuola media e dell’ospedale di comunità al servizio di tutta la media Valle rivestono in questo ambito una valenza che supera qualsiasi possibile nostalgia di campanilismi".
Il "messaggio" ai cittadini (nel quale non si pronuncia in merito ad una possibile ricandidatura) si conclude con un richiamo a migliorare il mondo partendo dal piccolo, cioè dal proprio comune, condividendo il valore dello "spirito di comunità".
Qui di seguito il testo integrale.
Cari Cittadini,
Con il sopraggiungere del nuovo anno ritengo doveroso quanto opportuno inviarvi un breve pensiero.
Non è retorica ricordare come, ancora una volta, dodici mesi siano volati via tra impegni, progetti, obiettivi raggiunti, delusioni, critiche, momenti di allegria nel festeggiare le nostre ricorrenze e di tristezza nel dare l’ultimo saluto a chi ci ha lasciato e che voglio ricordare con affetto.
Ma è la vita, ed abbiamo imparato che tutto ciò che accade (nel bene e nel male) contribuisce ad accrescere il nostro bagaglio di esperienze che ci permette di continuare a guardare avanti con maggiore consapevolezza.
E questo è accaduto anche a me ed ai miei collaboratori nella gestione dell’amministrazione comunale.
Ora si apre una nuova porta che ci fa entrare nel 2024, un anno importante nel quale vivremo un momento politico fondamentale per il futuro dei nostri paesi, e non mi riferisco solo al rinnovo dei consigli comunali.
Come certamente saprete, Cortenova e Primaluna hanno deciso di fondersi in un’unica entità.
Noi stiamo guardando con grande interesse a questa “rivoluzione” condividendone lo spirito e comprendendone appieno la necessità avendo ben presenti le difficoltà in cui i piccoli comuni sono costretti ad operare, difficoltà che poi si traducono in servizi meno efficienti per il cittadino.
L’auspicata realizzazione della nuova scuola media e dell’ospedale di comunità al servizio di tutta la media Valle, ad esempio, rivestono in questo ambito una valenza che supera qualsiasi possibile nostalgia di campanilismi.
Anche a Introbio, come altrove, le problematiche operative non sono mancate a causa anche della carenza di personale dovuta a trasferimenti, pensionamenti e oggettive difficoltà nel reperire nuovo e qualificato personale a supporto degli uffici.
Devo ringraziare tutti i dipendenti per aver profuso il massimo impegno che ci ha consentito di restare al passo con le richieste dei cittadini. E ringrazio anche il vicesindaco Fabio Brini, l’assessore Tiziana Regazzoni, la vice segretaria Rosaria Malugani e tutti i consiglieri per aver collaborato con grande spirito di servizio in una situazione così complessa.
Un ringraziamento particolare va anche a tutto il mondo del volontariato che ha sempre risposto “presente” quando è stato chiamato a supportare le iniziative comunali: senza di loro sarebbe impossibile organizzare qualsiasi evento.
È stato un anno di intenso lavoro durante il quale sono stati raggiunti obiettivi molto importanti.
Per citarne alcuni: la cessione con diritto di superficie del terreno per permettere l’edificazione dell’ospedale di comunità, la pubblicazione del nuovo Piano di Governo del Territorio per il quale siamo in attesa delle osservazioni dei cittadini, la definizione (con il reperimento dei fondi necessari) dell’acquisto del terreno sul quale vogliamo costruire la nuova scuola media, l’arrivo dei fondi sul bando Illumina per rifare l’illuminazione del paese e di quelli per la messa in sicurezza del territorio.
Molto è stato fatto e molto ancora resta da fare (non dimentichiamoci i due anni in cui abbiamo dovuto combattere con il Covid), e ce la metteremo tutta sino all’ultimo giorno del nostro mandato prima delle elezioni sulle quali, al momento, non mi sento di fare previsioni.
Essere amministratore pubblico significa anche essere esposto a critiche.
Come credo ormai sappiate, le polemiche fini a sé stesse non mi hanno mai appassionato mentre ho sempre accettato di buon grado quelle costruttive facendone tesoro e tenendole in debita considerazione.
Ma essere amministratore pubblico significa anche fare delle scelte ed essere consapevole che queste scelte non potranno soddisfare tutti: resta la mia convinzione di averle operate, assieme ai miei più stretti collaboratori, per il bene della comunità.
L’anno che ci lasciamo alle spalle ha visto scoppiare di nuovi conflitti, intensificarsi l’esodo dalle zone più povere del mondo, aumentare il numero di chi ha difficoltà a vivere una vita dignitosa e accrescere i casi di violenza nei confronti delle donne.
Non è facile, pertanto, scambiarsi gli auguri con un sorriso pieno sulle labbra, a meno che augurarsi un buon 2024 serva perché ognuno di noi possa dare un contributo a migliorare il mondo partendo dal proprio piccolo, cioè dal comune in cui abita, condividendo un valore tramandatoci dai nostri vecchi: lo spirito di comunità.
Ed è questo l’augurio mio e dell’amministrazione che sono onorato di guidare.
Grazie per l’attenzione e un cordiale saluto a tutti.
Adriano Stefano Airoldi
Sindaco Comune di Introbio