Siglato nei giorni scorsi tra le amministrazioni comunali interessate l'accordo per la costituzione di un "Distretto del Commercio": Pasturo è capofila di un gruppo che comprende Morterone, Ballabio, Cremeno, Moggio, Cassina e Barzio.
Le finalità, si legge nel protocollo di intesa, sono quelle di "sviluppare un progetto coordinato di valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale e commerciale del contesto aggregato, che possa portare alla costituzione di un Distretto del Commercio attraverso un’azione condivisa, che possa rispondere ad una logica territoriale omogenea".
Ma quali sono le finalità della costituzione di un "distretto del commercio" (che nasce su proposta di Regione Lombardia per promuovere e finanziare la nascita ed il consolidamento di una politica di territorio innovativa in ambito commerciale)?
Ad esempio sviluppare una strategia comune e condivisa tra Imprese, Comuni e attori sociali per la rivitalizzazione e valorizzazione del territorio; attuare azioni di azioni di interesse per l’utenza delle aree commerciali del Distretto; valorizzare e diffondere i servizi offerti dagli operatori locali e in generale dalle associazioni e la vocazione turistica del territorio.
Da noi ne esiste già uno che comprende i comuni di Bellano, Taceno, Parlasco, Margno, Crandola e Casargo (cosiddetto Distretto del Commercio Tra Lago e Monti") che nel 2023 ha stanziato 200.000 euro a favore delle imprese operanti sul territorio di competenza a valere su progetti relativi a riqualificazione e ammodernamento, in una prospettiva di innovazione e sostenibilità, di attività già esistenti; avvio di nuove attività o apertura di nuove unità locali, oppure subentro di un nuovo titolare presso una attività esistente; accesso, collegamento e integrazione dell’impresa con infrastrutture e servizi comuni offerti dal Distretto o compartecipazione alla realizzazione di tali infrastrutture e servizi comuni.