Quella che vedete in copertina (e qui sotto) sono immagini che potrebbero essere definite quasi "storica": testimoniano, infatti, l'avvio nell'area del distretto a Introbio della predisposizione del cantiere per la costruzione dell'ospedale di Comunità, opera finanziata con i fondi del PNRR (circa 3 milioni di euro) e realizzata da ATS Brianza su terreno concesso in diritto di superficie dal comune.
La nuova struttura, secondo il progetto, sarà costituita da una palazzina di 4 piani nella quale verranno ospitate camere (una decina, ma potrebbero aumentare, i posti letto previsti), uffici e magazzini.
Un esempio (molto semplificato e non esaustivo) di funzione dell'ospedale di comunità è quella dell'accoglienza di pazienti anziani che magari hanno subito un intervento all'ospedale di Lecco, hanno trascorso lì il periodo post operatorio e devono completare la remissione con qualche giorno di ulteriore ricovero. In questo modo il paziente sarà vicino a casa ed i suoi parenti potranno andare a trovarlo senza dover scendere fino a Lecco garantendogli una maggiore tranquillità e serenità.
Non è tutto, naturalmente, ma quanto sopra dà un'idea di cosa significhi l'ospedale di comunità.
I lavori, stando alle tempistiche previste dal PNRR dovranno essere conclusi entro la prima metà del 2026 quando, se tutto procederà secondo i piani, l'area Sceregalli sarà completa di Casa di Comunità (ci si augura con maggiori servizi ed ambulatori), Ospedale di Comunità, la RSA Villa Serena e la Comunità Socio Sanitaria La Valle gestita dalla Cooperativa Le Grigne: insomma, una vera e propria cittadella della salute al servizio di tutta la Valsassina per la quale, come noto, è già stato istituito un servizio di trasporto pubblico che si avvale della pensilina realizzata dal comune di Introbio in collaborazione con l'Azienda del Trasporto Pubblico Locale di Como e Lecco.