Si è spento ieri sera all'età di ottantesette anni in Villa Serena a Introbio Celso Fazzini, notissimo imprenditore premanese che con il fratello Biagio (prematuramente scomparso nel 1981) aveva contribuito al successo delle Coltellerie Montana. Dopo aver ceduto l'azienda alla finlandese Fiskars, Fazzini aveva creato una nuova ditta, la Fazzini Technology con sede a Introbio, specializzata nella costruzione di macchine affilatrici (un suo progetto), che da tempo è gestita dai figli Patrizio e Sabrina.
Celso è uno di quegli uomini che resteranno sempre nella storia della nostra Valle e spiegarlo a chi non l'ha conosciuto è impresa ardua vista la caratura del personaggio.
Personalmente sono stato onorato di aver potuto condividere con lui un bel pezzo di strada, e non mi riferisco solo alla sua ultracinquantennale presenza alla Sagra delle Sagre (fu presente ininterrottamente dalla prima edizione e per le cinquanta successive), manifestazione alla quale teneva tantissimo e che gli portò anche fortuna e successo commerciale, visto che fu proprio la Sagra a decretare il successo prima del suo "Affilatutto" e poi delle forbicine tascabili. La foto qui sotto si riferisce proprio all'inaugurazione della cinquantesima edizione e lo ritrare mentre osserva lo svolgersi delrituale del taglio del nastro con sullo sfondo, a sinistra, il suo amico Renato Corbetta.
Ma Celso è stato un grande Socio e Presidente del Lions Club Valsassina promuovendo, nello spirito del Club, tante proposte di solidarietà. Mi piace ricordarne una in particolare, peraltro sempre legata alla Sagra: la lotteria (organizzata appunto dal Lions Valsassina) che permise di rifare il tetto alla chiesetta di S. Margherita a Casargo, iniziativa cui era molto legato e che ricordava spesso con orgoglio.
Un altro ricordo che ho è di quando, all'indomani della cessione della Montana alla Fiskars, iniziò a lavorare al progetto della macchina affilatrice avvalendosi del genio del casarghese Pio Acerboni: non fu semplice realizzarla ma il Celso era fermamente convinto che potesse essere un grande successo e, in effetti, ancora oggi quella macchina affilatrice (declinata in varie versioni) rappresenta il core business della Fazzini Technology dei figli.
Ma c'è un altro aneddoto che voglio raccontare del Celso, ed è sempre, guardacaso, collegato alla Sagra.
Ci parlarono di un tizio della Brianza che andava in giro a fare il sosia di Andrea Bocelli e così decidemmo di creare un piccolo evento e farlo salire a sorpresa sul palco, dove, una sera verso le 22, arrivò direttamente in auto "scortato" da un paio di finte guardie del corpo.
Mantenendo una opportuna penombra, il tizio (che veramente da lontano poteva essere scambiato per il tenore) si avvicinò al microfono e sulle note di "Con te partirò" si lanciò a capofitto nella sua esibizione.
Quel che successe ebbe dell'incredibile: tutti, ma proprio tutti (espositori compresi), accorsero al palco tra incredulità e sorpresa per assistere allo "show" che avevamo messo goliardicamente in piedi.
Tra questi, naturalmente, c'era il Celso che ricordo benissimo mentre si scioglieva in lacrime dall'emozione (ma la sua sensibilità era ben nota a tutti) mentre il sosia risaliva sull'auto scura accompagnato dai due giannizzeri e se ne tornava a casa.
Poi (ma non subito) chiarimmo il mistero e me ne disse, bonariamente e amichevolmente, quattro, sempre però accompagnate da quel suo sorriso contagioso e quel modo di fare che ti faceva cambiare umore anche se magari eri stanco o nervoso.
Ed è così che voglio salutarlo, con una nota di allegria, come quella che si portava sempre appresso e distribuiva a chi gli stava intorno, e sono sicuro che anche lui avrebbe apprezzato.
Nell'abbracciare affettuosamente la moglie Maria e i figli Patrizio e Sabrina, ricordo che il funerale sarà a Premana giovedì alle ore 15.