LECCO: PROSEGUONO I CONTROLLI COORDINATI DALLA QUESTURA PRESSO L’AREA MERCATO “LA PICCOLA”
Nella serata di Giovedi 6 maggio u.s., in Lecco città, presso l’area mercato “La Piccola”, a seguito delle determinazioni assunte in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura – U.T.G. di Lecco, ha avuto luogo un servizio straordinario di controllo finalizzato a contrastare una situazione di degrado e di pericolo per la sicurezza urbana venutasi a creare in quell’area, frequentata da persone senza fissa dimora, verosimilmente dedite alla commissione di illeciti, che creano allarme sociale anche per la vicinanza al centro storico e ad un adiacente parcheggio utilizzato quotidianamente da numerose persone.
Il servizio, coordinato dalla Polizia di Stato, ha avuto luogo con l’impiego di personale della Questura cittadina, coadiuvato da pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Milano e della Polizia Locale.
Dopo una cinturazione della suddetta area, il personale intervenuto procedeva alla identificazione di alcuni soggetti, 3 dei quali stranieri sprovvisti di documenti, ragione per la quale si rendeva necessario il loro accompagnamento in Questura, ai fini della compiuta identificazione e per verificare la regolarità della loro posizione sul territorio nazionale. Al termine degli accertamenti da parte dell’Ufficio Immigrazione, i 3 soggetti sono risultati tutti irregolari e nei loro confronti veniva adottato l’ordine di espulsione del Questore di Lecco.
Durante la serata, i poliziotti procedevano anche al controllo di due soggetti sospetti nei pressi di Largo Caleotto, i quali fin da subito assumevano un atteggiamento provocatorio e di sfida nei confronti degli agenti, rifiutandosi di esibire un documento e di fornire le proprie generalità, spintonando gli operanti con il fine di guadagnarsi la fuga. Anche negli Uffici della Questura i due continuavano a tenere un atteggiamento estremamente aggressivo, insultando i poliziotti. Uno dei due, K.V.A.C., classe 1996, originario della Costa d’Avorio, tirando una serie di violenti calci, tentava nuovamente di darsi alla fuga, ragione per la quale veniva successivamente tratto in arresto per i reati di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.
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